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mercoledì, marzo 31 [16:43]

Aggiornamenti su ACORD 

Niente da dire di particolare. Non voglio continuare a elencare le malefatte del tristo perche' sto pensando di scriverci un paio di volumi e non voglio rovinarmi le vendite. Tra ieri e oggi ho avuto qualche problemino serio dovuto alla condivisione dei file, ma spero di averlo risolto. Nel frattempo continuano ad arrivare telefonate da Kandahar e Jalalabad (ma chi ce li ha mandati, questi???) che si fanno prendere dal panico per i problemi piu' assurdi. Gli avevamo mandato una mail imbottita di immagini che illustravano una certa procedura passo passo - anche mio nipote Gaspare di due anni sarebbe stato in grado di replicarla. E loro invece no, hanno chiamato dopo pochi nanosecondi e il tristo ha dovuto guidarli passo passo per telefono. Bello scontro tra cervelli...

Altra richiesta arrivata poco fa: quei gran scienziati volevano anche un pulsante per cancellare i dati che sbagliano a inserire. Per poco non li mando in un certo posto... vi immaginate? Gente che non sa nemmeno salvare un allegato di una mail, con in mano il potere di cancellare progetti interi, ricevute di distribuzione del cibo, statistiche... ma che, siamo matti? Al che hanno detto "Vabbe', allora fatelo voi". E certo! Un cretino qualunque mi dice di cancellare un progetto dall'archivio e io lo cancello! E magari c'ho scritto in fronte "Jo Condor".... Gli ho rimandato una mail abbastanza velenosa in cui gli dicevo che per operazioni di cancellazione ho bisogno di una mail di autorizzazione da parte del loro capo. Non mi hanno ancora risposto, sono proprio curioso di sapere che dicono... E in tutto questo il tristo che faceva? Cercava di convincermi che in fondo avevano ragione, perche' altrimenti "noi" (leggi: lui) avremmo dovuto occuparci anche di queste quisquilie... come se il demente avesse pensieri piu' elevati cui dedicarsi. Penso che uno di questi giorni lo cospargo di ferni' e gli do' fuoco.

Per inciso (oggi e' la giornata delle mail) ho mandato una mail decisamente inviperita all'amministratore della rete WFP. Ho scoperto un drive, il drive M:, che e' condiviso e accessibile da chiunque. Che c'e' di male? Nulla, di per se'... se non fosse che su quel drive ho trovato i file di configurazione di posta di mezza WFP (compreso il mio), report generati dall'antivirus di sistema, documenti vari tra cui persino il mio contratto, file di impostazione del sistema... insomma, non e' esattamente il tipo di dati che si dovrebbero condividere. Ha detto che fara' qualcosa. Se domani il drive e' ancora accessibile, gli mando un'altra mail con Susana Rico in copia....

Il gioco del 15 

Dunque, stanno facendo lavori alla Guest House 2. A parte il fatto che hanno drizzato in mezzo al giardino un traliccio di 30 metri che dovrebbe migliorare la velocita' di connessione (mi piacerebbe pero' che prima migliorassero la connessione stessa...), in questi giorni ci sono i "pittori" che tinteggiano le pareti delle stanze. Per cui il delirio e' totale. Pronti? Via.

Ieri toccava alla mia stanza, e ho chiesto di essere spostato nella stanza 2, che e' dotata di connessione Internet, ma purtroppo la 2 e' stata occupata due giorni fa, quindi mi hanno spostato alla stanza 8, che pero' hanno pitturato da pochissimo e puzza da morire, per cui mi sono spostato nuovamente alla stanza 12, che era la stanza di Eliana, una ragazza di origine peruviana che va via fra poche settimane, che nel frattempo e' stata spostata alla 11 perche' pareva che il "legittimo" occupante della 12, Akhlilu (un etiope che un paio di volte ha cucinato uno zighini' spettacolare) dovesse tornare oggi o domani. In realta' si e' poi saputo dall'Amministrazione che Akhlilu torna il 5 aprile, per cui Eliana ha traslocato per nulla, ma fortunatamente per me. In tutto questo, immaginate che divertimento muovere da una stanza all'altra due valigie, lo zaino, l'infinita' di ammennicoli che in genere stazionano sul tavolo e nei cassetti, e infine il contenuto del frigorifero, tra cibo, medicine, bottiglie, lattine, scatolette varie.

