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mercoledì, luglio 28 [11:06]

Si parte! 

Tutto pronto per la partenza. Fra un'oretta andiamo in GH3 con Mark, ci mangiamo qualcosa e poi via verso l'aeroporto. Arrivo a Islamabad intorno alle 17.00, sistemazione al Savoy Inn e pisolino, appuntamento con Caterina alle 19.00, cena. Ripartenza alle 03.40 e arrivo a Roma alle 12.30 circa. Non credo che avro' tempo e voglia di aggiornare il blog da Roma (e non credo potro' farlo da Dublino, dove andro' a partire dal primo di Agosto), per cui il prossimo post sara' probabilmente datato 7 o 8 agosto. Che ci volete fare, cosi' e' la vita...

Ieri e' crollato un ospedale qui vicino. Lo stavano costruendo, ma qualcosa e' andato storto e tutta un'ala e' andata giu'. Le cifre ufficiali parlano di 21 feriti (4 gravi), 4 morti, 4 dispersi e 1 ancora sotto le macerie. Non e' stato un attentato, ma solo un cedimento, probabilmente dovuto a piccole scosse telluriche che hanno indebolito la stuttura. Capita anche da noi...

Ieri sera invece cena in GH3 con Mark, Simone e qualche amico. Bruschetta al pomodoro, pasta al pesto, insalata di mare, quasi tutto graziosamente fornito dal gia' mitico Ciano Market. A parte l'insalata di mare che sapeva di plastica, il resto non era niente male. Come pane per la bruschetta abbiamo usato una baguette comprata in un posto che si fa chiamare "Franchised Bakery", che si suppone voglia dire "French Bakery". Ma qui, si sa, il 90% delle insegne sono completamente sbagliate (quando torno mi faro' una bella collezione di errori...). Sapeva un po' di cartone, ma passato sulla brace era quasi dignitoso. Sono invece andato a comprare i pomodori in una via famosa, detta Butchery Street, di cui credo di avervi gia' parlato. Lunga si' e no un cento-centocinquanta metri, larga si' e no una decina, e' affollata di botteghe di frutta e verdura... e di macellerie. Che danno direttamente sulla strada, con i pezzi di carne appesi fuori, al sole, alle mosche, al traffico. Quando sono sceso dalla macchina sono quasi inciampato nella carcassa di un bue, buttata su un lenzuolo lercio in mezzo al marciapiede, che due afghani zozzi stavano scuoiando di gran lena. Purtroppo, o per fortuna, non ho pensato a prendere una fotografia, sarebbe stato molto istruttivo...

La serata e' andata bene, ma il coprifuoco alle 22.00 e' decisamente seccante. Sono rimasto a dormire da loro, scambiando un po' di musica con Simone fino a quasi mezzanotte... e verso mezzanotte meno un quarto abbiamo sentito un gran botto. Evidentemente un altro razzo arrivato stavolta vicino, ma non abbiamo ancora avuto notizie certe. E mi sa che non avro'. Parto fra un paio d'ore!

lunedì, luglio 26 [21:57]

Sicurezza, spie... e preparativi! 

Riprendiamo da ieri. Allora, c'era questo allarme di 48 ore di cui vi ho parlato. Quasi ovviamente non e' successo nulla - quando le cose te le aspetti, non succedono mai. Rimane il fatto che c'era questa mail che ci sconsigliava dall'andare troppo in giro, ci consigliava di evitare i compound ISAF come la peste, etc. Tutto regolare. Che fa, il nostro eroico consulente italiano? Verso le 19.00 va a giocare a squash all'UNICA, che come sapete e' a circa 200 metri dalla Guest House. Le basi di questa iniziativa sono varie e ben fondate. Innanzitutto, la mail non diceva di rimanere in Guest House. In secondo luogo, tra qui e l'UNICA non ci sono basi ISAF, ed e' talmente vicino che stare qui o li' e' praticamente lo stesso. In terzo luogo, se il Security Officer ieri mi ha autorizzato ad andare in GH3, distante due chilometri, mi avrebbe sicuramente autorizzato ad andare a UNICA. Unico neo, il sospetto di questa spia pakistana che si annida tra noi... dopotutto, mi sono detto, non posso essere sicuro che sia stato questo Yasir. Ma visto che sono, si', distratto e anche un po' tonto, ma non sono cretino, ho teso una simpatica trappola come nei film. Sono andato da Yasir e gli ho detto che nella prossima ora sarei stato reperibile all'UNICA. L'ho detto solo a lui, e nessun altro mi ha visto uscire. Guarda un po' com'e' la vita, stamattina incontro Reuben (il Security Officer) che mi dice che ieri John Cosgrove lo ha chiamato dicendo che io ero fuori dalla Guest House. Buffo, nevvero? Yasir non l'ho ancora visto - o meglio, ho evitato di incontrarlo, perche' incaz... cioe', alterato come sono potrei fare o dire qualcosa di cui potrei pentirmi. Che ne so, potrei dargli un pugno e poi pentirmi di non avergliene dati due... Sono invece andato a parlare con Reuben, e tra le altre cose gli ho detto che se io fossi stato al posto suo avrei messo la WFP a fuoco e fiamme, e presentato le dimissioni. Come puo' permettere che un pakistano qualunque, tra l'altro qui solo di passaggio, lo scavalchi per due volte in due giorni, per farlo richiamare da un suo superiore, non lo capisco proprio. Ma lui la prende con filosofia. Beato lui. Io no.

Ma parliamo di cose serie. Domani ultimo giorno qui, dopodomani si parte per casetta. Mark ed io siamo proprio alla frutta, non ce la facciamo piu'. Oggi si e' aggirato tutto il giorno come un zombie nel suo ufficio e per tutto il compound, cercando di dare un senso alla sua giornata. Di lavorare, neanche a parlarne. Io, dal canto mio, sono stato tutto il giorno a girarmi i pollici, visto che ieri sera il computer ha deciso bene di andare nuovamente in vacanza. Nessun problema al disco rigido, pare, ma Windows e' andato improvvisamente ramengo. Quindi stamattina ho portato il computer ai... ehm... "tecnici" che hanno subito individuato guasto e soluzione: "Bisogna formattare tutto", in puro stile Microsoft. Se non che ci hanno messo circa 6 ore, dalle 9 alle 3 del pomeriggio. Poi si erano persi il mio file di configurazione di Lotus Notes, per cui a un certo punto hanno detto "Bisogna richiedere l'autorizzazione a Roma per un nuovo account", il che avrebbe significato almeno due settimane senza posta. Ovviamente gli ho detto "Non se ne parla. Fate qualcosa!". E loro hanno detto "OK, ti diamo un indirizzo provvisorio". Li ho guardati molto, ma MOLTO, male, e forse hanno intuito che con un indirizzo provvisorio non ci faccio nulla, visto che non lo conosce nessuno. Poi gli ho detto "Non se ne parla. Fate qualcos'altro!". Pare abbia funzionato, e adesso ho di nuovo il mio bell'indirizzo. La comunicazione e' tutto.

