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sabato, gennaio 31 [13:27]

Altre foto 

Ho trovato una foto di Fayz Abad che si era nascosta da qualche parte ed e' uscita fuori adesso. Ovviamente si tratta ancora dei bimbi giocherelloni e puzzolenti...

Ci aggiungo (gratis, tranquilli) una foto della fortezza sotto la neve, e una della guest house come appariva l'altro ieri uscendo dalla porta della mia stanza...

Si mangia! (Finalmente!) 

Spaghetti al pesto con nevicata di parmigiano, filetti di sogliola al forno, poker di formaggi, insalata verde con pomodorini, caprese afghana, creme caramel e cremolato di frutta. Non e' la lista dei pii desideri, ma il menu che ieri sera ci e' stato ammannito da quel grand'uomo che e' Ivano. Che tra l'altro si e' profuso in scuse perche' le vongole promesse non gli erano arrivate. Certo, il pesto era in barattolo, non era fresco, e il pesce era congelato, ma pensate che questi dettagli possano influire? Va menzionata anche la presenza, tra i formaggi, di un vero gorgonzola italiano e di un trancio di vero parmigiano. Nessuno dei due e' sopravvissuto.
La "caprese afghana" forse necessita una spiegazione. Il pomodoro era vero, ma purtroppo la mozzarella e' qualcosa che a Kabul nemmeno Ivano puo' trovare. Per cui ha impiegato un formaggio locale dall'aspetto e dalla consistenza assai mozzarellesca, ma con un sapore alquanto burroso che, in piccole dosi, non ha comunque sfigurato. Quello che ho chiamato "cremolato" invece era un "tritato" di banane, mandarini, mele e non so che altra frutta, guarnito con un filo di sciroppo di menta, e messo in fresco. Nuovo, carino, buono.

Alla cena eravamo in sette. C'erano ovviamente Ivano e Kashia, poi Dominique, un canadese francese (o francese canadese?) abbastanza simpatico per essere francese, poi Maciek e Monika e un'altra Kashia, sempre della missione polacca. Vino a volonta' (tra l'altro il vino che ho preso al Supreme era niente, niente male.... per essere un bianco, si intende!), birra come se piovesse. Che si puo' chiedere di piu'? Un lucano? Ma va'....

venerdì, gennaio 30 [16:38]

Shopping 

Dopo tre settimane di permanenza il mio frigo era ancora desolatamente vuoto. Ho scoperto che l'effetto psicologico di un frigo vuoto e' devastante. Poter aprirlo e vedere che c'e' qualcosa da sgranocchiare, o una lattina da aprire, conforta, sostiene e ristora lo spirito. Oltre che al corpo, ovviamente.

Per cui ho approfittato di ieri, giorno in cui Naseer e' tornato a casa per pranzo, e invece di andare da solo alla Caffetteria, per intristirmi nella solita scelta tra lo stucchevole Palau e l'immondo Mix, ho afferrato per le orecchie un autista e mi sono fatto portare al Supreme. Ricordate il Supreme? Quella specie di spaccio gestito dai militari, che si trova vicino a una base militare di nome Camp Sutter, o piu' correttamente Camp Souter. Questo nome non vi dice nulla? Dovrebbe. E' proprio la base che e' stata oggetto dell'ultimo attentato dell'altro ieri, quello che poi ci ha portato a evacuare l'ufficio. Si', lo so, un posto che il giorno prima e' stato scenario di un attentato talebano non e' forse il posto migliore dove andare a fare spesa, ma che ci volete fare, bisogna pur vivere! E poi la statistica era dalla mia parte. In quello stesso luogo c'e' stato un altro attentato quattro anni fa, sempre contro i militari. Quindi, statistica alla mano, per i prossimo quattro anni quello sara' un luogo tranquillo....

Cosa ho comprato? I soliti generi di... ehm... "prima necessita'", diciamo. Qualche lattina di birra, un paio di succhi di frutta e soprattutto due Twix King Size che ho riscoperto OTTIMI, gia' dopo sole tre settimane di riso e pollo. In piu', due bottiglie di vino, un rosso Merlot cileno e un bianco Chardonnay australiano. Il bianco mi servira' stasera. Prima dell'evacuazione, l'altro ieri, ho per puro caso incontrato Ivano, quel ragazzo di Roma che vive con la polacca Kashia. Ha detto che oggi dovrebbero "arrivargli" (?) delle vongole dall'Italia, e gli spaghetti gia' ce l'ha. Potevo dire no. Potevo dire che alle 19.00 mi scatta il coprifuoco. Potevo dire che per ragioni di sicurezza non posso girare per Kabul. Potevo cortesemente declinare l'invito, accampando qualche scusa di comodo. Potevo. Ma non sono scemo.

Problemi risolti 

Ho scoperto il problema del blog, aveva a che fare con le impostazioni di rete e il proxy che questi pulciari hanno riconfigurato la settimana scorsa. Bypassando il proxy, tutto funziona perfettamente.

Allora, che dire? Mah, parliamo un po' di ACORD. Come sapete, qualche giorno fa abbiamo mandato una versione beta agli utenti finali (Naseer permettendo...), per fargliela testare e far saltar fuori gli errori. Innanzitutto diciamo che a quanto pare tutti si sono bevuti la storia del virus, per cui la copia "aperta" e' stata immediatamente cancellata. Fortunatamente qui Naseer e' quello che se intende piu' di tutti in tutto l'Afghanistan e paesi limitrofi, quindi figuratevi gli altri. Ebbene, in tre giorni di test l'unica cosa che e' uscita fuori e' stata una lamentela su alcuni campi per le date, in cui comparivano parentesi tonde e altre caratteri strani. Ci credete? Erano le uniche cose su cui aveva messo mano Naseer.
Insomma, pare che errori non ce ne siano, il che mi sembra molto strano, considerandone la complessita'. Spero che non escano fuori dopo, quando sara' troppo tardi per rimediare.... Comunque, a quanto pare siamo pronti per il lancio. Ora abbiamo qualche giorno di festa. Oggi e' venerdi' e domani sabato, quindi niente ufficio come al solito. Ma domenica 1 e lunedi' 2 c'e' una festa musulmana di cui ancora non ho capito molto. Si torna in ufficio martedi' 3, in mezzo alle lamentele degli autoctoni, perche' secondo loro questa festa dura "tre giorni, e a volte anche quattro". Immagino che anche questa abbia a che fare con le fasi lunari, come il Ramazan. Roba da matti. Comunque, sfortunatamente per loro, lavorano per le Nazioni Unite, per le quali due giorni sono piu' che sufficienti. Per farla breve: il tempo di importare i vecchi dati (la maggior parte dei quali ora sono stati corretti), fare qualche replica, impostare un po' di password, e il 5 febbraio finalmente ACORD 2.0 dovrebbe vedere la luce.



mercoledì, gennaio 28 [21:59]

Ultim'ora 

Che bello, la mia prima evacuazione! Be', non nel senso di "termine di un periodo di stitichezza"... nel senso che siamo stati evacuati dall'ufficio. E' stato simpatico, ci siamo ritrovati tutti all'aperto, sotto la neve, chiacchierando del piu' e del meno come durante una esercitazione antincendio. Noi della GH2 ci siamo ritrovati tutti insieme sullo stesso pulmino, cosa che non accade mai, e ci e' mancato poco che ci mettessimo a cantare come nelle gite scolastiche. Insomma, il morale era e rimane alto. D'altra parte nessuno ce l'ha con noi, checche' ne dicano i talebani, che minacciano indifferentemente tutti gli stranieri, le organizzazioni internazionali non sono il loro bersaglio, quanto invece i militari.