La conclusione e' in ogni caso che per i prossimi giorni, finche' le pareti non si asciugano, non avro' la connessione in camera.

martedì, marzo 30 [01:30]

Pensamento rapido 

Comincio a preoccuparmi. Inizia a piacermi il cibo locale. Cioe', "piacermi" e' una parola troppo grossa, certo... ma avete presente il ferni', quell'orrida pappetta di riso con la consistenza del naso raffreddato? I primi tempi non riuscivo a deglutire piu' di un paio di cucchiaini, adesso ne mangio un piatto intero. Ho anche iniziato a mangiare riso e pollo alla maniera afghana, con le mani, facendo una pallottola con un pezzo di pane e ficcandomi tutto in bocca, dita comprese. E sento quasi la mancanza di un "sano" (ehm...) Chief Burger, di quelli che allietavano i nostri pranzi estivi l'anno scorso.

Forse sei settimane tra una RnR e l'altra sono troppe...

Un grande passo per me... 

... un piccolo passo per l'umanita'. Oggi pero' ho messo a segno un colpo da maestro, e sono contentissimo. Insomma, la storia funziona cosi': ci sono sei Area Office in Afghanistan (Fayz Abad, Jalal Abad, Mazar-i-Sharif, Kabul, Hirat, Kandahar), e ciascuno ha una copia di ACORD. Una volta a settimana le sei copie vengono sincronizzate, cosi' tutti hanno gli stessi dati. La procedura e' questa:Ora, tutte queste operazioni finora erano fatte a mano. Vi lascio immaginare. Poi ci si lamentava di malfunzionamenti, perdite di dati e quant'altro...

Bene, adesso tutte queste operazioni sono fatte automaticamente da ACORD. Il mentecatto nell'Area Office deve solo schiacciare un pulsante. Ero abbastanza preoccupato di questa parte, perche' e' abbastanza complicata e prevede un "dialogo" alquanto complesso tra Access e degli script VBS. Ebbene, oggi l'abbiamo provato "sul campo". Ha funzionato tutto al primo colpo. Eccezionale, no? Adesso bisogna solo sperare che i mentecatti e il tristo non incasinino tutto.

Proprio oggi Kandahar ha chiamato dicendo vagamente che "non riuscivano a inserire i dati". Il che, tradotto poi in linguaggio corrente, voleva dire che non trovavano il pulsante giusto. Questo, dopo un mese dal lancio del programma. La domanda sorge spontanea: che cavolo hanno fatto in questo mese???

domenica, marzo 28 [11:12]

Decisioni drastiche 

Pare proprio che diventi difficile parlare di qualcosa che non siano feste, cene, gite o quant'altro. La festa all'ACF (non SCF come ho scritto prima) e' diventato una specie di wild party che ha preso vita alle 22 circa ed e' proseguito fino a mattina. Noi eravamo "preoccupati" (ehm...) per il coprifuoco alle 23, ma ci e' stato offerto di dormire "da qualche parte", e quindi si e' levato un coro di "CURFEW? WHO CARES!", e siamo rimasti fino alle 4 di mattina. Siamo quindi andati a dormire in una vicina guest house dell'UNICEF. Eravamo io, Simone, Andrea e Samir, un coattone indiano che e' venuto solo per pochi giorni. Abbiamo ovviamente dormito poco, circa tre ore, apparecchiati alla bell'e meglio su poltrone e divani. Non sarebbe stato tanto male, se non fosse stato per Samir che, ubriaco come una capra, ha russato in continuazione, con sovrumana regolarita'. Ora, dico io, uno che russa normalmente ogni tanto smette, per poi ricominciare, eventualmente. Magari cambiando suono e/o tonalita'. Lui, no. Lui emetteva sempre lo stesso suono, via di mezzo tra un barrito di elefante e una cornetta slabbrata e sfiatata, ad ogni singolo respiro. Era come avere accanto un trombettista fallito. L'abbiamo buttato giu' dal divano verso le 8, ma era ancora ubriaco fradicio e non sapeva nemmeno dove fosse. Mah...