Comunque, tutti questi allarmi e restrizioni di movimenti ci hanno impedito di fare il dovuto shopping. Per la prima volta torno a casa a mani vuote... pero' l'importante e' tornare, stavolta ne ho proprio bisogno. Due mesi di fila in questo postaccio, a queste condizioni, sono piu' di quello che posso sopportare. Non sappiamo piu' come passare il tempo. Stasera siamo andati all'Anaar a mangiare, e domani sera facciamo la cena che avevamo programmato per l'altro ieri. E poi VIA, verso la civilta'!

sabato, luglio 24 [18:33]

Altre storie.... 

Stamattina ero all'UNICA, a rilassarmi in piscina dopo una dura partita di squash, quando dalla radio vien fuori un "break, break, break" in genere riservato ai casi urgenti. Insomma, da stamattina c'e' un allarme sicurezza su cui si e' fatta un sacco di confusione. L'allarme e' relativo a un probabile attentato contro l'ISAF. Ci e' stato consigliato di limitare i movimenti allo stretto indispensabile - questo vuol dire in pratica che non possiamo andare a far shopping o a passeggiare per strada, e che soprattutto dobbiamo tenerci lontano dai mezzi militari e dai compound ISAF. Niente di particolare, succede tutti i giorni. Il problema e' stato che il Security Officer in capo stamattina non c'era, e il suo vice evidentemente non e' alla sua altezza... Per cui si e' sparsa la voce che tutti quanti dovevamo restare nelle rispettive Guest House, senza poterci muovere, il tutto condito da altre notizie catastrofiche tipo "Kabul e' chiusa, nessuno puo' entrare", "Nessuno puo' uscire di casa", o anche "c'e' un attacco imminente" (contro chi??? Contro cosa???).

Essendo Jolanda assente, mi sono trovato ad essere il responsabile della sicurezza della Guest House 2 in carica. Per cui ho chiamato 'sto vice, gli ho chiesto chiarimenti e mi ha detto quanto sopra. Ma stasera avevamo questa cena in Guest House 3, e a una certa ora quindi ho chiesto all'autista di portarmi li'. Lui si e' rifiutato. Nel frattempo il capo della sicurezza, Reuben, era tornato, cosi' ho detto all'autista di chiamarlo per farsi autorizzare. Ovviamente Reuben ha autorizzato senza problemi, e sono partito.

Ero quindi li' a fare preparativi con i miei amichetti, e cosa ti succede, nel frattempo? Pare che "qualcuno", dalla mia GH, abbia chiamato John Cosgrove, il capo del Finance, e gli abbia detto che io, il Warden della Guest House, ero andato da un'altra parte, mentre loro non potevano muoversi (?). Sfortunatamente insieme a John Cosgrove c'era Susana Rico, che di queste storie in genere se ne frega, ma si e' trovata costretta a farmi richiamare da Reuben, che infatti e' venuto e mi ha riportato qui. Ma io so chi e' stato a chiamare. E' stato tale Yasir, uno dei due bastardi pakistani che l'anno scorso mi hanno occupato la camera per dieci giorni, facendomi fare cinque traslochi in attesa che sloggiassero. Guarda caso, sono proprio i "compagnucci di merende" di John Cosgrove. Insomma... conclusione? Cena rovinata, serata rovinata, e speriamo che non si rovini anche il cibo che abbiamo comprato per stasera. A Yasir lo aggiusto io quando lo vedo...

Comincio a perdere un po' di colpi. Comincio a non sopportare piu' questa gente, ne' gli Afghani ne' i Pakistani, che comunque non ho mai sopportato. Forse un anno di permanenza comincia a essere troppino... vedro' come si sviluppa nelle prossime settimane. Certo che la mia salute mentale vale piu' di qualunque cifra possa guadagnare, e certamente piu' di questo ACORD che nessuno merita. Vedremo... sara' contenta la mamma, che continua a brigare per farmi tornare...

venerdì, luglio 23 [23:06]

Weekend tranquillo 

E' da un bel po' che la vita sociale kabulliana si e' parecchio ridotta. Ieri, in particolare, giornata decisamente morta. Neanche Maarten, il nostro spacciatore ufficiale di feste, e' stato in grado di indirizzarci da qualche parte. Per cui siamo andati a berci una birra all'unico bar UN che le fornisce, quello dell'UNICA, e poi siamo andati al Feelings, quello della pizza buona. Il buffo e' che la pizza non ci andava, ma volevamo provare le lasagne e i cannelloni che compaiono sul menu. Arrivati li', il cameriere ci ha detto di non avere ne' le une ne' gli altri. Abbiamo mangiato una pizza.

Anche oggi giornata tranquilla. Siamo andati al Ciano, il market italiano, e abbiamo fatto un po' di rifornimento: pasta, pesto, anelli di calamari e insalata di mare, vino bianco. Stiamo progettando una cenetta per domani sera. Bruschetta, prosciutto alla brace, pasta al pesto, fritto di calamari. Eh si'... vita di stenti e privazioni, sapete...

Dopo il market siamo tornati alla GH di Mark e Simone, ci siamo visti un film, poi siesta. Stasera a Mark non andava di uscire, percio' Simone e' venuto da me. Volevamo andare al B's Place, ma poi ci siamo chiesti: perche'? In quattro e quattr'otto abbiamo apparecchiato un tavolino qui in giardino e recuperato un po' di nan. Ho tirato fuori i pomodori secchi del babbo, due insalatissime Rio Mare, gli avanzi di un Galbanino, due Bacardi Breezer, e via cosi', tra una battuta e l'altra, tra un MP3 e l'altro. Per finire, sambuca e Amaretto di Saronno. E anche per oggi, teniamo insieme anima e corpo...

A proposito del post di ieri, mi e' stato detto che questo mio accanimento contro il Tristo e contro gli Afghani tutti mi portera' qualche guaio, e che comunque va a discapito della gradevolezza della lettura. Per i guai, non credo proprio. Per la lettura, me ne dispiaccio, ma ieri si e' veramente passato il limite. Per il futuro, cerchero' di mediare un po'...

