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mercoledì, giugno 30 [22:39]

Nulla di speciale 

Appunto, niente di speciale da dire. Ieri abbiamo avuto un piccolo meeting "divulgativo" su ACORD, nel senso che abbiamo invitato tutti quelli interessati, per spiegare un po' a che punto siamo. C'era una ventina di persone, ma essendo, per l'appunto, piu' curiosi che tecnici, non e' stato proprio divertente. Ma chi se ne frega, il mio dovere l'ho fatto...

Per il resto, ben poco. Girano voci su due esplosioni stamattina a Jalalabad, ma non si sa nulla di certo. Qui a Kabul tutto tace, come al solito. Anzi, hanno "cleared" altri due ristoranti: il Lai Thai, il famoso ristorante thailandese che nessuno capiva perche' non fosse gia' "cleared" da mesi, e il "Mustafa Hotel", che invece nessuno capisce come mai sia stato "cleared". Il Mustafa e' praticamente all'interno di un palazzo, con le finestre che danno direttamente sulla strada, ed e' considerato il punto di ritrovo di tutti gli Americani di Kabul. Quanto basta per farne un bersaglio perfetto, e difatti la sua "clearance" e' stata una sorpresa notevole. Tra le motivazioni si legge perfino "abbiamo concesso la 'clearance' a questi due ristoranti perche' tanto comunque ci andavano tutti lo stesso". Bella serieta'. A questo punto viene proprio da chiedersi se e' vero che i criteri seguiti sono quelli di cui parlavo tempo fa...

Del Tristo che dire... non mi va di infierire ogni volta. Pero' e' vero che se la cerca. Ieri mi ha raccontato un'altra delle orrende barzellette afghane, e mi pare tanto di ricordare di averla sentita piu' o meno in terza elementare, e di non aver riso neanche allora. Non ve la racconto, perche' non voglio perdere lettori. Ma penso che lo uccidero' legandolo a una sedia e costringendolo ad ascoltare in cuffia "In honor of thy name" dei DarkThrone...

domenica, giugno 27 [22:32]

Il ritorno del tristo (e altre amenita') 

Per un po' ci avevo sperato... sapete che Naseer Lo Tristo parti' un paio di settimane fa, lasciandomi solo e contento. Lo si aspettava (insomma, piu' o meno...) per il 17. La cosa buffa e' che fino a stamattina nessuno sapeva niente di lui. Sembrava sparito nel nulla. Ovviamente eravamo tutti preoccupati (ehm...), e abbiamo fatto di tutto, ma proprio di tutto, per avere notizie. Io, ad esempio, gli ho spedito una mail un paio di giorni fa (credo), e mi pare che la settimana scorsa ho provato a chiamarlo al telefonino. Ma visto che al secondo squillo non rispondeva ancora, ho riattaccato...

Nonostante tutti questi nostri immani sforzi, non si e' saputo nulla del buon Naseer fino a quando e' ricomparso improvvisamente, stamattina, guastand... cioe', illuminando la mia giornata altrimenti triste. Insomma, a suo dire avrebbe mandato una mail, il 18, annunciando a lo mondo intiero che avrebbe tardato una decina di giorni. "Lo mondo intiero" sarebbe il sottoscritto (a cui non e' mai arrivato nulla) e la capa Jolanda, a cui non e' arrivato niente puro a lei... Mah... per un po' ci avevo sperato, nei Talebani...

E quindi niente, da oggi e' ripartito il concertino di rumorosi risucchi di te' e di bibitoni di latte in polvere, battute cretine, pressanti richieste di comprarGLI casse di birra, russate post-prandiali e via dicendo. Penso che lo uccidero' a colpi di nan...

La sicurezza e' quel che e'. Abbiamo sempre il coprifuoco alle 22.00, il che taglia le gambe alla vita sociale serale. La situazione peggiora un po' in tutto il paese per via delle elezioni di settembre, che a quanto pare i Talebani e altri gruppetti locali vogliono boicottare con tutti i mezzi. Tuttavia a Kabul non ci sono allarmi particolari. Pero' vale ancora l'"invito" a non andare in giro... il che e' particolarmente seccante, perche' a questo punto di giorno non si puo', e di sera non c'e' tempo...

Ne approfitto per approfondire un po' la mia vergognosamente scarsa conoscenza del Dari. Sono arrivato ai possessivi... e ci sono due episodi di cui vado particolarmente fiero, entrambi della settimana scorsa. Ho formato correttamente una frase particolarmente complessa quale "la macchina dei miei amici sta arrivando", con ben due possessivi in cascata... e sono molto contento. "Motar-e dost-em mihaia". Breve ma complessa.