Pero' queste ultime due settimane di bagordi ci hanno veramente sfinito. Da ieri siamo entrati in "quaresima", e ci dedicheremo per un po' solo a seratine rilassanti e non troppo ingolfate di cibo. Purtroppo stasera c'e' una festa in Guest House 1 per due ragazzi che partono, ma cercheremo di limitarci. Nel frattempo non facciamo che giocare a biliardo, con Simone, e sentire musica dei 70 e degli 80, insultandoci a vicenda, sparando battute talmente grevi da far impallidire quelle di Claudio (e pure Claudio), ridendo a crepapelle come matti. La gente che ci vede pensa immancabilmente che ci conosciamo da un sacco di tempo, ma in realta' sono solo pochi giorni. Buffo, ma andiamo decisamente d'accordo. E' molto simpatico. Purtroppo partira' presto, e tornera' in estate, ma solo per due mesi. Cosi' va la vita, qui. La gente arriva, la gente parte...

Ormai anche parlare di Naseer diventa quasi come sparare sulla Croce Rossa. Stamattina ne sta facendo altre. Si fa dodici copie del programma, perche' una e' per sicurezza, un'altra e' per i test, un'altra perche' la deve proteggere, un'altra invece rimane sprotetta per lavorarci... dopo una mezz'oretta che ci combatte mi guarda e mi fa "It's a bit confusing...". L'avrei picchiato.
Ma questo non basta. Ancora non ha capito che se entra in ACORD con il suo account di amministratore, elimina le protezioni e chiunque puo' accedere al codice. Allora gli ho (pazientemente) spiegato per la quarta volta che dovrebbe crearsi un account come Power User e un altro account come Standard User, in modo da poter di volta in volta simulare l'accesso di un qualunque utente, senza eliminare le protezioni. Gli ho fatto (pazientemente) vedere come anch'io mi fossi creato l'account "Alx STD" e "Alx PWR", oltre al mio normale account di amministratore. Tutti e tre con la stessa password, tanto per semplicita'.

E' rimasto folgorato da questa rivelazione sconcertante, e tutto contento si e' creato anche lui i suoi bei tre account. Li ha chiamati "Naseer Abid", "nasabeed" e "nabeed", con tre password diverse. Gli ho fatto notare (pazientemente) che FORSE avrebbe avuto difficolta' a ricordarseli, e anche a ricordarsi quali dei tre fosse l'amministratore, quale il Power User e quale lo Standard User. Mi ha stoicamente risposto "Eppure DEVO farlo!". Dopo cinque minuti di rimuginamenti e di ridimensionamenti di colonne (perche' e' questo quello che fa la maggior parte del suo tempo: ridimensiona le colonne delle tabelle. Mi chiedo se nel frattempo il suo altro neurone sia impegnato in altri compiti...) mi guarda e mi fa "This system is a bit confusing...". Non l'ho picchiato selvaggiamente solo perche' ho ancora un po' di mal di pancia da ieri. Ma penso che lo faro' licenziare.

giovedì, marzo 25 [17:04]

La telenovela continua... 

Niente, proprio nun gliela fa. A quanto pare il mio problema maggiore qui non e' il cibo, o la sicurezza, o il cosa fare la sera. Il mio problema piu' grande qui e' Naseer. Comincio a non sopportarlo piu'. E' arrogante, presuntuoso, vanesio e vanitoso. Non capisce un cavolo. Non sa un accidente. Fa un casino dietro l'altro. Persiste a raccontare barzellette raccapriccianti che conclude inevitabilmente con risate sguaiate a non finire. Fa un casino bestiale quando mangia e quando beve, molto piu' della media afghana che e' gia' alta di per se', urtandomi i nervi oltre ogni dire. Insomma, e' un completo imbecille. Oggi ne ha fatta un'altra... troppo tecnico da spiegare, ma in pratica ha "deviato" sul suo computer tutti quelli che stavano lavorando su ACORD. Meno male che nessuno stava facendo modifiche o inserimenti, se no non lo so che succedeva... Pensate forse che fosse dispiaciuto? Che si sia reso conto? Che abbia forse almeno percepito il potenziale macello che poteva derivarne? Neanche un po'. La sua preoccupazione e' stata quella di andare a prendere lo stipendio, seguita dal fatto che le 16.30 (orario di fine lavoro) erano troppo vicine per poter modificare le cose. Penso che lo uccidero' a colpi di ossa di pollo.