Comunque, tutto a posto, domani torniamo in ufficio come sempre. Continua a nevicare, piuttosto. Ormai sono quasi 24 ore, e c'e' qualche centimetro di neve. In questo momento sta cadendo fitta e lenta, sembra proprio Natale. Oggi con la BELLISSIMA digitale nuova ho preso cinque secondi di filmato, in ufficio. E' tutto "spappolato" e non si vede niente, ma la versione non compressa e' di circa 3 MB, non ve la consiglio... Durante il giorno non dico che fa caldo, ma di certo non fa freddo. La sera ovviamente l'aria d'alta montagna si fa sentire... ma la stufetta in camera fa il suo porco dovere. Insomma, la vita procede. Il blog invece mica tanto, continua a non pubblicare tutto quello che scrivo, e se lo fa lo fa in ritardo. Purtroppo non posso farci nulla...

Aggiornamento 

Cominciano ad arrivare un po' di circolari. Allora, stanno mandando tutti a casa. Prima gli indigeni, che in questo momento stanno andando, e poi tocchera' a noi Internazionali. Non c'e' alcun pericolo reale, e' solo una "reazione proattiva", come viene definita. Insomma, prevenire e' meglio che curare...

Per quanto riguarda il "fattaccio", e' stata confermata l'esplosione di una autobomba vicino Camp Sutter, dove e' raggruppata la maggior parte del contingente britannico dell'ISAF, sulla Jalalabad Road. Non e' lontana da qui, e' la strada che porta al Supreme, lo spaccio gestito dai militari. La vicinanza dell'UNAMA a quanto pare e' del tutto casuale, essendo la base militare il bersaglio. Un soldato inglese morto e quattro feriti, e forse due civili afghani feriti. Si parlava di una seconda esplosione vicino la base tedesca, ma non e' stata confermata, anzi c'e' una mezza smentita.

Bene, di piu' al momento non si sa. Rimane confermata la riunione di sicurezza alle 15.00 locali, spero di avere notizie piu' in la'. Nel frattempo sbaracco tutto e me ne torno in guest house...

Comincia a fare caldo... 

Ebbene, abbiamo qualche problema di sicurezza. Stamattina, poche ore fa, c'e' stato un altro attentato presso la sede dell'UNAMA, un'altra delle organizzazioni UN qui a Kabul. Ancora non si sa nulla, tranne che c'e' stata un'esplosione li' vicino, non si sa ancora se diretta proprio all'UNAMA. Il risultato e' comunque che da oggi, e fino a nuove disposizione, i movimenti per Kabul devono essere limitati allo stretto indispensabile. Inoltre, almeno per oggi, il coprifuoco e' stato spostato alle 19.00. Fra un'oretta (11.30 circa a Roma) ci sara' una riunione dei vertici della Sicurezza che decideranno il da farsi, e ci forniranno ulteriori dettagli. Per il momento, rimaniamo chiusi qui in ufficio... ecco, come non detto. Manco a farlo apposta. In questo istante hanno annunciato che tutto il personale nazionale deve lasciare l'ufficio e andare a casa, per motivi di sicurezza. Non capisco perche'... mah. Vi faro' sapere appena possibile quello che sta succedendo. Sappiate che comunque qui in ufficio siamo tranquilli, visto che siamo ben lontani dalla strada.

Riflessioni sul pollo 

Questa storia del pollo influenzato ha degli aspetti che mi lasciano perplesso. Ad esempio. Quanta gente si e' ammalata? Una decina? Una ventina? Comunque pochissime, rispetto ai milioni di persone che vivono nei paesi "colpiti". Poche decine su milioni vuol dire comunque una probabilita' minima di 1 su 100.000 (se non di 1 su 1.000.000), come ordine di grandezza. Il che, gia' di per se', vuol dire che prima di beccarsi l'influenza da pollo e' piu' facile essere colpiti da un meteorite, da un fulmine, o da una mucca che precipita da una scarpata. Secondo. Quante sono le persone che con i polli ci lavorano tutto il giorno, tutti i giorni? Gente che gli da' da mangiare, che li tocca, li sposta, li carica in cassette e furgoni, li uccide, li spenna, li pulisce, respira la stessa aria e tutto quel che c'e' nell'aria. E chi si va ad ammalare? Un bimbo di sei anni che qualche giorno prima aveva giocato un po' con un pollo? A me pare proprio strano. Ma MOLTO strano!

Comunque oggi ci hanno assicurato che non c'e' nessun pericolo ne' nelle uova, ne' nel pollo cucinato. Il problema si puo' avere solo nel contatto con un pollo vivo. Quindi abbiamo tutti deciso che, se mai vedremo un pollo vivo (il che qui a Kabul non e' un evento banale...), lo snobberemo e non ci giocheremo, anche dovesse chiedercelo in ginocchio. Come dicono sempre le mamme... non si gioca con il cibo!

(Ma i polli ce le hanno, le ginocchia?)

Di tutto un po' 

Nevica. Ha iniziato stamattina presto con fiocchetti piccoli piccoli, che scendevano giu' veloci e si trasformavano subito in acqua. In questo momento pero' sta infittendo, e sta diventando una gran bella nevicata. L'ultima volta che ne ho vista una e' stata due o tre anni fa, in Francia.


Ma andiamo con ordine. Vi sarete probabilmente accorti che qualcosa non andava, nell'ultima settimana. In effetti il blog aveva smesso di funzionare, nel senso che era tutto bloccato al 22 gennaio (con il post "Kebab!"). Dopo 6 giorni di mail a meta' tra il panicato, il supplicante e il professionale, i tizi di Blogger sono riusciti a risistemare le cose, almeno sembra.