L'altro episodio pochi giorni dopo. Sono andato a prelevare Clementina per andare in piscina, e mi ha ovviamente aperto il guardiano afghano. L'ho salutato seguendo scrupolosamente il cerimoniale, poi ho chiesto se Clementina era in casa, e ho ringraziato. Il tutto in Dari. Il tipo mi guarda estremamente perplesso, e alla fine mi chiede "But... are you a foreigner?", ossia "Ma... sei straniero?". Mi aveva scambiato per Afghano.

Questa della piscina e' una cosa buona. A questo punto e' l'unica occasione che abbiamo per far finta di essere in un posto di questa Terra. Abbiamo preso la "quasi-abitudine" di andarci durante la pausa pranzo, e nei fine settimana. In genere io, Clementina, Yolanda e Emanuele, il ragazzo di quest'ultima. Tra l'altro Yolanda qualche giorno fa ha comprato due racchette da squash. Lei non mi pare troppo convinta, ma Clementina si e' avvelenata e le piace da matti. Gioca anche bene, per una che non ha mai giocato in vita sua, con dei bei tiri bastardidentro che mi fanno faticare parecchio... ho gia' prenotato per le prossime due settimane. Tre o quattro mesi cosi', e sono sicuro che almeno un paio d'etti li perdero'...

martedì, giugno 22 [14:48]

Novita' 

Cominciamo con le buone notizie: il disco rigido non aveva nulla di grave, era solo che tra un mancamento di corrente e l'altro evidentemente "nun gliel'ha fatta", e il file system e' andato un po' ramengo. Un semplice checkdisk ha risolto il problema. Magari a voi non interessa un gran che, ma per me e' una GRAN bella notizia...

Che altro dire... i giorni si susseguono ai giorni, e non stiamo facendo un gran che. Con Mark abbiamo deciso di risparmiarci per quando arrivera' Simone, il che dovrebbe succedere il 4 prossimo. A terzetto riunito ci daremo nuovamente alla "pazza gioia" (per quanto sia possibile in questa ridente (?) cittadina).

E' in atto anche un certo "cambio della guardia" per quel che riguarda la compagnia. Abbiamo direi definitivamente abbandonato le sciroccate olandesi (Jaclyn e compagnia bella), dopo lo scherzetto che ci hanno fatto (a me in particolare) quella famosa sera. Anche Francesca e Roberto (quelli di Milano e Trento) non li sentiamo da una vita. Ivano e Kashia (quello del prosciutto in cucina e consorte) li vedo sempre, dovunque vado, ma ormai siamo ridotti a un semplice saluto. Gente strana, devo dire... sapete quella gente che se siete voi a iniziare il discorso, magari vi danno pure spago, ma non sia mai che iniziano loro. E poi "Ti chiamo, ti faccio sapere, facciamo, andiamo..."... li avete mai sentiti, voi? Be', io nemmeno.
La compagnia attuale e' molto simpatica, a base italiana. Clementina e' una ragazza che abbiamo conosciuto qualche mese fa in una festa da noi, in GH2. Lavora per la Care International (un'altra, ecc.). Di Milano, ma ha vissuto in Inghilterra. Poi c'e' Yolanda, una spagnola conosciuta alla stessa festa, anche lei di Care, che stara' qui ancora qualche settimana. Con loro, la loro compagnia di simpatici Italiani. Stasera andiamo a casa di uno di loro a vedere la partita dell'Italia. Siamo andati in piscina diverse volte, ho persino avuto modo di giocare una mezz'oretta a squash con loro. Per inciso, ho deciso di rimediare un paio di racchette e ricominciare a giocare regolarmente. Visto mai che riesco a perdere qualche etto...

Sul fronte sicurezza c'e' una piccola stranezza: da ieri il coprifuoco e' stato riportato alle 22.00. E' strano perche' non ci sono stati grossi allarmi, in questi giorni. Si', qualche giorno fa c'era una segnalazione secondo cui per Kabul girava un tipo molto estroverso che aveva fatto sapere di voler farsi esplodere in Chicken Street, ma poi non e' successo nulla - e comunque cose di questo tipo qui sono la norma. E' vero pero' che nel resto del paese un piccolo peggioramento c'e' stato, anche con insoliti attacchi a personale UN. In maggioranza si trattava di battaglie fra tribu' locali, in cui gli UN ci sono solo andati di mezzo, in altri casi si trattava di casi isolati, di "cani sciolti" che volevano mettersi in mostra; in altri casi qualcosa di piu' serio. Comunque... aspettiamo e vedremo. Per ora, a parte il coprifuoco allargato, non ci sono novita', ne' allarmi.

giovedì, giugno 17 [15:50]

Riassunto settimanale (be', piu' o meno...) 