A proposito. Oggi e' il compleanno di Stefano, aka BuZz!, aka Beppe. Fategli gli auguri!

giovedì, luglio 22 [22:06]

Segni di cedimento... 

Oggi ho avuto i primi sintomi di afghanite acuta... mi sono veramente inc... insomma, alterato. Ho anche urlato in faccia al cretino che lavora con me. Insomma, non proprio urlato, ma perfino lui ha capito che qualcosa non andava, tant'e' che si e' mezzo offeso e mi ha tenuto il broncio per mezza giornata. Ma andiamo con ordine.

Come gia' sapete, mi sono fatto un mazzo tanto negli ultimi giorni per radunare tutti i dati che la genialita' dei Focal Point nei vari Area Office, e la scienza superiore del Tristo, avevano fatto in modo di sparpagliare in mesi e mesi di backup, versioni diverse, modificate, ecc. Dopodiche' ho fatto un lavorone di estrazione dei dati sbagliati, creato diversi fogli Excel con questi errori, dopodiche' ho spedito il tutto agli Area Office dicendogli di correggere tali errori. Ebbene, da allora non ho fatto altro che ricevere mail di questi geni dei giorni nostri, i quali si lamentavano che i dati erano sbagliati!!! Ma dico io, se vi mando un file dicendo di correggere i dati, come puo' venirvi in mente di riscrivermi dicendo che i dati sono sbagliati??? LO SO DA ME, PER QUESTO VE LI HO MANDATI!!!!

Insomma, tutti che si lamentano e solo io che mi rimbocco le maniche per correggerli. La goccia e' stata fornita, ovviamente, dal Tristo, che si e' dichiarato "preoccupato" per  questi dati. Preoccupato??? Se io sono preoccupato di qualcosa, mi metto li' e cerco una soluzione. Se ci sono degli errori, mi metto li' e cerco di correggerli. Cerco di fare qualcosa, perdinci, non perdo il mio tempo a ridimensionare le finestre di Windows, o a dormire con la mano sul mouse! Finita? No, certo. "Perche' vedi, Alisandro, Susana venerdi' ha un meeting col ministro Taldeitali, e vuole i dati sulla provincia di Ghazni. Come facciamo?" Facciamo??? Ha mai fatto qualcosa, quello? Non ce l'ho fatta piu', e gli ho detto a brutto muso che mi sono rotto le scatole di gente che si lamenta, di gente che vuole i dati, di gente che parla, parla e non fa una madonna. E gli ho detto di rispondere a Susana che i dati esatti non li puo' avere, perche' li stiamo pulendo, anzi li STO pulendo, senza alcun supporto da parte di quei mentecatti dei Focal Points. Se gli sta bene, bene, senno' chi se ne frega. Stop. Credo si sia offeso, non mi ha parlato per mezza giornata. D'altra parte io ho avuto i nervi per mezza giornata, quindi siamo pari. Sta di fatto che ho mandato una simpatica mail a quei mangiapane a tradimento che si fanno chiamare Focal Point, dicendogli di smettere di spedire mail idiote, e di rimboccarsi le maniche, lavorare e correggere quei maledetti dati. Spero abbiano quanto meno intuito quello che volevo dire.

Una buona nuova c'e': ho firmato l'autorizzazione per spedire il Tristo a Jalalabad. In teoria dovrebbe andare li' a risolvere i loro problemi, ma i loro problemi si chiamano Khalid Saghar, ACORD Focal Point di Jalalabad, che andrebbe licenziato in tronco con ignominia e disprezzo societario. Dubito che il Tristo possa fare qualcosa, visto che non c'e' nulla da fare, ma figuriamoci se si faceva scappare l'occasione di farsi un viaggetto. E figuriamoci se io mi lasciavo sfuggire l'occasione di togliermelo dai piedi per qualche giorno. E' andata meglio di quanto pensassi. Credevo che sarebbe stato via solo un paio di giorni, ma i voli per/da Jalalabad ci sono solo lunedi' e venerdi'... quindi stara' via tutta la settimana. Un po' di pace.

Veramente, non lo reggo piu'. Quella sua faccia da topo, i rumori quando beve e quando mangia, quello sua aria da fighetto, quel suo spostare e ridimensionare le finestre di Windows, le sue ronfate a tutte le ore del giorno, tranne quando piove, nel qual caso corre alla porta del container, si affaccia fuori e proclama "Thanks God, thanks God!!". Lo uccidero' affogandolo nel dogh.

A proposito, non vi ho parlato del dogh. E' una bevanda immonda che qui piace tanto, e da qualche settimana ce la propinano sempre nella caffetteria, a pranzo. E, immancabilmente, il deficiente fa la sua solita battuta deficiente:  "Vuoi una Pepsi?" E ride con quel suo sorriso ebete.
Questo perche' il dogh si puo' considerare la Pepsi afghana. Ma non fa per niente ridere. E' a base di yogurt (o meglio, quella specie di latte cagliato che qui chiamano "yogurt"), mischiato a dell'acqua, polpa di cetriolo, un tocco di cipolla, un pizzico di sale, e per finire una spruzzata di erbette miste (cipolla, coriandolo, e Dio solo sa cos'altro).  La prima volta che la assaggiai mi venne quasi da vomitare, ma la cosa veramente triste e' che adesso me ne bevo tranquillamente un bicchiere intero. Gesu', non voglio diventare come loro, non voglio....




mercoledì, luglio 21 [18:55]

Aggiornamento 

C'e' un aggiornamento sull'incidente di ieri sera, i due razzi da 107mm caduti sulla Jalalabad Road. Pare accreditata l'origine terrorista. Sta di fatto che uno e' caduto in mezzo alla strada, e l'altro in una zona di terreno soffice 30 metri piu' in la'. Nessun morto, nessun ferito, nessun danno rilevante. Del tutto inutili. Forse qualcuno stava pulendo il lanciarazzi, ed e' partito un colpo... anzi due... mah! La cosa che piu' spaventa e' la stupefacente imprecisione di questi lanci. Dopotutto, la Guest House e' il posto piu' sicuro dove stare. Anche se volessero colpirla, non ci riuscirebbero mai...


Record! 