Dal punto di vista sicurezza, ci sono due notizie, anzi tre. E tutte e tre paradossali, quasi divertenti. La prima riguarda l'attentato di ieri a dei soldati canadesi. Qui non se ne e' saputo assolutamente nulla, a me l'ha detto Alessandra, da Roma, che giustamente ha anche avanzato dubbi sul fatto che io mi trovi o meno effettivamente a Kabul... pero' e' successo dall'altra parte della citta', l'esplosione qui non si e' sentita, e dopo tutto, a voler essere cinici, una bomba isolata, a Kabul, non fa molta notizia...
La seconda riguarda i ristoranti. Dopo i primi sei che hanno ricevuto il nulla osta dalla Sicurezza, pare che ci sia un altro che stia per riceverlo, un qualcosa con un nome assurdo come "Sicily's Pizza" o roba simile. La cosa divertente sta nel fatto che non si capisce come cio' possa succedere, considerando che l'allegro "Sicily's Pizza" si trova su un terreno che confina da una parte un campo minato non ancora sminato, e dall'altra con una sorta di deposito di munizioni ed esplosivi, alcuni dei quali non ancora esplosi...
Ma la terza notizia e' anche migliore: visto che l'influenza dei polli e' arrivata anche in Pakistan, e poiché molti dei polli afghani sono importati proprio dal Pakistan, ieri ci hanno sconsigliato di mangiare pollo. E' come se in Italia arrivasse qualcuno e vi sconsigliasse di mangiare pasta e pizza. Be', in realta' non e' la stessa cosa, vista la varieta' che c'e' in Italia. Ma qui? Se dal pollo e riso togli il pollo, che rimane? Il riso. E c'e' ben poco da ridere...

lunedì, gennaio 26 [16:47]

Pulciaro. Pulciaro. Tre volte pulciaro. 

Naseer. Chi altri? In dieci minuti e' riuscito a incasinare quattro mesi di lavoro. Avevamo finalmente deciso di rilasciare una versione di test del nuovo ACORD ai focal points dei sei uffici regionali, cosi' che in questi due o tre giorni avrebbero potuto giocarci un po' e trovare gli eventuali errori. Per inciso, il lancio ufficiale di ACORD 2.0 e' fissato per il 5 Febbraio prossimo.
Ebbene, cosa ti fa il nostro Naseer? Spedisce il file NON PROTETTO. Per i non addetti ai lavori, questo vuol dire che chiunque puo' aprirlo, ficcare il naso nelle tabelle interne, leggere le password di accesso di tutti gli utenti, comprese quelle dell'amministratore di sistema, che ovviamente danno pieni poteri, e tra le altre cose anche le "parole chiave" riservate che mi servono, in quanto amministratore, per attivare e disattivare i meccanismi di sicurezza, nonche' i privilegi di lettura/scrittura per tutti. Insomma, ha fatto un casino. Dopodiche' mi ha annunciato trionfalmente "L'ho spedito!". Prima di menarlo, gli ho fatto immediatamente chiamare gli Uffici Regionali per dire che nel file appena arrivato c'era un pericolosissimo virus, e di cancellarlo immediatamente. Spero se la siano bevuta.

Si mangia! (Purtroppo...) 

In questi giorni in ufficio si mangia alla "caffetteria". L'estate scorsa mangiavamo all'aperto, ricordate, ma mangiare all'aperto in pieno gennaio a Kabul non e' la scelta migliore che si possa fare, ne' la piu' salutare (qualche mattina fa è anche nevicato. Pochi minuti di fiocconi grossi grossi e fitti fitti... e poi basta. Poi e' piovuto. Nel pomeriggio e' uscito il sole. Mi aspettavo la grandine da un momento all'altro). La "caffetteria" e' un locale con dei tavoli, una cucina e dei camerieri, non molto diversa da una qualunque mensa aziendale. Be', una differenza c'e': il cibo e' sempre lo stesso. Anche nelle mense, direte voi. Be', piu' o meno. Almeno nelle mense che ho frequentato io, il menu era lo stesso "settimanalmente": si cambiava ogni giorno, e magari la settimana dopo ritrovavi gli stessi piatti. Qui no. Qui il menu e' lo stesso "giornalmente". Il giorno dopo trovi esattamente la stessa cosa del giorno prima. Che cosa? Facile! La scelta e' fra due piatti: uno e' il classico Palau, ossia il riso con le uvette, le bucce di arancia, e poche, pochissime altre cose, anche nella variante Morgh Palau, cioe' con un pezzo di pollo dentro. L'altro e' un piatto misto che contiene (vediamo se mi ricordo tutto):Un sacco di roba, direte voi. Un fracco di robaccia, dico io... In chiusura, ti portano questa ciotolina di vetro con dentro qualcosa che ottimisticamente chiamero' "budino di riso", in mancanza di una terminologia piu' appropriata. Ora, questo "budino" ha un aspetto un po' cosi'... come dire... una via di mezzo tra il bianco dell'uovo fritto, una tetta in silicone e una medusa anemica. Il sapore probabilmente deriva da quest'ultima.


Nei miei agitati dormiveglia ho elaborato una teoria chimico-esistenzialista sul cibo afghano. Tutti voi sapete (tranne Stefano, che ha fatto l'Agrario. Vabbe', questa l'abbiamo capito solo lui ed io...) che ogni sostanza ha il suo cosiddetto "punto triplo": una combinazione di pressione e temperatura alla quale quella sostanza esiste contemporaneamente come solido, vapore e liquido. Bene, anche il cibo afghano ha il suo punto triplo. A temperatura e pressione ambientali, il cibo afghano coesiste nei tre stati di immangiabile, pessimo e rivoltante. Come teoria non e' malvagia, ci sto lavorando su...

domenica, gennaio 25 [17:56]

Progressi! 

Be', questa volta sono proprio fiero di me stesso! Il ragazzetto dell'ICT e' arrivato, ha smanettato un po' e se ne e' andato lasciandomi con la situazione che vi dicevo prima: Internet funzionante, dischi di rete visibili. Pero' ancora non riuscivo a usare Outlook e ICQ (Messenger, curiosamente, si'). Ebbene, nonostante la mia competenza sulle reti sia pari a quella che un pesce puo' avere di una bicicletta, con una intuizione geniale ho genialmente intuito che il problema era nel DNS, che quel pulciaro non mi aveva impostato. E visto che non ho idea di quale sia l'indirizzo DNS usato da 'sti afghani qui, cosa ti ho fatto? Sono andato su Tiscali, ho preso l'indirizzo dei LORO DNS, e adesso sto usando quelli. ICQ va una spada, la posta e' lentissima ma quanto meno funziona, e persino WinMX si e' ripreso. Ora rimane solo da litigare per la connessione in camera...

Ancora festeggiamenti... 

... ma questa volta per Jolanda. E si', perche' ieri era il suo compleanno. Per quelli di voi che ancora non ci hanno capito niente, Jolanda e' il capo della IMU (la mia unita': Information Management Unit, ossia Unita' di Smanazzamento dell'Informazione) nonche', da quando Susan se ne andata, mio diretto superiore e referente. Come tutte le fanciulle, quando le ho chiesto l'eta' (lo so, a una fanciulla non si chiede. Ma non l'ho chiesto alla fanciulla, l'ho chiesto al mio diretto superiore e referente), quando le ho chiesto l'eta', dicevo, ha cincischiato, bofonchiato, temporeggiato, ciurlato nel manico (qualcuno mi spiega cosa vuol dire "ciurlare"?). Insomma, non me l'ha detta. Disgraziatamente per lei, e' andata a ciurlare con quello (me) che sta riprogettando il database della sezione Risorse Umane, e che quindi ha accesso ai dati personali di tutto lo staff WFP in Afghanistan. Jolanda ha 34 anni.