Circa dieci giorni di assenza... non e' che mi sia dimenticato del blog, e' che o non succede nulla di notevole da scrivere, oppure per problemi vari non riesco a farlo. Comunque in questi ultimi giorni sono successe un po' di cose. Vediamo di andare con ordine.

Ormai e' diventata quasi un'abitudine andare in piscina durante la pausa pranzo. In realta' mi prendo un paio d'ore invece di una sola, pero' considerando che lavoro anche la sera in camera, non mi sento per niente colpevole. La compagnia varia. La maggior parte delle volte incontro li' gente che ho conosciuto in qualche festa, o che ho conosciuto li' direttamente, compreso qualche italiano. Un po' di sole, a volte un bagnetto, e via di nuovo a combattere con ACORD.

ACORD che continua ad essere, per quegli ebeti degli Area Office, un oggetto fumoso che "fa qualcosa" di non ben definito. Per la fine del mese organizzeremo un meeting con tutti questi scienziati per spiegargli, ancora un volta, cosa fa e come lo fa. Oggi uno mi ha chiamato perche' voleva emettere un documento che autorizzava la distribuzione di riso nell'ambito di un certo progetto, ma a quanto pare ACORD non glielo permetteva. Mi ha tenuto al telefono venti minuti buoni, e alla fine ho scoperto il problema: quel progetto NON prevedeva la distribuzione di riso. Gli ho quasi attaccato il telefono in faccia.

Registriamo oggi il ritorno di Mark. In realta' doveva tornare ieri, non il 10 come pensavo, ed e' rimasto un giorno in piu' a Islamabad perche' il volo e' stato cancellato. Manco a dirlo, stasera abbiamo una festa, la prima da quando sono tornato. Pare si tratti di una NGO australiana, vediamo di che si tratta. Sempre che non ci siano problemi con la sicurezza. Eh si', perche' l'altro ieri verso le 21.15 si e' sentito un altro di quei simpatici "tuoni rotolanti"... trattavasi anche stavolta di un razzo sparato "nel mucchio", visto che in zona c'erano la Croce Rossa, l'ambasciata americana, una base ISAF e un altro paio di organizzazioni. Pare non ci siano danni, ne' feriti, ne' morti (pulciari!) ma si sa, quando capitano queste cose gli addetti alla sicurezza vanno in brodo di giuggiole perche' possono finalmente fare qualcosa per far finta di guadagnarsi il pane. In breve, sono stato chiamato dal Security Officer, che purtroppo si e' ricordato di avermi nominato "Deputy Warden" della Guest House 2 (Jolanda, il "Warden" titolare, era a Fayz Abad). Secondo istruzioni, sono dovuto andare alla ricerca di tutti gli occupanti della GH assicurandomi che stessero bene e in salute, fare un giro per la GH stessa vedendo se tutto era a posto (???), se gli autisti e le guardie erano al loro posto e ben svegli, ecc. ecc. Dopodiche' ieri e' arrivata la solita mail che consiglia di stare attenti, di non andare troppo in giro, e blablabla. Tutto secondo copione. E' vero pero' che le voci che girano parlano di un peggioramento della situazione in tutto il paese, probabilmente allo scopo di boicottare le elezioni di settembre (che pare pero' non si facciano piu' a settembre). Stamattina pero' in piscina un romano mi ha detto "Ma ti ricordi a Roma negli anni 70? Non era mica molto diverso!", il che non e' del tutto sbagliato...