A parte questo, la vita prosegue. Sono finalmente riuscito a importare tutti i dati dal vecchio ACORD al nuovo, il che vuol dire che da oggi quell'orrido animale di nome ACORD 1.0 e' definitivamente morto. Da oggi l'Afghanistan usa solo ACORD 2.0 della Percorsi Grafici, il che e' una bella soddisfazione. Oggi sono sorti alcuni problemini, ma credo di averli gia' risolti. L'unico grosso problema probabilmente e' il fatto che la nuova versione e' ancora sprovvista di report, che invece servono come il pane; quindi nei prossimi giorni sara' quello, suppongo, il lavoro principale. A proposito di report, ieri ne servivano un paio di urgenti, visto che si avvicina la fine del mese, che coincide tra l'altro con la fine del trimestre. Visto che ero impegnato nel rush finale con ACORD, ho dato incarico a Naseer di pensarci lui. Che diamine, il database e' ben costruito, le relazioni ci sono gia' tutte... deve solo selezionare le tabelle e i campi che gli servono... almeno, credevo. Mi chiama dopo un paio d'ore e mi mostra un report di 784 pagine. Impossibile, dico io! Sono andato a vedere... e mi e' venuto da piangere. Campi disallineati, numeri non incolonnati, almeno quattro o cinque colori diversi, pagine mezze vuote, un sacco di spazio sprecato, almeno tre font diversi utilizzati. Un macello. Ho ottimizzato un po' lo spazio e sono sceso a 562 pagine. Ancora troppe. Mi e' venuto un atroce sospetto, e ho controllato la query usata. Be', era riuscito a sbagliare anche quella, aggiungendo almeno tre relazioni del tutto inutili fra le tabelle, il che ha ovviamente moltiplicato esponenzialmente il numero finale di record. Finita qui? Certo che no. Non aveva messo nessuna limitazione sulle date. Il che vuol dire che invece di selezionare i progetti del primo trimestre 2004, aveva selezionato TUTTI i progetti WFP Afghanistan degli ultimi due anni e mezzo!!! Penso che lo uccidero' a colpi di suppli' di riso...


Parlando di cose serie... che altro dire? Altra festa, ieri sera, per Ayoub che va via dopo due anni in GH2. Era diventato una specie di istituzione, e la sua fumatina serale di shisha ci manchera'. L'eta' media degli invitati alla festa era circa 50 anni. La musica e le danze, rigorosamente etiopi. Dopo cinque minuti me ne sono andato. Fortunatamente sono arrivati i miei compagnucci di merende della GH3, ossia Simone, Andrea, Claudia, Caterina e compagnia cantando. Adottando tecniche ninja ci siamo fregati un paio di bottiglie di vino e ci siamo rinchiusi nel gazebo in giardino a chiacchierare per conto nostro, con l'accompagnamento di cioccolatini, parmigiano, birra, biscotti e altri generi di prima necessita'. In generale, una bella seratina tranquilla. Per stasera non sappiamo bene... c'e' una festa all'SCF, una organizzazione francese dove pero' pare che gli UN non siano bene accetti... in alternativa, l'ottimo Anaar, il simpatico cinese dei dumplings, la puttanesca del B's Place... insomma, vedremo.

domenica, marzo 21 [08:29]

Anno nuovo, vita nuova... 

Ebbene si', qui su Marte succede anche questo. Oggi e' il primo giorno dell'anno nuovo, il 1383. Almeno secondo il calendario locale. Ieri sera dunque era Capodanno, e qui c'e' stato un po' di movimento. Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, la festa dell'altro ieri e' andata piu' che bene. Sono arrivate persone anche di altre NGO. Non eravamo tanti, ma nemmeno pochi, e tutti si sono divertiti. Certo, forse il fatto che a pranzo fossimo andati al Lai Thai, il ristorante thailandese, ci ha un pochino appesantito... pero' abbiamo organizzato un barbeque con kebab e verdure arrostite (per il paio di vegetariani presenti), insalate varie, e le solite cose che si fanno a queste feste. Forse sul lato beveraggi abbiamo un po' difettato - abbiamo trovato solo della pseudosangria e del vino bianco cosi' cosi' - ma tra succhi di frutta, Sprite e altro, nessuno si e' lamentato. Sul finire della serata, per i pochi coraggiosi rimasti, pasta al pesto genovese (allungato con pomodori freschi) e Tequila Bum Bum come se piovesse... :)))


Ieri invece abbiamo fatto i turisti. Il poliedrico Scott ha tirato fuori dal cilindro un suo amico che ci ha affittato un furgoncino senza insegne (quindi del tutto anonimo) e siamo andati sulla TV Hill, cioe' la collina qui vicino con l'antenna televisiva in cima. Si', esatto, proprio quella che un mesetto fa e' stato bersaglio di un razzo sparato da chissa' chi. A questo proposito, devo dire che la situazione sicurezza e' curiosamente migliorata: da qualche giorno infatti il coprifuoco e' stato ridotto (2300-0500) e abbiamo persino il permesso di andarcene in giro, purche' non da soli. Probabilmente una scampagnata sulla TV Hill non e' prevista dalla security clearance... ma le regole sono fatte per essere interpretate (e, eventualmente, rotte!), e la nostra interpretazione e' stata che se si puo' camminare per strada in due, allora in 9 si puo' andare su tutte le TV Hill del mondo...