Cenone qui in GH2, tanto per cambiare. Anche se il menu e' stato preparato dal cuoco della GH3... per ovvi motivi. E' intervenuto anche il gran capo in persona, Susana, che al contrario di quel che si puo' pensare e' una signora molto alla mano, che quando capita si lascia anche andare a momenti di relax o anche a danze scatenate quando se ne presenta l'occasione. Adoro questa donna. Il regalo, checche' possa pensarne Alessandrina mia, consisteva in un paio di pantofole con due asinelli sopra. Simpatiche, comode, calde... non si puo' chiedere di piu' a un paio di pantofole. Per il resto, non c'e' molto da dire. Si e' mangiato, ballato (loro, io no), chiacchierato, passato il tempo. La cena si e' conclusa con un brownie accompagnato da gelato alla vaniglia. Il brownie era un brownie classico, quello che si intoppa a meta' tra l'epiglottide e le corde vocali, e li' si trova talmente bene che si fatica parecchio a convincerlo ad andar via. Per quanto riguarda il gelato... avete presente il gelato alla vaniglia, no? Bene, adesso togliete la vaniglia. Quello che resta ha piu' o meno lo stesso sapore di "quello"...


Se a qualcuno puo' interessare, questa e' la lattina di Coca Cola tipica di queste parti.

Per inciso, sono anche riuscito a scattare una foto della fortezza (sotto un bel cielo plumbeo) assai molto di piu' migliore, ma tanto!, di quella fatta l'anno scorso. Ho intenzione di andarci, uno di questi fine settimana, se il tempo lo consente.

Problemi 

Questi ultimi tre giorni sono stati un po' problematici. Improvvisamente la connessione e' saltata. ICQ non funzionava, MSN Messenger nemmeno, collegamento a Internet manco a parlarne, posta zero. Il cavo di rete in camera me l'hanno messo, ma ovviamente non funziona. Sono stato tutto oggi appresso al ragazzetto che avrebbe dovuto sistemare il tutto, e diciamo che le cose vanno un pochino meglio. ICQ continua a non funzionare, Messenger ha ripreso. Internet - be', eccomi qui a scrivere. La cosa grave rimane ancora la posta, visto che riesco a usare solo il mio account di qui, Kabul.Guest8@wfp.org. Se domani non e' tutto piu' che a posto, vado direttamente da Susana e faccio saltare qualche testa....

Continuiamo a rompere... 

Venerdi' seri sera sono stato al ristorante cinese. Ebbene si', purtroppo la cucina della GH2 non e' come il vino buono, che migliora col tempo. Magari non peggiora, ma continua comunque a galleggiare sulla superficie della mediocrita'. Affondando spesso, devo dire. Insomma, ogni tanto bisogna variare.
Come gia' sapete, sei ristoranti hanno avuto il nulla osta dalla Sicurezza. Il cinese non e' tra quelli, ma in fondo chi se ne frega. E' sempre il famoso ristorante cinese dei dumplings, quello dove abbiamo fatto la cena di addio per Alejandro, l'anno scorso. E' qui a due passi, e' piccolino, e piu'che altro e' sempre deserto. Se qualcuno progettasse un attentato a un ristorante di Kabul, sono piu' che certo che questo sarebbe il primo ad essere depennato dalla lista. Per cui, nulla osta o non nulla osta, sono andato a cena li'.

Sara' che comunque il posto e' carino, sara' che e' vicino, sara' che mi ci sono affezionato, sara' pure che non si mangia per niente male, e non si spende neanche troppo. In piu' e' estremamente tranquillo. Non solo non c'e' mai nessuno, ma tutto il personale e' cinese puro, e non parla manco una parola di inglese, per cui non c'e' nessun elemento di disturbo. Inoltre, cio' mi permette di parlare Italiano, che li' dentro e' lingua buona come un'altra. Solo la cameriera riesce a biascicare qualche monosillabo dal suono vagamente albionico. E' una ragazzetta carina carina, sempre sorridente, che mi ha riconosciuto appena sono entrato, anche se non mi vedeva da piu' di due mesi. Ha un po' una camminata alla John Wayne, ma ritengo sia un problema di tacchi alti - insiste a metterli, ma ha difficolta' a gestirli, e i piedi se ne vanno un po' per conto loro. Ad ogni modo, e' sempre gentilissima, stavolta mi ha anche regalato una bustina con quattro segnalibri cinesi, molto graziosi. Ho mangiato i miei bei dumplings, un piattone di carne e verdure in brodo piccante, una zuppa con delle cose dentro (non chiedetemi cosa), e ho bevuto la mia bella Coca Cola ghiacciata, non necessariamente in quest'ordine. Tra un'attesa e l'altra ho letto il mio bel libro in santa pace. Insomma, un'oretta pacifica pacifica e alquanto rilassante. Alla fine la simpatica bimbetta mi ha anche offerto un'arancia, dono della casa. Mi e' quasi dispiaciuto andarmene.

giovedì, gennaio 22 [13:35]

Kebab! 

Sono appena tornato dal pranzo. Siamo andati nuovamente in quella "fraschetta" dove pare facciano il kebab piu' buono di Kabul. Nulla in contrario. Questa volta non c'era solo Naseer, c'erano anche Farhad, Karim e Mansoor. Chi sono? E che ve lo dico a fa'? Comunque, Farhad e' quello che nel blog precedente avevo chiamato "il grande Puffo". E' un ragazzo dell'amministrazione, molto simpatico, piccolino ma con un capoccione un po' sproporzionato, molto gentile, che mi ha aiutato molto a districarmi dalle spire della burocrazia amministrativa. Karim e' un bel ragazzo, in confronto alla media afghana, che lavora nella unita' ICT (la parte informatica, insomma) e a quanto sembra e' l'unico a capirci un po' in quello che fa'. E' un bravo ragazzo, nei mesi scorsi e' anche stato un po' a Baghdad ed e' tornato per raccontarcelo. Mansoor e' un suo assistente, che in questo momento dovrebbe essere sulla strada per la GH2, stanza numero 9, con l'ordine tassativo di metter su una connessione funzionante. Speriamo bene.

Torniamo al nostro kebab. In effetti il funzionamento e' molto simile alla fraschetta. Quelli di voi professionisti del settore (ciao, Claudio!) sanno bene che non esiste una proporzione diretta tra il numero di avventori, la quantita' di cibo in tavola e il conto da pagare. In pratica, andandoci in tanti si mangia di piu' e si spende, a testa, in meno. Qui e' la stessa cosa. Ho mangiato tanto di quel kebab da scoppiare, e infatti adesso me ne sto pentendo un po'. Compresa la Coca Cola, abbiamo pagato meno di due dollari a testa. In tutto questo, il "cameriere", un ragazzetto afghano di 15 anni, si era messo in testa che io fossi afghano, e ogni volta che passava al tavolo mi diceva qualche cosa in Dari di cui ovviamente non capivo neanche una parola. Alla fine un dubbio deve essergli venuto (o che non fossi afghano, o che fossi completamente scemo), e mi ha chiesto (questo l'ho capito!!!) se ero di Kabul. Gli ho piazzato li' un "Ne, Dari name' donam" ("No, e non parlo Dari") che lo ha lasciato completamente spiazzato. Pero' non mi ha piu' rivolto la parola, e ho potuto terminare in santa pace lo sterminio del mio kebab.