Cinque giorni senza Internet. Nuovo record afghano outdoor. Pare (cosi' ci avevano detto) che la colpa fosse di quei gran geni di Islamabad. Nulla da stupirsi, pensavo. Quello scienziato che ha fatto funzionare l'FTP probabilmente ha annodato male alcuni fili e ha fatto saltare tutto il satellite. Invece, a quanto pare, il solito mistero afghano non manca nemmeno in questa occasione... oggi e' bastato cambiare l'indirizzo del DNS e voila', tutto funziona alla perfezione... Mah! Il sospetto e' che qualche idiota qui abbia cambiato il DNS senza dire niente a nessuno... mi informero' per vedere se anche agli altri ora la connessione funziona.

Allora, che e' successo in questa settimana? Nulla di eclatante, se non fosse che oggi abbiamo ri-lanciato la nuova release di ACORD, la 2.2, che tra le altre cose include una rubrica telefonica della rete WFP. Molto carino, sono molto contento. Purtroppo i dati sono ancora "sporchi", visto che quei mentecatti degli Area Office tutto fanno tranne che provare a correggerli. Pero' ho fatto un bel po' per conto mio (chi fa' da se' fa' per sei...) e ora la situazione pare molto migliorata. Vedremo nei prossimi giorni. Per inciso, e' probabile che domenica prossima mando il Tristo a Jalalabad, cosi' me lo levo di torno per un paio di giorni almeno, faccio contento lui e Jolanda, e tutti vissero felici e contenti. Tanto li' non potra' fare piu' danni di quanti ne faccia qui.

Che altro? Mah... la pizza al Feelings... lo squash... le chiacchierate serali con Mark e Simone... niente di particolare. Venerdi' abbiamo fatto un burgerque, cioe' un barbeque con soli hamburger. Curiosamente, ha avuto molto successo. Sono venuti tutti quelli che avevamo invitato (una decina di persone), e tutti hanno molto apprezzato gli hamburger, le cipolle appassite in olio, vino e salsa di soia, gli involtini primavera, il giardino della Guest House 3 e anche i pomodori secchi sott'olio del babbo (Nota per il babbo: c'e' n'e' ancora un sacco, non ti preoccupare).

Sul fronte sicurezza, un po' di casino c'e'.  Due o tre giorni fa un razzo e' stato sparato da Kabul est ed e' andato a finire in zona ISAF / ambasciata italiana, a circa 70 metri dalla Guest House 5, qualche centinaio di metri dalla Guest House 3 di Mark e Simone. Ieri sera invece si sono sentite due esplosioni in direzione Jalalabad Road (sempre quella!), ma non si sa ancora nulla, pare comunque non sia successo niente. Insomma, mentre gli elettori registrati sfondano quota 7 milioni, gli idioti talebani e le mentecatte fazioni locali continuano a tentare di boicottare le elezioni presidenziali- che, per inciso, dovrebbero tenersi il 9 ottobre, seguite dopo circa sei mesi dalle elezioni parlamentari. In giro per l'Afghanistan si registrano ancora scaramucce tra commander locali per il possesso dei rispettivi orticelli. E per il resto, normali crimini come ne accadono ovunque. Potra' mai un paese come questo, abitato da gente simile, diventare un paese normale? Non credo proprio, quanto meno non prima di qualche decina d'anni.

Mi sto preparando per la prossima RnR. Ho avuto conferma su tutti i voli, non sono piu' in lista d'attesa. Mark ha avuto qualche problema col passaporto. I soliti ignoti di Islamabad gli hanno messo un visto per l'Italia valido a partire dal 30. Ma noi arriviamo il 29... come si fa'? Facile... mail ai genitori, telefonata alla santa cugina che lavora all'immigrazione a Fiumicino... non dovrebbero esserci problemi. E speriamo. Ne ho gia' abbastanza qui...

giovedì, luglio 15 [21:54]

Sorprese afghane 

Trovare un angolo d'Italia in questo posto dimenticato da Dio e dagli uomini sembrava una cosa impossibile, a parte le solite feste imbottite di militari, diplomatici e gente di organizzazioni varie. E invece c'e'... l'hanno aperto da pochi giorni, e' un po' fuori mano, sulla Jalalabad Road (la stessa del Supreme), e si chiama "Ciano Market". Pare sia gestita da un italiano. Oggi siamo andati a dare un'occhiata, e mi sa che da oggi il Supreme puo' anche prendere fuoco senza che nessuno di noi lo rimpianga. Biscotti, pasta, vino, salumi, formaggi, sughi pronti, scatolette... tutto rigorosamente italiano. Persino una cassa di birra costa quattro dollari meno che al Supreme. Manco a dirlo, abbiamo subito comprato mezzo chilo di spaghetti Barilla, un pesto genovese in vasetto di vetro, e siamo andati in GH a farci un pranzetto come si deve...

Basta cosi'? Ebbene, no. Sono due sere che mangiamo pizza. Ma non pizza afghana, quella imbottita di peperoni... pizza vera, con mozzarella, funghi, prosciutto (cotto, ma prosciutto!). Si tratta del "Feelings", un locale che era nato qualche tempo fa come pub. Avevamo conosciuto il gestore, un cinese, durante un nostro barbeque, ma quando andammo a trovarlo ci fece pagare 6 dollari per una birra - ovvio che non ci siamo piu' tornati, da allora. Ma da pochi giorni e' cambiata la gestione, ora in mano a tale "Ciano" (gia' sentito, nevvero...?), che ne ha fatto un pub-pizzeria. E merita, devo dire che merita veramente...

Insomma, cosi' passiamo le nostre serate, anche solo chiacchierando e scherzando in camera di Mark, sempre misteriosamente fornitissima di gin, Bacardi, Coca-Cola, acqua tonica, alcolici vari, birra e altri generi di conforto. E nel frattempo che fa, il Tristo? Indovinate...

domenica, luglio 11 [22:22]

Serate in famiglia 

Insomma, piu' o meno... nulla di particolare da raccontare. Continuo a giocare a squash quasi tutti i giorni. Oggi ho giocato con un pakistano amico di Yolanda, abbastanza simpatico per essere un pakistano... a parte che quando e' in svantaggio comincia a fare dei tiri "bastardidentro" che quasi vien voglia di picchiarlo. Comunque, 3-0 per me. Niente storia...

Stasera, cena all'Anaar con Mark, la fanciulla Virginie, Mark e Michelle, la capa di Bamyian, e poi, sul filo del coprifuoco, rapido tavolo apparecchiato in giardino in GH3, e gloriosa fine del limoncello del babbo, che a quanto pare continua a mietere vittime e a collezionare fan. A proposito, Virginie ha chiesto la ricetta (babbo avvisato...)

venerdì, luglio 9 [09:25]

Novita' 

In questi ultimi due giorni sono stato parecchio impegnato sul fronte ACORD. Sono finalmente riuscito a bloccare l'attivita' in tutti gli Area Office, ho importato i dati e adesso li sto "pulendo". Inshallah, la settimana prossima avremo un database quasi funzionante, con dati finalmente affidabili.