Eravamo infatti nove, dieci con l'autista, zippati su questo furgoncino pensato per ospitarne al piu' sei. Ai soliti quattro (io, Scott, Mark e Simone) si sono infatti aggiunti alcuni colleghi di Scott e Simone, tre italiani e un paio di inglesi. La strada per arrivare in cima attraversa quella che potremmo chiamare "periferia" di Kabul, che in certi tratti mi ha ricordato moltissimo Fayz Abad. Il panorama dalla cima e' ovviamente "particolare", anche se esiterei a definirlo "bello", visto che l'unica cosa che si vede e' il marrone-grigio di Kabul, racchiusa dalle montagne, anch'esse ben lontane dall'essere verdi. Tra le tante cose stupide che mi mancano, il colore verde e' nei primi posti...

Ho fatto un sacco di foto. Finalmente, con le pile ricaricabili comprate a Dubai, posso permettermi di girare con la macchinetta sempre appresso, ormai non me ne separo quasi piu'. Al momento mi sono fissato con i primi piani in bianco e nero. Mi dispiace molto per le foto perse nel disastro dell'hard disk, ma fortunatamente le migliori le avevo pubblicate nell'altro blog, e le posso recuperare. Appena possibile pubblichero' alcune di quelle fatte in questi giorni.

Ieri a pranzo, kebabbata globale totale (tranne le ragazze, vegetariane, che hanno sperimentato il take away del ristorante indiano). Siamo andati a comprare del kebab e ce lo siamo sbafato sul tavolino del Gay Corner. Nel pomeriggio, shopping in Chicken Street. C'eravamo io e Simone, Caterina e Andrea, due dei ragazzi italiani di cui sopra, e Claudia, una tedesca. Io non ho comprato nulla, ma loro hanno fatto proprio i turisti... un animale di bronzo, una teiera, un altro paio di oggetti dall'uso non identificabile... mah! E poi ovviamente CD e DVD come se piovesse. Tanto per fare un esempio, un CD di software (QUALUNQUE software) costa un dollaro. Mi sono comprato Visual Basic 6.0, la Adobe suite con Premiere/Acrobat/Photoshop, un altro paio di CD di software multimediale vario... tutto a cinque dollari. Una confezione con doppio CD dei Metallica? Sei dollari. 50 CD vergini Princo da 80 minuti? 8 dollari. Non male, eh?

giovedì, marzo 18 [17:11]

Altre grane... 

Ci mancava anche questa. Ho ricevuto una simpatica mail, ieri, in cui mi si comunicava che "mi sono offerto volontario" come responsabile della sicurezza per la Guest House 2. In poche parole, significa una gran rottura di scatole. Devo tenere una lista delle persone presenti (da aggiornare pressoche' giornalmente, considerando il ritmo con cui la gente va e viene), sapere sempre dove sono tutti quanti, controllare che tutto sia in ordine, che il bunker sia operativo, pulito e pronto in ogni momento, che le guardie FACCINO il loro sporco lavoro, non solo dovro' rispondere SEMPRE al radio check giornaliero, ma se qualcuno non risponde dovro' anche sapere il perche'. Piu' un'altra mezza dozzina di compiti, che vanno dal briefing di sicurezza ai nuovi arrivati, al controllo della dotazione medica della Guest House, ecc, ecc, ecc. Cos'e', non avevo abbastanza da fare?