Aggiornamenti afghani 

Continuano a girare documenti di aggiornamento sulla situazione politico-medico-sociale-quant'altro afghana. La situazione sicurezza e' sempre quella che e'. Il sud e' sempre incasinato, la zona di Kandahar e Khost non registra miglioramenti.
Per quanto riguarda la salute, la situazione corrente e' questa:Quanto mi manca per tornare a casa...?

Foto arretrate 

Questo post e' anche piu' scemo degli altri, e mi serve solo per pubblicare le foto scattate l'altro giorno al ristorante afghano, prima che il peperoncino prendesse il sopravvento. Questi sono Macjek e Monika, i miei due amichetti polacchi, impegnati su un piatto misto di roba afghana. Il ristorante non era male, era bene arredato, molto elegante. Belle anche le candele sul tavolo... ma con un po' piu' di luce forse il maledetto peperoncino non avrebbe avuto vita cosi' facile...

Si festeggia ancora 

Quando capita qualcosa per cui si puo' festeggiare, e' bene non lasciarsi sfuggire l'occasione. Cosi' ieri abbiamo organizzato un altro pranzo in GH3 per salutare (nuovamente) Mari che parte. Questa volta con la scusa di fare una cosa "entraineuse", cioe' "tra noi", secondo il francese di qualcuno. In pratica, la nostra unita', la gia' nominata IMU (Information Management Unit). In italiano, Unita' di Manipolazione dell'Informazione, piu' o meno.... ;)

La scelta della GH3 ovviamente non e' casuale. Ufficialmente perche' e' li' che Mari aveva la sua stanza, ma la ragione vera, che tutti sappiamo e nessuno vuole ammettere (tranne me), e' per via di quel geniaccio di cuoco, che anche stavolta non si e' smentito. Questo il menu: I nachos messicani in realta' consistevano di una specie di sfogliatine croccanti con la tipica forma dei nachos messicani, pero' erano fritte, e coperte con una salsa di panna acida, olive verdi e altre amenita' che non ho capito (e forse neanche voglio sapere). Comunque, erano abbastanza buoni. Il pollo era ottimo, in salsa di formaggio, ma "un tantinello" pesantino....
Comunque ci siamo appanzati a dovere e poi c'e' stato il solito discorsetto di addio, tutti bravi, tutti buoni, e blablabla. Infine, abbiamo consegnato a Mari il suo regalo. Trattasi di vestito tradizionale afghano, che vi descrissi a suo tempo come un patchwork colorato. Come potete vedere, non stavo esagerando... Infine, una foto di gruppo tanto per farvi vedere che qui a Kabul c'e' un sacco di gente.

martedì, gennaio 20 [14:00]

Cominciamo a rompere... 

Ovviamente sapete bene che il sottoscritto in gabbia non ci sa stare. Non mi si puo' dire di rimanere chiuso in camera tutta la sera, di non uscire per strada, di non frequentare ristoranti, perche' finisce che uccido qualcuno. Quindi l'altra sera sono uscito e sono andato a cena in un ristorante afghano. Ebbene si', questa e' curiosa. Un ristorante afghano a Kabul non l'avevo mai sentita. Kabul e' piena di ristoranti piu' o meno etnici: italiani (vi ricordate del "Popol'ano" dell'anno scorso?), cinesi, thailandesi, iraniani, indiani, fino al recente German Restaurant e a un incredibile ristorante croato - e anche di questo vi ho parlato l'anno scorso. Ma un ristorante afghano e' un po' una novita'. Non sto parlando delle bettole dove il kebab scorre a fiumi (quanto meno lo farebbe, se potesse scorrere), ma di un ristorante vero, elegante, bene arredato, raffinato, con le candele sui tavoli. Sono andato con Monika, il capo della missione medica polacca conosciuta l'anno scorso, e Macjek, il suo recente fidanzato. Il cibo era nella media afghana, e piu' che altro era sempre la stessa roba (pollo, riso, nan, mantu, che non vi sto a spiegare, ecc.). Tutto molto bello, e neanche costoso. L'unico problema e' che al buio non vedevo bene quello che mangiavo, e con l'ultimo boccone ho messo in bocca un intero peperoncino afghano, di quelli cafoni e ignoranti che non hanno pieta' e non lasciano scampo. Ho passato dieci minuti di inferno in cui pensavo che sarei morto, con Monika e Macjek che ridevano come pazzi, e io che col poco fiato rimasto bestemmiavo in dodici lingue diverse, molte delle quali inventate (eh si', magari conoscessi dodici lingue!). Ho preso una foto dei due tipi, domani la metto on line.

Poi, sempre perche' c'e' il divieto di usare macchine non UN, sono tornato alla guest house in taxi. Tie'.

Aggiornamenti sicurezza 

Ricomincio a ricevere gli aggiornamenti sulla sicurezza, che come al solito vi rigiro, per quelli di voi che sono interessati alle notizie che al telegiornale non si sentono. In tutto in paese la situazione e' un po' peggiorata rispetto ai mesi scorsi, tant'e' che il coprifuoco e' gia' da un po' stato spostato alle 22.00 invece che alla mezzanotte. La zona calda rimane sempre il sud (Kandahar, Khost e compagnia bella), dove in settimana due bombe hanno ucciso 14 persone e ferito altre 70. Due bombe a mano sono state lanciate contro un'organizzazione non governativa, senza conseguenze. Furti di armi ad ovest, operazioni militari ad est, un'esplosione vicino degli uffici UN a Mazar, a nord. Il posto piu' tranquillo pare proprio Kabul, dove non si segnala assolutamente nulla. Ho anche notizie provenienti dalle altre sedi WFP nel mondo, ma non posso mica pubblicare tutto! Pero', per quelli che pensano che l'Afghanistan sia un brutto posto dove andare, vi elenco le altre possibili destinazioni (come a dire: mi poteva andare peggio...):
Certo pero' che Haiti, dopo tutto...


Ma torniamo a noi. La notizia negativa e' che le misure di sicurezza WFP si sono rafforzate nelle ultime settimane: a parte il coprifuoco anticipato di due ore, vige anche il divieto di frequentare ristoranti, usare macchine private, camminare per strada, respirare troppo forte, sbadigliare senza la mano davanti la bocca, farsi crescere la barba rumorosamente, ecc. La buona notizia e' che poco fa ci e' arrivata una circolare con cui 6 ristoranti hanno ricevuto il nulla osta di sicurezza. Per come sono fatti (i locali sono spaziosi, lontani dalla strada, ecc) sono ritenuti "sicuri" e quindi abbiamo il permesso di frequentarli. In settimana me ne vado al famoso ristorante tedesco, dove pare facciano delle succulente bistecche annaffiate da vero vino europeo. Vi sapro' dire...

domenica, gennaio 18 [07:56]

Meteo e gay... 