In tutto questo, il mio hard disk nuovo (comprato, ricordate, a fine febbraio) ha pensato bene, ieri sera, di rompersi. Telefonata immediata al mio "diagnostico a distanza" preferito (santo Stefano) che mi ha rassicurato sul fatto che i dati dovrebbero essere ancora li', e mi ha suggerito un modo per riprenderli. Sfortunatamente tale metodo implica lo scaricamento da Internet di un CD intero (circa 700 MB). Vi potete immaginare, con la rete afghana, il tempo necessario. Ora sono le 15.50 circa, ho cominciato il download alle 09.00 stamattina, e mi dice che manca ancora un'ora e dieci... mi sa proprio che niente computer, neanche stasera (al momento sono sul computer del tristo). Per cui non vi preoccupate se ieri e oggi non sono online... sto da qualche altra parte, smadonnando...

venerdì, giugno 11 [21:54]

Aggiornamenti 

I giorni si susseguono senza troppi scossoni. Il lavoro procede, continuo a ricevere segnalazioni tipo "questo report fornisce dati chiaramente sballati". Ormai ho spiegato a tutti, almeno due o tre volte a testa, che i dati in ACORD ora come ora SONO sbagliati, e che sto appunto lavorando per correggerli, ma niente da fare, le zucche sono zucche. Una cosa buona e non buona allo stesso tempo e' che il tristo si assenta nuovamente per tutta la settimana prossima. Il che vuol dire che potro' lavorare con MOOOLTA calma, ma la correzione dei dati non potra' andare avanti. Facciamo a capirci... non e' che il tristo sia strettamente indispensabile, ma nella fase finale della correzione servira' un contatto costante con i mattacchioni nei vari Area Office, e preferisco che a mantenere tali contatti sia un mattacchione come loro, che parli la loro lingua. Si', sara' uno "scontro fra cervelli", ma sempre meglio che tentare di fargli capire qualcosa in inglese...

Tra le novita', registriamo il ritorno di Eliana, che ha un contratto di tre mesi con la UNDP (un'altra, ecc.). Ma non penso ci vedremo molto, lavora nel compound della UNDP e alloggia nella Guest House della UNDP, quindi... boh. Che altro? Ieri sera niente di speciale. Il primo giovedi', da circa cinque mesi, in cui non ho avuto nessuna festa dove andare. Sono andato a cena al B's Place con altre cinque persone (eta' media 50 anni) e ho preso la mia amata Tuscany Steak di cui avevo una certa voglia. C'e' da dire che sto mangiando pochissimo.. visto mai che riesco a perdere qualche chilo? E poco fa ho cenato (per modo di dire) nella stanza della "bassa manovalanza", secondo la definizione di qualcuno, ossia degli autisti e dei custodi della Guest House. Un po' di nan, un po' di riso in bianco e un goccio di sugo per condire il tutto. Credo di aver creato un precedente, nel senso che non mi risulta che qualche internazionale abbia mai cenato con gli autisti... ho anche proposto di comprare qualche chilo di kebab, una di queste sere, e di fare un festino privato. Proposta, manco a dirlo, accettata con gioia.


Oggi invece sono stato in piscina tutto il pomeriggio... eh si', proprio una vita di stenti e privazioni, come dice qualcuno. Ho ripreso con le traduzioni per la McGraw-Hill che la prof. Catarci mi ha mandato. Prima o poi dovro' anche riprendere a lavorare sul DB delle Risorse Umane, fermo ormai da troppo tempo. E temo che fra pochi giorni dovro' iniziare con il secondo CD per il Museo d'Arte Contemporanea. Insomma, si preannunciano settimane di lavoro intenso. Meno male che Mark dovrebbe tornare in questi giorni, e attendo con impazienza Simone per i primi di Luglio.

Sul fronte sicurezza, la situazioni qui a Kabul e' ancora parecchio tranquilla, anche se ci sono stati episodi nel resto dell'Afghanistan che lasciano un po' pensare, tipo i medici di MSF uccisi vicino Hirat, o i cinesi uccisi qualche giorno fa anche loro a nord, zona che finora era considerata del tutto sicura. Non se ne parla molto, ma l'impressione che si ha e' che si tratti, piu' che azioni organizzate e mirate, di colpi di testa di gruppi isolati che vogliono boicottare le elezioni che dovrebbero tenersi a Settembre. Sono comunque considerate azioni isolate, e non ci sono allarmi particolari.

mercoledì, giugno 9 [11:07]

Rieccomi! 

Credo che questo sia l'intervallo piu' lungo senza aggiornamenti, da che blog e' blog... vediamo di fare un po' il punto della situazione.