Poco fa abbiamo avuto (noi "volontari" delle varie Guest House) un briefing con Reuben, il Security Officer della WFP, che ci ha istruito sui nostri compiti. Ovviamente gliene ho detto un paio sui sistemi adottati per la scelta dei candidati, e lui ha risposto che, per esperienza, se avesse chiesto dei volontari non avrebbe avuto risposta. Al che gli ho risposto che e' probabilmente vero ma che, per esperienza, tra questo e prendere uno per il collo e buttarlo dentro a forza, qualche via di mezzo c'e'. Per esempio, potevano dirmi "Ci serve qualcuno per..., abbiamo pensato a te, che ne dici?". Sarei stato persino lusingato di dirgli di si'. Ma cosi', "arruolato a forza", non ci sto proprio. Fortuna che, se Dio vuole, fra un paio di settimane mi trasferisco in una bella casa con Scott. E dovranno trovarsi un altro "volontario".

mercoledì, marzo 17 [13:29]

La dolce vita (continua)... 

Sempre piu' o meno. C'e' di nuovo che il contratto di Frauke scade fra un paio di settimane, e quindi la casa da lei occupata rimarra' libera. In settimana la andiamo a vedere, con Scott, e chissa' che non diventi la mia prossima residenza kabulliana... non so, staremo a vedere.

Preso ormai il via sulla strada della dissolutezza, il magnifico trio (Simone, Mark ed io) sta organizzando una festa per giovedi' sera, comprensiva di barbeque (in attesa del braai di Scott), musica e alcool. Stasera cercheremo di metterci d'accordo con il mitico cuoco della GH3 per vedere cosa si puo' fare. Purtroppo, puo' darsi che Mark debba partire oggi per Mazar, ma stiamo tutti sperando che il volo sia cancellato, visto che a Mazar il tempo non e' bello come qui. Per inciso, oggi c'e' un sole che spacca le pietre. Ieri mi sono messo una sedia fuori dal mio container e mi sono preso un po' di sole...

Resta inteso che appena siamo presenti tutti e quattro, scatta la cena all'italiana. Mark ha del pesto (e persino una bottiglia di Zedda Piras, arrivata da non so dove!!!), io ho sempre il parmigiano, il pecorino e il fragolino, la pasta si trova... e chissa' cos'altro riusciremo a tirar fuori. A questo punto, tutto e' possibile!

La dolce vita... 

Be', si', insomma, piu' o meno. L'ultima settimana quanto meno e' stata molto intensa. Cena fuori tutte le sere, tanto per cominciare. Compagnia decisamente allegra e piacevole, tanto per continuare. Con Scott, Mark e Simone ci stiamo facendo matte risate, e passiamo serate indubbiamente allegre. Tanto pare ormai assodato che una sera si', e l'altra pure, la connessione Internet non funziona. Pare che ci siano problemi a Islamabad, ma questa e' una storiella che va avanti ormai da un sacco di tempo e non ci crede piu' nessuno. Anche perche', curiosamente, durante il giorno la connessione c'e'. Ho il sospetto che in "sala macchine" ci sia qualcuno che pedala su una dinamo a pedali durante l'orario d'ufficio, dopodiche' va a casa. E la connessione salta...

Comunque, tornando alla compagnia. Era pure ora che, dopo otto mesi di appallamento pressoche' totale, ci fosse un po' di divertimento. L'altra sera siamo andati a cena al Lhai Thai, il famoso ristorante Thai di Kabul, con Simone, Mark e Theo (Theodore), un liberiano totalmente scocciato. Scott era impegnato in una cena con Frauke... mah!...
Ieri sera invece cena all'Anaar, ristorante indiano/cinese/afghano a due passi dalla GH2. Dietro a questa decisione c'e' pero' tutta una storia che adesso vi racconto.

Ordunque, dovete sapere che da qualche giorno sono arrivate due signore dalla WFP di Roma, per fare un sopralluogo in vista di una "ispezione" che ci sara' fra un paio di mesi. In pratica la WFP vuole verificare che il ramo afghano funzioni, produca, e blablabla. Insomma, una delle tipe risponde all'improbabile nome di Alice Stewart Carlini, una sessantina d'anni e una smaccata somiglianza con la strega Mafalda. E' impossibile parlarle piu' di dieci minuti senza sentirsi dire almeno una volta che ha vissuto 35 anni in Italia. Sara', pero' parla Italiano come un Don Lurio afasico. L'altra invece e' alta, bionda, con gli occhi azzurri e sotto la quarantina. Un bel tipo, danese, di nome Pernilla, che pero' e' un po' troppo algida e un po' troppo professionale. E' con questi due bei tipi, e con altri due suoi colleghi, che Simone si e' trovato incastrato ieri sera per una micidiale e fantozziana "cena di lavoro". Per tutta la giornata quel povero ragazzo ha girovagato per gli uffici con l'aria di un condannato a morte, inveendo contro la sfiga, le cene di lavoro e tutte le Pernille del mondo. Ovviamente, Scott, Mark e il sottoscritto non gli hanno dato molto conforto... in realta', sghignazzando come pazzi, gli abbiamo fornito una mezza dozzina di diverse prospettive su quella che sarebbe stata la sua serata... un miscuglio irripetibile di tristezza, noia, ammorbamento totale. Il grande errore di Simone e' stato quello di dirci che la cena avrebbe avuto luogo all'Anaar. E' subito scattata l'idea geniale e bastardadentro, e in meno di dieci minuti abbiamo organizzato, a sua insaputa, una contro-cena con una quindicina di persone, tra cui anche le due/tre ragazze che gli piacciono tanto, una delle quali non esce mai ma che curiosamente in quest'occasione non si e' rifiutata.