Aggiornamento meteo. L'altro ieri ha piovuto a dirotto per mezza giornata, e per buona parte della notte. Ieri e oggi c'e' un sole "che lèvate". Sembra Marzo in Italia. Il panorama deve essere bello, "se potesse vede'", come diceva qualcuno. Le montagne tutto intorno a Kabul sono completamente bianche. Questa che vedete qui e' Peace Street, la strada dove ci sono gli uffici WFP e una caterva di altre organizzazioni UN e di ambasciate. Il "quartiere" si chiama Wazir Akbar Khan. Sullo sfondo si intravede una delle montagne di cui sopra, completamente ricoperta di neve. Come potete vedere c'e'anche una percentuale bulgara (?) di taxi, che qui sono in pratica l'unico mezzo di trasporto decente. Ci sono degli autobus, ma al loro confronto la Metro di Tokio all'ora di punta e' un'oasi di delizia e relax. Comunque sia, mediamente il tempo non e' male, e il freddo e' piu' che sopportabile. Pero' anche la guest house ha un po' cambiato aspetto, come si puo' vedere dal confronto tra una foto dell'agosto scorso e una presa ieri...

Qualcuno si stara' chiedendo cosa c'entrano i gay... ebbene, probabilmente nessuno di voi si ricorda del gay corner di Scott cui ho accennato l'anno scorso: l'esterno della sua stanza, che da' sul piazzale della guest house 3, che lui ha ritinto e arredato (l'esterno della stanza, non la guest house 3...). Bene, al momento Scott non c'e' e l'arredo e' ammucchiato da una parte, ma immaginate questo angoletto in estate, con poltrone, divano e tavolino basso. Vi assicuro che si trasforma in un patio delizioso, ottimo per cenette estive (sigh.. bei tempi...)

Si festeggia... 

Ieri abbiamo avuto un party di addio. Qui la gente va via come i romani a Ferragosto. Susan e' andata via l'anno scorso insieme a me, adesso e' toccato a Mari, fra pochi giorni andranno via Ayoub e Peter, Jolanda ha cambiato reparto... e voi direte "Chi accidenti e' 'sta gente?". Ragionevole, da parte vostra. Ma non e' importante.

Mari e' una finlandese della "nostra" unita', o meglio della "loro" unita' a cui io sono stato aggregato: la IMU (Information Management Unit). E' stata qui per un sacco di tempo (anche lei due anni o poco meno, se non sbaglio) e ora cambia parrocchia e va a lavorare per un'altra organizzazione. Party di addio, chiaramente. E dove? Guest house 3, ovviamente, quella con il cuoco spettacolare, che e' ancora li' (e chi lo caccia, a quello!). E diciamo che non si e' smentito, come si puo' vedere dalla tavolata che ci ha presentato. Non e' che fosse proprio il suo massimo, pero' ci siamo accontentati. C'era un sacco di gente, compresa Susana. Tra gli altri vi segnalo Mark, un keniota molto simpatico che parla anche bene l'italiano. E' qui gia' dall'anno scorso, anche lui nella IMU. Qualcuno mi ha chiesto come stiamo a donne... al di la' dell'eleganza dialettica, direi che non c'e' molta trippa per gatti. A questi party si incontrano sempre le stesse persone, per cui abbiamo la Finlandia Connection, composta da Mari, da Piipa (almeno credo si chiami cosi') e da Tanja, e poi c'e' questa ragazza misteriosa, che ho gia' conosciuto l'anno scorso (era anche lei a Fayz Abad), di cui non so nulla, nemmeno il nome o la provenienza. Probabilmente pakistana. Appena possibile, mettero' su anche qualche foto della comitiva polacca.

sabato, gennaio 17 [10:13]

Fotografie 

Finalmente sono in grado di pubblicare un sacco di foto fatte l'anno scorso con la videocamera, che per lungo tempo sono rimaste relegate sulla smart card della videocamera stessa. Prima di partire le ho estratte da li', messe su hard disk, me le sono spedite via FTP... insomma, non vi annoio con i dettagli tecnici, l'importante e' ora siano qui!

Comincerei con questa, che e' il famoso Beechcraft con cui sono partito da Kabul l'anno scorso. E' lo stesso che qualche giorno fa mi ha riportato qui, e che l'altro giorno ho chiamato l'aereo "dei puffi".
Ho poi tutta una serie di foto prese a Fayz Abad durante i tre giorni di meeting con i grandi capi. Questa, ad esempio, e' una panoramica presa da una collina vicino. Una sera in cui mi sentivo particolarmente romantico ho ripreso anche questo bel tramonto sulle colline del comandante Massoud... Vi ricordate poi del fiume che attraversa la regione? Eccolo qui, e qui da un'altra angolatura, presa da un ponte. Vi parlai anche delle passeggiate nella citta' vecchia. che in pratica consisteva di viuzze fangose, vecchi cotti dal sole, negozietti arrangiati alla bell'e meglio, incastrati nella roccia o costruiti con fango, pietre, legno, pieni soprattutto di cibo, tessuti, tappeti, vestiti.

E poi i bimbi. Questi sono quelli che mi hanno bloccato e costretto a fargli dalle due alle tremila foto, per poi sghignazzare come matti al rivedersi sul display della videocamera. Probabilmente erano tutti fratellini. E infine, i carri armati sovietici abbandonati per strada, con cui pare tanto strano, adesso, potersi divertire e giocare come Michael, il gran capo in seconda, il vice di Susana, che qui, alla faccia del contegno, e' tornato un po' bambino anche lui. Come se bambini non ce ne fossero abbastanza... Questa e' la masnada di scugnizzi puzzolenti che mi circondo' e tanto si diverti' a rivedersi in fotografia. E che mi rese piu' difficile il ritorno a Kabul...

A proposito di Susana, ecco qui una sua bella foto. Gran signora. E per concludere, una foto della ormai mitica guest house di Islamabad, con il suo queeta mutton, il chapati... ma questi ve li faccio vedere la prossima volta.

Passiamo il tempo... 

Ieri primo venerdi', il che vuol dire ufficio chiuso e ben poco da fare. Tanto piu' che ha piovuto dal primo pomeriggio fino a tarda sera. L'altro ieri, giovedi', ho ritrovato gli amici polacchi, quelli della missione medica che avevo conosciuto l'anno scorso. Siamo andati a cena a casa di amici loro, una coppia di ragazzi con lei, Katarzyna detta Kashia, polacca, e lui, Ivano, italiano di Roma. Due tipi simpatici. Lui ha cucinato una cena proprio niente male, con pollo in casseruola, insalata, verdure ecc., per finire con Porto, Sheridan, cioccolatini e quant'altro. Lavora un po' per il governo italiano, un po' per l'ambasciata - e' rimasto un po' sul vago, so solo che si occupa di amministrazione. E' qui da due anni e mi da' l'idea del tipico faccendiere (in senso buono) ammanicato e con le mani in piu' paste. Conosce tutti, tutti conoscono lui, tutti gli devono dei favori. Si fa arrivare dall'Italia prosciutti interi (ne ha uno appeso in cucina) e un sacco di altre cose qui introvabili. Ha la passione per i tappeti, e conosce un tizio che gliene vende di buoni a ottimi prezzi, ha detto che nei prossimi giorni mi ci porta. Abbiamo parlato del piu' e del meno, mi ha anche prestato per qualche giorno una SIM per il telefonino per telefonate locali. Probabilmente nei prossimi giorni ci risentiremo e ci rivedremo. Ha proposto una amatriciana per lunedi' sera... come dire di no?