Allora, RnR. Veni, vidi, mangiai. All'andata mi sono fermato a Islamabad, ho incontrato Caterina e altre sue amiche, e non sono andato in piscina, bensi' a cena in un ristorante thailandese estremamente elegante, dove i camerieri ti stendono il tovagliolo sulle gambe e poi rimangono ad aleggiarti intorno, riempiendoti il bicchiere ogni volta che bevi un sorso. Non era malvagio, e in fin dei conti nemmeno carissimo.
A Roma tutto bene. Incasinato come al solito, ho pero' persino trovato il tempo di comprarmi un paio di jeans e qualche maglietta. Avrei voluto avere tempo di vedere qualche persona in piu', ma non si puo' avere tutto dalla vita... sara' per la prossima volta. Abbiamo fatto la famosa cena con Simone, Claudia e Andrea, ma non in fraschetta, bensi' a un non meglio identificato "Biorestaurant" a Prati. Carino, grazioso, simpatico... ma i 50 grammi di pasta che ci hanno portato, per quanto buoni, urlano vendetta... la prossima volta voglio ingozzarmi come dico io. Per il momento ho deciso di mettermi "a dieta", il che significa che non mangero' come un elefante, ma solo come un bue.
Il ritorno e' stato particolarmente stressante, non so perche'. Sara' che in questi giorni non mi sono riposato un gran che. Sosta a Islamabad come sempre, e anche stavolta ho rivisto Caterina e qualche sua amica. Incredibilmente c'era anche Marta, una ragazza di Busseto che ho conosciuto qui a Kabul, che si trovava a Islamabad in visita. Con lei e con Fiorella, una veneta di Rovigo COMPLETAMENTE fuori di testa, abbiamo deciso di andare a Taxila, un posto a una quarantina di chilometri fuori Islamabad, che pare sia un famoso sito archeologico, con tanto di museo. Se non che ci e' capitato un tassista che non parlava una parola di inglese, e che non conosceva Taxila. E, come se non bastasse, manco tanto sveglio. Vi lascio immaginare il resto: una quarantina di chilometri coperti in circa un'ora, passata per la maggior parte sul ciglio della strada a chiedere informazioni ai pakistani di passaggio. Comunque, una volta trovato (quasi per sbaglio) il museo, ci sentiamo dire che e' chiuso, perche' e' in arrivo una visita di una delegazione cinese. E quella matta di Fiorella che, sbandierando la mia ID Card, tentava di convincere il custode che noi eravamo una delegazione italiana, quindi piu' importante di quella cinese. Forse poteva funzionare... purtroppo appena il tipo ha letto "Afghanistan" sulla tessera ce l'ha praticamente tirata dietro...

Abbandonato il museo, arriviamo a questo sito archeologico risalente al II secolo, che pare fosse una specie di eremo per pellegrini in crisi mistica. Qui ovviamente becchiamo un paio di... ehm... "guide"... che per una certa quantita' di dollari si offrono di portarci in giro e spiegarci la storia del luogo. Il tutto in un inglese meno che maccheronico... e che fa, la matta? Si spaccia anche lei per guida, e comincia a portarci in giro indicando, gesticolando, sproloquiando, come se stesse veramente illustrandoci le meraviglie del posto. I due tipi ovviamente non capivano una parola, ma sono rimasti alquanto interdetti. Specialmente quando, sempre sproloquiando, li abbiamo bellamente oltrepassati come fossero trasparenti, addentrandoci tra le rovine. Ma alcune parti erano chiuse. E che si inventa, la scocciata? Sempre usando la mia ID Card, imbastisce alle due "guide" che io sono un giornalista, e che se mi fanno entrare le foto verranno pubblicate sul giornale, e loro diventeranno famosi. Non ci sono cascati.

Al ritorno a Islamabad ci viene a prendere Caterina sul suo Pajero pagato meno di 8000 dollari e ci porta al Serena Hotel, una cosa spettacolare piu' dello Sheraton, dove l'Ambasciata turca ha organizzato un concerto di musica classica per festeggiare Ataturk di cui ricorre l'anniversario. Eh si', la vita a Islamabad e' proprio fatta di "stenti e privazioni", come dice qualcuno... be', non per niente e' considerata la migliore "family duty station" della WFP in tutto il mondo!
Comunque, concerto carino (clarinetto, violoncello, pianoforte e soprano), scelta delle musiche non proprio eccellente (stesso dicasi del soprano), e rinfresco in giardino. Cena in un ristorante carino carino, e poi via verso nuove avventure... e rieccomi qui, nella ridente (?) cittadina di Kabul, con un imbecille accanto che beve rumorosamente il suo te'. Ha fatto qualcosa, in questa settimana? Non mi pare proprio. E' tutto esattamente come lo avevo lasciato, errori in ACORD compresi. Penso proprio che lo uccidero' lapidandolo con chicchi di riso...

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