A questo proposito, e' arrivata ieri la bozza del rapporto finale stilato dalla commissione di valutazione venuta da Roma qualche settimana fa (vi ricordate, l'algida Pernille e l'"italiana" Alice Stewart). A quanto pare ci ha fatto alterare un po' a tutti... si dice che la WFP Afghanistan ha fatto un buon lavoro, PERO' cosi' e cosi' e cosi'... e giu' a critiche non troppo giustificate. Anche ACORD e' stato preso di mira, e si leggono nel rapporto alcune inesattezze. Dovute al fatto che sta gente e' venuta una settimana, a fare domande generiche capendo quasi nulla delle risposte. Comunque, sta di fatto che me la sono presa un po' a male, e alla richiesta di feedback da parte di Jolanda ho risposto con una mail abbastanza piccata, indirizzata non solo a lei ma a tutta la WFP Afghanistan... La risposta di Jolanda e' stata
rest assured we will probably provide plenty of comments!
and agree with you
e a quanto pare anche altri hanno espresso commenti favorevoli, compresi certi grandi capi... un altro bel colpo messo a segno dal famoso consulente informatico straniero! (Mi sa molto di Snoopy...)

L'altro ieri e' arrivato finalmente Simone. Volevamo andare a prenderlo all'aeroporto, Mark ed io, ma da una rapida occhiata alla lista passeggeri e' saltato fuori un nome noto, certa Susana... e visto che non sarebbe stato carino farsi beccare dal gran capo all'aeroporto in orario di ufficio, abbiamo rinunciato. Alla fine abbiamo saputo che Susana, su quel volo, non c'era.

Comunque alla fine il magnifico trio si e' riunito! Abbiamo gia' ricominciato ad insultarci vicendevolmente a morte, come se non fosse passato neanche un giorno da quando ci siamo lasciati! In questi due giorni comunque non ci siamo visti molto. Mark non capisce piu' niente perche' domani arriva la sua ragazza (be', insomma, una delle sue ragazze) che e' stata assegnata a Herat, e Simone e' ancora sbalestrato per il viaggio, e ha preferito rimanere a casa a dormire. In quanto a me, ieri sera sono andato a una festa di MSF, Medici Senza Frontiere, la sezione spagnola. Non mi andava tantissimo, a dir la verita', pero' non ero mai stato da loro, e da queste parti fa sempre bene trovare nuovi contatti. E poi e' la sezione MSF cui appartenevano i tre internazionali uccisi verso Herat a marzo scorso, e insomma, questa festa era anche un po' per ricordare i loro colleghi... insomma, ci sono andato. Niente di che, a dir la verita'. Quindi da li' siamo poi andati, mezzanotte passata, a una festa di una qualche organizzazione inglese, e li' ci siamo veramente divertiti. Abbiamo beccato questi tre militari italiani, tra cui un coattissimo della Pisana qui da solo un mese, mezzo ubriaco, che ha cominciato a tirar fuori tutto l'umorismo possibile, in puro stile romano, criticando la gente che ci stava intorno, in maggioranza inglesi pieni di alcool fino alle orecchie. Divertente... e poi sono rimasto a dormire da Yolanda e Emanuele.

Che altro? Ah si', la prossima RnR. Biglietti prenotati, ma per il ritorno sono in lista d'attesa. Speriamo bene. Faro' tutto il viaggio, e sbarchero' a Roma il 30, con Mark, che passa per Roma prima di andare a Parigi dalla sua ragazza (insomma, una delle sue ragazze. Per la cronaca, NON e' quella che viene domani...). Il 31 andremo al concertone di Simon & Garfunkel, e il primo agosto partiro' per Dublino, per una meritata vacanza con la mia dolce meta' (be', meritata piu' da lei che da me), con la quale festeggeremo il nostro anniversario . Ritorno il 4, ripartenza il 5, riarrivo il 7. Insomma, un tour de force...

Per chiudere, cito una frase che ho promesso di citare, pur mantenendo anonimo il suo creatore. E' molto carina, e fa' piu' o meno cosi':
L'umanità è varia, variabile, variante, variopinta e variamente variegata

martedì, luglio 6 [16:10]

Metacommenti, tristitudini e compleanni 

Ho avuto qualche feedback dopo gli ultimi tre post. Per qualche straordinario meccanismo mentale vengo accusato di essere troppo polemico, troppo imprudente nelle mia esternazioni e perfino di "imperialismo". Posso accettare solo la prima. Per il resto, non ho fatto altro che commentare un paio di articoli palesemente "gonfiati". Mi piacerebbe a questo punto (proprio perche' sono polemico) avere qualche dettaglio in piu'... cioe', in quali delle cose che ho scritto si esplica questo mio "imperialismo"?


Ma passiamo ad altro. "Passiamo a cose serie", vorrei dire... ma non posso, perche' sto per parlare di Lui. Ieri il Tristo ha attinto a piene mani alle sue riserve di idiozia, e ha ritirato fuori l'idea di mettersi in societa', io e lui. Queste le sue... ehm... "idee", nell'ordine:Stavolta ho faticato veramente tanto a non prenderlo a cosciate di pollo sulle recchie... Imbottigliamento di acqua minerale... mi piacerebbe tanto saperne di piu' sul funzionamento del cervello umano (anche se forse questo tipo di conoscenza non sarebbe applicabile al Tristo...). L'unica idea decente e' quella del ristorante italiano, che comunque e' un'idea mia risalente a qualche mese fa. Quello sarebbe proprio un bel business. Se qualcuno di voi vuole cambiar vita, glielo consiglio proprio. Ma non in societa' col Tristo, per carita' di Dio...

Oggi comunque e' un giorno particolare: oggi scade il mio primo anno di permanenza in questa ridente cittadina. Arrivai infatti il 7 luglio scorso, alquanto preoccupato, incredulo e disorientato. "Sono solo tre mesi", dicevo, asserragliato nella mia stanzetta nella orrida GH5, col terrore di uscire da solo, dopo il briefing sulla sicurezza di Paul "John Wayne" Burke... e ora eccomi qua, un anno dopo, che scalpito per andarmene in giro a fare foto, vedere posti e comprare tappeti. Eh be'... si cambia...

lunedì, luglio 5 [13:15]

Eh be'. ormai ci siamo... 