Per la notte poi mi sono fatto ospitare dagli amici polacchi, visto che l'ora del coprifuoco era abbondantemente passata. Ieri mattina poi sono tornato alla guest house, ho lavorato un po', e sono uscito di nuovo per fare una passeggiata e qualche foto. Si', lo so che mezzo mondo si e' raccomandato di "non uscire da solo", ma provateci voi a stare chiuso in 25 metri quadrati per tutto un giorno... e poi devo pure sfruttarla, la mia BELLISSIMA nuova macchina digitale! Purtroppo ha iniziato quasi subito a piovere, per cui non ho potuto fare molto. Vi faccio pero' vedere una tipica panetteria, con le pale di nan appese fuori (vi ho parlato... oops... scusate, non ho resistito!), e una panoramica di Taimani Street, una via lunghissima che a quanto ho capito e' tra le piu' importanti di Kabul, e che inizia a un centinaio di metri dalla mia guest house. Non so dove finisce, perche' non l'ho mai fatta tutta. Si vedono chiaramente le "fogne" di cui parlavo in Pufff!, che sono poi quei canali che corrono lungo i marciapiedi. Si', esatto, e' in uno di quelli che sono cascato l'anno scorso. Fortuna che era secco...

Vi metto anche una foto che mi ero scordato l'altra volta. E' il momento dell'atterraggio nel ridente aeroporto di Kabul.

giovedì, gennaio 15 [15:22]

Aggiornamento sicurezza 

Appena arrivato ho cominciato a chiedere in giro notizie sulla sicurezza. Ho iniziato con l'omino che mi e' venuto a prendere all'aeroporto, e mi ha risposto con aria annoiata "Nessun problema". Ho chiesto anche a Naseer, e anche lui mi ha detto "Nessun problema". Ho chiesto anche agli agli altri Afghani che conoscevo, e tutti mi hanno risposto "Nessun problema". Non che abbia motivo per dubitare della loro parola, pero' confesso che mi hanno dato la stessa impressione di quando si chiede a un siciliano notizie sulla mafia, e quello risponde "La mafia non esiste"...
Ad ogni modo, sembra che effettivamente grossi problemi non ce ne siano. Oggi ho incontrato anche Susana (ricordate? La grande capa globale totale galattica), e anche lei ha confermato. Di questa fonte mi fido di piu', ovviamente... se non lo sa lei! L'unica cosa che non capisco tanto, allora, e' il perche' del coprifuoco alle 22.00, il divieto di andare per ristoranti, e le altre misure di sicurezza, decisamente piu' stringenti dell'altra volta. Mah! E' vero che tradizionalmente la WFP e' un po' paranoica...



mercoledì, gennaio 14 [11:09]

Dove trovo il coriandolo? Alla fraschetta Da Romolo! 

Ogni tanto su Pufff! arrivava qualcuno che aveva fatto una ricerca su Google. Bene, ho scoperto che questa gente non arrivava solo da Google, ma anche da altri motori di ricerca. Per curiosita', ho fatto una statistica... ecco il risultato. Alcune cose sono divertenti, altre... sconcertanti. E' interessante notare come la ricerca piu' frequente sia stata "pufff.blogspot.com" su Yahoo. Ora, mi chiedo, se uno ha l'indirizzo della pagina, perche' dovrebbe cercarla su un motore di ricerca? Mah! La gente e' proprio strana...













































































































































































































































































































































































































PAROLE CERCATEMOTORENUMERO DI RICERCHE
27 agosto
marte visto a occhio nudo
Google 1
ACORD Afghanistan Country Office Reporting
Database
Google 1
acord wfp afghanistan Google 1
affilare forbici Google 1
afghano kebab Google 1
AIRPORT MILLENIUM HOTEL A DUBAI Google 1
bagagli in volo emirates quanto peso Google 1
Barzelletta Pollo al whisky Virgilio 1
bomb attack outlook Google 3
cacca arrostita Google 1
cinnamomo minestra Google 1
come la birra senz'alcool Google 1
come si fuma il narghilè Google 7
comprare casa emirates Google 1
confronto lotus notes outlook Yahoo 1
cos'e' la trota salmonata Kataweb 2
discussioni emirates airlines Google 1
dove si vede marte il 27 agosto Virgilio 1
dove trovo il coriandolo? Google 1
Dubai duty free Google 1
esibizionista bambine Yahoo 1
foto +persona che si sveglia MSN 1
foto di morti squartati Google 2
foto su drogate Google 1
fraschetta da Romolo Virgilio 1
ied+italia+esplosivi Google 1
il peso della valigia emirates Google 1
immagini signora rottenmeier Google 1
internet hogerkamp Google 1
istruzioni narghile Google 2
kabul + jolanda + susan Google 5
kabul wfp naseer Google 1
kebab house roma Yahoo 1
la figura della signora Rottenmeier Google 1
lavorare a Dubai Google 1
lavorare in emirates Google 1
lavoro flessibile barzelletta Google 1
lotus notes crema Google 1
macchinette digitali Google 1
macchinette digitali Virgilio 1
mangiato vivo leone zoo Google 1
motivare venditori RAS Google 1
museo lattine bibite collezione Google 1
narghile Google 10
narghile Virgilio 6
narghile Yahoo 1
narghile istruzioni Google 2
NARGHILE italiano Google 1
pizzeria narghilè milano Virgilio 1
pollo whisky barzelletta Google 1
prendo carta igienica bagno Virgilio 1
pufff Google 6
pufff nan Google 2
pufff rosetta Google 5
pufff.blogspot
Google 2
pufff.blogspot.com Yahoo 11
pufff.blogspot.com Google 1
pufff.blogspot.com Virgilio 1
rasoio barba tagli Google 1
rifugiato afgano italia storia vita Google 1
rimorchiare Excite 1
ristorante iraniano roma Google 1
romina pover MySearch 1
rubrica outlook express rovinata Google 2
scuosc Google 1
sedie bimbi Excite 1
tagli barba foto Google 1
tagli capelli house Virgilio 1
tagli di capelli house Virgilio 2
tagli di capelli per uno stile house Virgilio 1
tagli house capelli uomo Virgilio 1
TAPPETI FA CATTIVO ODORE Virgilio 1
toto cotogno Google 1
vasellina Virgilio 1
vedo marte 27 agosto Virgilio 1
http://www.pufff.blogspot.com/ Google 1
yogurt tacos Virgilio 1
zozzi Tiscali 1
zozzissime Google 1


Tempo e comunicazioni 

Parliamo un po' del tempo. Mi avevano detto che faceva un freddo cane, che c'era la neve, i lupi, i pinguini freddolosi e altre amenita' simili. C'e' un sole che spacca le pietre. Ieri mi sono messo fuori, su una sedia, ad abbronzarmi. Non e' che faccia caldo, in realta'. Siamo sempre a gennaio a 1700 metri di quota, pero' non e' nulla di trascendentale, siamo ancora un bel po' sopra lo zero. In camera ho la mia bella stufetta elettrica (trafugata ieri notte dalla stanza #8, al momento non occupata. Quella che mi avevano dato non scaldava un accidente, cosi' l'ho sostituita d'ufficio...), il letto a una piazza e mezza ha delle belle coperte calde (e anche 'na cifra pesanti...), e l'acqua calda fortunatamente non manca. Non penso di poter chiedere di piu'.

Ho anche scoperto che negli ultimi tre mesi la situazione "comunicazioni" e' alquanto migliorata. Se, da una parte, la rete telefonica terrestre e' pressoche' inesistente, passi da gigante sono stati fatti per la telefonia cellulare e satellitare. Ho portato il mio telefonino, e a quanto pare la mia scheda Vodafone pare funzionare egregiamente. Gia' dal Pakistan ho potuto mandare degli SMS, e persino qui in Afghanistan mi collego automaticamente a una rete che sul display viene indicata come 412-20, qualunque cosa voglia dire. Ieri Alessandra mi ha chiamato e siamo riusciti a parlarci per qualche secondo, giusto il tempo di prosciugare il credito residuo...

Dal punto di vista Internet, invece, pare che le mie minacce abbiano avuto effetto. Adesso dall'ufficio ho una connessione permanente, invece che limitata alla fascia 15.00-08.00, e la promessa che la settimana prossima mi cableranno la stanza. Insomma, non mi posso lamentare. Al momento ho qualche difficolta' a spedire mail, ma entro oggi dovrei riuscire a configurare rete e parametri di posta, quindi da domani si diventa operativi al 100%! Pare anche che stia riuscendo a far convivere Lotus Notes con Outlook, cosi' posso continuare a usare i miei account di posta personali, oltre all'ormai famoso Kabul.Guest8@wfp.org che ho ritrovato perfettamente funzionante. Insomma... scrivetemi dove vi pare!

Quiz 

Stavolta facciamo pure un giochino. Chi mi sa dire cos'e' questo?

martedì, gennaio 13 [18:31]

Poliziotti nervosi e valigie profumate 

Il viaggio e' andato tranquillamente, ormai sono diventato espertissimo. Biglietto Emirates prenotato via Internet, ritirato all'aeroporto da una impiegata Emirates mezza sciroccata che mi ha dato anche il suo indirizzo e-mail. Viaggio tranquillo fino a Dubai, attesa di un'oretta e mezza e imbarco per Islamabad. Ricordate quando temevo che non ci fosse nessuno ad accogliermi? Stavolta ho trovato ben due autisti, uno mandato (per sbaglio) dalla WFP e l'altro mandato (giustamente) dalla Guest House. Arrivo in Guest House, solita trafila di salamelecchi da parte del proprietario, solita magnata di queeta mutton con chapati (in pratica, una specie di tacos) e dormitina pomeridiana. Nel pomeriggio, rimbalzo tra uffici UNHAS (il "ramo" delle UN che gestisce i voli aerei) e uffici WFP per reperire un biglietto per Kabul. Sveglia all'alba, colazione con una formidabile pakistani omelette (piccante come a che...) e via, verso nuovi polli... ehm, volevo dire, verso nuove avventure.

La prima l'ho avuta direttamente all'aeroporto. Passo al controllo doganale, e il solito poliziotto antipatico e arrogante mi dice di aprire le valigie. Le apro, e la seconda riserva una sorpresina... lui mette le mani dentro per ispezionare eventuali doppi fondi, e ritira fuori la mano destra piena di schiuma. E si'... lo shampoo si era aperto. Lui mi guarda con aria di profonda disapprovazione, e attacca una filippica sui corretti metodi di impacchettamento degli shampoo, e sul fatto che la sua uniforme era ormai tutta sporca, il che ovviamente non era vero. Io stavo per dirgli di quanto il mio interesse nella sua uniforme fosse inferiore solo al mio interesse per la marca di dentifricio preferita da Musharraf, ma visto il tipo ho preferito evitare. E poi avevo il mio bel da fare per tentare di arginare la marea biancastra che aveva impiastricciato il contenuto di mezza valigia (fortunatamente quella SENZA i vestiti!). Alla fine gli ho anche offerto un fazzoletto di carta, che ha accettato malvolentieri, e pure di malagrazia, dopo averci pensato qualche secondo. Fai del bene e scòrdatene...

Al check in ho incontrato Frauka, la ragazzona olandese la cui stanza avevo occupato per qualche giorno, l'anno scorso, quando giocavo all'ebreo errante, vagando di stanza in stanza aspettando che la #10 si liberasse. Lei tornava da venti giorni di vacanza passati tra Londra, Cuba e i Caraibi. No comment. Provando la mia nuova, splendente, bellissima, eccezionale macchina fotografica digitale, le ho fatto una foto nella sala di attesa del tristissimo aeroporto di Islamabad. La potete vedere qui. Visto che siamo in tema di foto, ci metto anche una vista di Islamabad dall'alto, delle montagne intorno a Kabul... e dell'interno del Beechcraft dei puffi con cui siamo arrivati a Kabul.

Qui nulla da dire. Ho salutato alcuni di quelli dell'anno scorso, ma di questo parlero' domani. Adesso sono quasi le 7 e devo andare via. Solo alcuni cenni: sono di nuovo nella Guest House 2, alla stanza 9, pero'. La 10 e' occupata. Ma d'altra parte, ho saputo che hanno tolto la connessione Internet che c'era, quindi la 9 andra' benissimo. In ogni caso ho gia' contattato il tipo apposito, che mi ha promesso che entro qualche giorno mi monta la linea nella mia stanza. Speriamo bene. Non mi va di litigare nuovamente...

Kick off!
 

... tanto per tornare al football che, come l'ermo colle, sempre caro mi fu. Insomma, di nuovo qui. Kabul, Afghanistan, due mesi dopo, per altri tre mesi di sollazzo tra pollo, riso, ACORD e nan. A proposito, visto che di nan vi ho parlato a sufficienza, stavolta dovro' trovare un altro tormentone... ci pensero' un po' su.

Comunque sia, spero che questa edizione del blog replichi il successo del precedente. Provero' anche stavolta a raccontare quel che succede, fatti, impressioni, pensieri sparsi... tentando di trovare il buffo dove buffo non c'e'. Buon viaggio.



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