... quindi andiamo avanti. D'altra parte questo articolo e' una vera e propria miniera d'oro. Prendiamo ad esempio tutto il discorso sulla mancata emancipazione femminile. Ci spendo solo due parole, perche' ne ho gia' parlato nei post passati. Credo che il giornalista non abbia la piu' pallida idea di cosa significasse per le donne essere (cito) "sottomesse dal fondamentalismo talebano". Mi chiedo anzi se il giornalista sia mai stato qui in Afghanistan. Sotto i talebani le donne non potevano uscire di casa se non accompagnate (o meglio, precedute) dal marito, oppure in gruppi di non meno di cinque. Non potevano mostrarsi in pubblico, dovevano vestire sempre il burqa. Era vietato qualunque orpello che potesse distinguerle una dall'altra: tacchi, calze, gioielli, profumo, smalto, trucco, perfino i ricami sul burqa erano proibiti. Mi raccontava Ebadi tempo fa di essere stato picchiato per aver tentato di difendere una donna che aveva lo smalto ai piedi. Non avevano diritto di voto, il che non stupisce visto che non avevano neanche diritto di parlare. Non ci si poteva nemmeno rivolgere a loro, bisognava sempre rivolgersi al marito che ne era l'assoluto padrone. Gli era vietato andare a scuola, lavorare, fare qualunque (dico qualunque) tipo di attivita' che non fosse stare a casa, badare ai figli, cucinare. Non avevano diritto a nulla, potevano essere pestate (in base agli insegnamenti del Corano), cacciate di casa o uccise con la stessa facilita'. E con la stessa probabilita'.

Ora escono quando vogliono, anche da sole, si vestono come vogliono, mettono i tacchi alti e il profumo, lavorano, vanno a scuola, e si registrano per votare. Possono parlare quando vogliono e dire quello che gli pare, andare dove gli pare e come gli pare, e non vedono l'ora di imparare un mestiere, molto piu' degli uomini. E le bambine vanno a scuola.

Poi, possiamo parlare di tradizioni. Possiamo parlare di come le donne ancora vestano il burqa - ma come si fa a impedirlo? Sarebbe come impedire agli scozzesi di mettersi il kilt. La grossa differenza e' che non sono piu' OBBLIGATE a metterlo, ma possono SCEGLIERE di farlo. Molte lo fanno, altre no. Ma non sono per niente poche le donne che girano per strada col burqa, poi arrivano in ufficio e se lo levano, e sotto sono vestite normalmente. E non e' affatto vero che le bambine siano costrette a sposarsi. Anzi, probabilmente lo e', nei paesi piu' sperduti sulle montagne, dove la mentalita' e' ancora quella antica, ben piu' antica dei Talebani. Ma provate ad andare in qualche paesello sperduto sulla Sila, o nell'entroterra siciliano o sardo, e poi ne riparliamo, delle tradizioni...

E in quanto alla diffusione della violenza in famiglia, credo proprio che prima di parlare di queste cose, Amnesty International dovrebbe dare un'occhiatina anche in Europa...

Andiamo avanti... si parla della crisi dell'agricoltura, che non e' pero' la crisi della produzione del papavero d'oppio. E ci credo. Un ettaro coltivato a papavero porta al contadino diverse migliaia di dollari. Vagli a spiegare, al contadino afghano, che sta facendo una brutta cosa, perche' con il suo papavero (cioe' i suoi soldi) ci si fa' l'oppio che fa' tanto male in Occidente, e che deve buttare tutto e coltivare invece grano, che e' due volte piu' faticoso e rende manco un decimo... lo sapete cosa risponde, il contadino afghano? Ecco, bravi...

Come si conclude, sto capolavoro di arte giornalistica? Un non meglio identificato "ufficiale britannico" ci svela l'unica cosa che interessa agli Americani:

"Catturare Bin Laden in tempo per l’elezione di Bush"

Puo' anche darsi... ma nella mia ignoranza mi viene anche da pensare "catturare Bin Laden prima che altre 4000 persone muoiano in un altro 11 settembre"... il che potrebbe anche NON accadere a New York, ma sotto casa tua.

Ancora un po' di polemica... 

Ormai ci ho preso gusto... andiamo avanti. Sto facendo le pulci a quell'articolo dell'Unita'. Cito ancora:

"La strada che parte dal villaggio di Ozbin Khol non è più sicura. Gli otto operatori umanitari [...] non avevano fatto i conti con una foratura. Due uomini armati di kalashnikov, il volto coperto con la kefiah, sono sbucati fuori dalle tenebre, hanno fatto mettere in fila i passeggeri e hanno aperto il fuoco uccidendone cinque. Questo tragico episodio, nella provincia di Paktika a sud-est di Kabul, si è verificato alla fine di febbraio"

Ragazzi, forse vi e' sfuggito che siamo in Afghanistan. Il sud-est, al confine col Pakistan, e' zona di guerra. E mai, come in zona di guerra, la stupidita' e la leggerezza si pagano care. Quegli otto operatori umanitari hanno disatteso un bel po' delle regole di sicurezza che DEVONO essere seguite perfino qui a Kabul, figuriamoci in Paktika. Ad esempio, viaggiavano da soli, senza un mezzo di supporto. Ad esempio non hanno calcolato bene il tempo del viaggio: farsi sorprendere dall'oscurita' in Paktika non e' molto salutare. Mi si dice: hanno forato. Ho capito, ma quanto ci vuole a cambiare una ruota, mezz'ora? E in mezz'ora si passa dalla luce al buio? Ma andiamo... E poi guardate un po' cosa ho trovato qui. Un articolo dell'Indipendent del 25 Maggio. Confrontate i primi paragrafi... quando si dice "ricerca e sintesi", eh? :))

Ma andiamo avanti, che mi sto divertendo...

"Dopo la caduta del regime dei talebani le strade di Kabul brulicavano di persone fino alle 22, ora del coprifuoco. Ora alle otto della sera sono deserte con i fari di poche auto solitarie che sfrecciano rumorosamente nelle tenebre"

Poche auto solitarie? Sfrecciano nelle tenebre? Ma che e', un romanzo noir?? Qui a tutte le ore c'e' un traffico della madonna! La sera si rischia di essere messi sotto pure dall'infinita' di biciclette, altro che auto solitarie!. E poi - coprifuoco??? Da quando in qua i locali sono sottoposti a coprifuoco? Il coprifuoco vale per i militari, per le organizzazioni UN e per poche altre organizzazioni non governative (ONG). Questa e' comunque una citta', la gente ci abita, ci vive, ci lavora e si muove come gli pare. Strade deserte.... bah!

"Gli stranieri si muovono in convogli con la protezione di guardie armate"

Ma questo che film ha visto, mi vien da chiedermi? Ma chi so' sti stranieri con la scorta di guardie armate?? E da dove vengono fuori ste guardie armate? Chi le paga? Chi le fornisce? E - soprattutto - CHI L'HA MAI VISTE????

"[...] l’albergo Mustafa nel centro della città, uno dei pochi posti ritenuti sicuri dove la sera si riuniscono gli stranieri e dove i due fratelli che gestiscono l’albergo hanno la pistola nella fondina mentre l’ingresso è sorvegliato da guardie con fucili semi-automatici"

Bella scenetta da "Blade Runner" o "Mad Max"... Allora, l'albergo Mustafa dovreste ricordarvelo, e' quello di cui ho parlato un paio di post fa, quello che ha avuto INASPETTATAMENTE il "via libera" della sicurezza. Dire che il Mustafa e' uno dei posti ritenuti sicuri e' una pura barzelletta. Anche perche' poi, nella stessa frase, si dice che e' il posto in cui la sera si riuniscono gli stranieri. Ora, se voi foste terroristi afghani e voleste fare un attentato, dove rivolgereste la vostra attenzione? Bravi. Un posto con le finestre che danno direttamente sulla strada, dove siete sicuri di trovare un bel po' di stranieri. Proprio il Mustafa.

E c'e' proprio bisogno di dire che qui la pistola ce l'hanno pure gli spazzini? E che le guardie con fucili semi-automatici sono OVUNQUE, compresi uffici e guest houses?

Mah!... Mi ci sto avvelenando. Torno a lavorare, continuo la prossima volta...

Un po' di polemica 

Ogni tanto mi diverto a leggere su Internet le notizie che riguardano questo simpatico e allegro paese. Il che mi ha dato la possibilita' di toccare con mano quello che prima sospettavo solamente - e cioe' che la maggior parte di quello che "ci dicono" e' un cumulo di fregnacce la maggior parte inventate. Ad esempio, sentite questo:

"Nella capitale visita l'ospedale di Emergency, altri ospedali e campi nomadi. Anche qui tante foto di una città sotto assedio, dove di notte, «blindato» in albergo, l'unico rumore che sente è quello dei mezzi delle truppe americane."

E' tratto dalla Gazzetta di Parma, e si riferisce a un ragazzo che ha preso ed e' partito per girare il mondo e scattare foto. Ora, io qui ci sto da quasi un anno, e sinceramente non mi sono mai, dico mai, nemmeno quando sono arrivato, sentito sotto assedio. E di notte vi assicuro che i mezzi delle truppe americane se ne stanno bene al sicuro dentro le caserme, visto che da sempre c'e' il coprifuoco. E poi, anche ammesso che il nostro eroe di notte, invece di dormire o di dedicarsi ad altre piacevoli faccende, rimanga ad ascoltare lo sferragliare dei mezzi militari... come madonna fa a distinguere gli americani dai canadesi, dagli inglesi, dagli italiani, dai norvegesi o dall'altra mezza dozzina di nazioni qui rappresentate???? Tipico esempio di stampa falsa, tendenziosa e un po' demagogica...

Prendiamome un altro. Stefano qualche tempo fa mi ha segnalato un articolo dell'Unita'. Cito:

"Su dieci milioni e mezzo di potenziali elettori sono stati registrati i nominativi di appena 1.600.000 persone."

Ora, l'articolo e' del 16 giugno, diciamo tre settimane fa. L'ultimo rapporto dell'UNAMA, che ho ricevuto stamattina, dice che al 1 luglio gli elettori registrati erano 5,637,641. Dubito fortemente (eufemismo. Leggi: e' impossibile) che in 15 giorni (dal 16 giugno al 1 luglio) si siano registrati 4.000.000 di persone. Quindi la cifra fornita dal giornalista e' ridicolmente bassa. Cito ancora, dallo stesso articolo:

"Nella regione Pashtun, dove ancora forte è l’influenza talebana, il numero delle donne registrate è inferiore al 20%"

Non ho mai sentito parlare di una "regione Pashtun". Percio' ho chiesto in giro, e per fortuna non mi hanno riso in faccia. Ma sta di fatto che NON ESISTE alcuna "regione Pashtun", visto che i Pashtun sono (da sempre!) sparsi in tutto il territorio. Anzi, qualcuno mi ha detto che "quelli che non sanno un accidente" tendono a dire "nord = tagiki, sud = Pashtun". E, effettivamente, il sud e' la regione dove l'influenza talebana (pakistana, per qualcuno...) e' ancora forte. In genere 2+2=4, quindi mi sa che il giornalista dell'Unita' appartiene alla categoria "che non sa un accidente". Non ho il breakdown degli elettori per zone, per cui non so dire se la cifra del 20% di donne sia corretta o meno. Ma andiamo avanti.

Parla tale Haidar, presunto tagiko ex-soldato dell'Alleanza del Nord, quella guidata da Massoud:

"«Ricordo che tutta questa gente venuta dall’Europa e dall’America diceva che ci avrebbe aiutato. Ma dove sono le fabbriche e gli uffici che speravamo di vedere? E le elezioni che ci avevano promesso?»"

Non so se qualcuno abbia promesso fabbriche e uffici (uffici?????). Ma e' comunque vero che prima di costruire fabbriche e uffici serve qualche cosa di piu' urgente... che ne so... strade, ponti, scuole, ospedali, pozzi, dighe, fogne, impianti elettrici e idraulici, sistemi di irrigazione, un po' di tecnologia, per non parlare di una certa rivoluzione sociale... e molte di queste cose sono state fatte, altre si stanno facendo. Ma prima di arrivare alle fabbriche e agli uffici (UFFICI??????) ci vorra' ancora un bel po'. Questo tale Haidar fino a ieri ha pascolato pecore, oggi gestisce un chiosco, e d'improvviso vorrebbe lavorare in ufficio... mah.

E le elezioni? E' vero, sono state gia' rimandate un paio di volte, e con ogni probabilita' lo saranno ancora. Ma ci sono delle difficolta' notevoli e spesso inimmaginabili. Avete idea di che razza di paese sia questo? Ci sono villaggi e paesi nascosti sulle montagne dove persino gli elicotteri faticano ad arrivare per via delle correnti. Ci sono posti in cui alle donne non e' nemmeno permesso uscire di casa, figuriamoci registrarsi per le elezioni. In certe zone del Badakshan e di Bamyan i team incaricati delle registrazioni procedono a dorso di cavallo e di mulo per uno o due giorni, perche' non ci sono altre vie di accesso. Centinaia di migliaia di persone sono IDP, "internally displaced persons", e vivono in campi profughi, o sparse sul territorio. Eppure ecco qui, piu' del 50% della popolazione e' registrata. E' di ieri la notizia di un nonnino di 110 anni che si e' fatto 5 Km a piedi per andare a prendere la sua tessera elettorale.

Insomma, qualcosa si muove. Certo, ci vorranno almeno un paio di generazioni prima che la mentalita' cominci a cambiare, ma non si puo' far progredire di 2000 anni un'intera popolazione (per di piu' musulmana) nello spazio di tre o quattro anni. Chi pensa il contrario e' un deficiente. Oppure e' in malafede...

sabato, luglio 3 [18:16]

Sondaggi 

Mi e' capitato di imbattermi in un sondaggio su Internet. Domanda: "La pace nel mondo e' (a) un obiettivo possibile (b) un lontano traguardo (c) un'utopia (d) un sogno". Ora (tralasciando il fatto che non capisco la differenza tra sogno e utopia), quale pensate che sia stata la risposta piu' cliccata? La (a). Un obiettivo possibile. Per il 32% dei votanti (pochi, a dir la verita', meno di 400), la pace nel mondo e' un obiettivo possibile. Ma vi rendete conto? Viviamo in un mondo in cui quasi una persona su 3 e' un illuso...

giovedì, luglio 1 [14:24]

Sorpresa sorpresa... 

Paesi meravigliosi, questi... poco fa ho scoperto che l'FTP funziona nuovamente. Probabilmente a Islamabad hanno licenziato quel pupazzo che se ne occupava e hanno assunto qualcuno che almeno sa di cosa si parla. Insomma, la conseguenza e' che posso finalmente ricominciare a pubblicare un po' di foto. Ne approfitto subito perche' ne ho fatte tante, e voglio farvene vedere qualcuna che risale addirittura all'inverno scorso. Per esempio, questa e' stata presa in Guest House durante la nevicata di Febbraio. Sullo sfondo si puo' vedere la struttura in metallo che copriva la piscina... miseramente crollata al suolo sotto il peso della neve. Restando in tema di neve, questo e' il cancello del compound WFP, negli stessi giorni, mentre questa e quest'altra vi danno un'idea di come si sta a Kabul di inverno...
Be', non pensiate che non ci si diverta... ci sono stati momenti simpatici in cui sembrava quasi di stare in un paese normale, come ad esempio il classico pupazzo di neve, con foto di gruppo delle pupazzare.

Ma basta con l'amarcord... e veniamo ai giorni nostri. Ecco una foto delle pazze scatenate di cui vi parlavo qualche tempo fa: da sinistra a destra, Caroline, Lorri Ann, Helen e quella simpatica personcina di Jaclyn, quella che mi ha accannato a Flower Street alle due di notte.
Ancora piu' recente e' questa foto di un Mark praticamente ubriaco, con un elegante scialletto sulle spalle, che propone le sue alcoliche avances alla sua fidanzata locale, Sandra, una bella ragazza di non so dove.

Ah, e non dimentichiamoci Caterina, quella ragazza che ho poi rivisto a Islamabad durante la mia ultima R&R. Questa foto in particolare mi piace molto - non tanto per Caterina quanto per la luce, l'inquadratura, e tutto il resto. Molto artistica, nevvero? E visto che ci siamo, poteva mancare il grande Simone, che arrivera' il 7 luglio e che stiamo aspettando contando i giorni?

E per venire ai giorni nostri, ecco le due mitiche di turno: Clementina e Yolanda, una piu' matta dell'altra, ma probabilmente le due persone piu' "normali" che ho incontrato qui finora.

E infine... e infine! Poteva mancare? Certo che no! E' lui o non e' lui? E' LUI o non e' LUI? CERRRRRRTO che e' lui: il Tristo! Qui ritratto durante una delle sue occupazioni preferite, ossia "partizionamento e formattazione del kebab". In particolare, qui lo vediamo con 1.5 Kg di kebab di agnello che un giorno siamo andati a comprare, perche' e' "more tasty" di quell'altro, che poi e' la sua frase preferita.

Be', direi che e' sufficiente, per oggi. Altre foto nei prossimi giorni... almeno finche' lo scienziato di Islamabad continua a funzionare...

Sicurezza 

C'e' qualche aggiornamento sulle esplosioni di ieri a Jalalabad (per la cronaca, e' a circa 120 Km a est di qui). Non ci sono state vittime, ma ventisette feriti di cui cinque poliziotti. Le bombe erano nascoste dentro a ceste di frutta e sono detonate a poca distanza da un posto di controllo, probabile obiettivo dell'attentato, in una strada molto affollata di passanti e negozi. Pare che otto di loro siano in condizioni critiche, e che tra questi ci siano cinque bambini. Per ora non ci sono state rivendicazioni, ma ufficialmente vengono accusati i Talebani.
Qui in giro pero' si mormora qualcos'altro, non so pero' quanto siano affidabili queste voci... in pratica la tesi e' che nessun Afghano, per quanto Talebano, organizzerebbe attentati contro la propria gente, specialmente bambini. Ecco quindi che riesce fuori l'antico odio Afghano-Pakistano, e la colpa di questi attentati viene addossata a "commandos" pakistani che fanno di tutto per destabilizzare il glorioso e onorato Afghanistan... mah. Magari e' vero, chissa'... pero', in base al famoso "rasoio di Occam", e' molto piu' probabile che siano stati i Talebani, quantunque Afghani. Scemi erano, e scemi sono.

Ancora nessuna traccia, invece, della giornalista australiana Carmela Baranowska e del suo autista, scomparsi nei dintorni di Kandahar domenica scorsa. Un portavoce dei Talebani ha dichiarato che il gruppo ha effettivamente catturato una donna straniera ed un uomo, ma non ha confermato se si tratti proprio della giornalista. Non si capisce perche'. Mah. Scemi erano, e scemi sono.

Ancora: ieri quattro camion carichi di derrate alimentari diretti ad una base militare americana in Uruzgan (circa 200 km ad ovest di Kabul) sono stati fermati e incendiati da presunti Talebani. Dodici persone, tra cui gli autisti, sono state rapite ed anche di loro per ora non si sa nulla.

Qui a Kabul non si muove foglia. Speriamo continui cosi'.

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