Tutti all'Anaar, chiaramente, con boccioni di vino al seguito. Abbiamo aspettato una certa ora, in modo che la "cena di lavoro" raggiungesse il culmine, e poi siamo andati a... ehm... salutare?... Simone, cogliendolo in un chiaro stato di deliquio da cui credo non si sia ancora ripreso. Devo dire che vedendo l'allegra brigata ha rosicato non poco...

domenica, marzo 14 [15:16]

Aggiornamenti 

Non ci sono grandissime novita'... continuo a combattere con l'importazione dei dati in ACORD. Ho alla fine deciso di fare quello che avrei dovuto fare gia' da tempo, ossia informare tutti gli Area Office di NON MUOVERE UN SOLO DITO. Insomma, bloccare tutto, inserimento e modifica dei dati, e di procedere con la correzione dei vecchi dati. Nessuno inserira' niente fino a quando non lo diro' io... cioe', fino a quando non saro' riuscito a importare tutti i dati, e quindi potremo buttare il vecchio ACORD. Comunque, questi sono probemi miei e so che ve ne frega poco....

Di nuovo c'e' che ora, avendo un contratto superiore ai sei mesi, posso richiedere il Laissez Passer delle Nazioni Unite. Il che fara' di me un personaggio importante, che potra' dire ai buzzurri di Islamabad di andare a farsi... un giro... perche' per me niente dogana e niente controlli. Una svolta! Devo solo stare attento a non perderlo, perche' altrimenti dovro' pagare una penale di 3000 dollari... il che sarebbe seccante.

Ieri festa di compleanno per i 50 anni del responsabile della sicurezza, tale Reuben, kenyota. Abbuffata, poi ritorno in camera per un po' di lavoro, e la sera al cinese a gonfiarci di dumplings con Mark, Simone e altri tre. Ho fatto un sacco di foto, ma l'FTP ancora non funziona, per cui non posso pubblicarle qui...

Ah, altra novita'. Ci sono voluti otto mesi, ma alla fine ho il mio bell'indirizzo "regolare": alessandro.grimaldi@wfp.org, quindi potete buttare il caro, vecchio Kabul.Guest8. Mi ci ero quasi affezionato....

venerdì, marzo 12 [23:24]

Giornatone! 

Gli ultimi due giorni sono stati molto intensi, ho fatto un sacco di cose. Tanto per iniziare, e' scoppiata una grana con ACORD. Dovete sapere che uno dei problemi piu' grandi qui consiste nella divisione del territorio in province e distretti. Il fatto e' che chi di dovere non si mette d'accordo sui confini, e poi fa come gli pare. Quindi da parte del governo abbiamo l'indicazione di tot province e distretti, con certi nomi e certi confini (che comunque la popolazione non rispetta, visto che "sul territorio" i distretti se li fanno i vari signori della guerra...), mentre da parte dell'organizzazione internazionale preposta abbiamo altre province e altri distretti, con altri nomi e confini. Per cui non si capisce bene quale delle due liste bisogna usare. Il che, di per se', non sarebbe grave, se non fosse che quei gran geni nei vari Area Office hanno deciso, a quanto pare, di risolvere il problema a modo loro: gli serve un distretto? Lo aggiungono alla lista. Semplice, geniale... e purtroppo del tutto incasinante. Adesso devo districarmi tra province che non esistono, distretti fantasma, doppie attribuzioni, omonimie... e non basta. No, perche' "ufficialmente" ci sono variazioni, accorpamenti, spostamenti... Le provincie di Kunduz e Baghlan, ad esempio, appartenevano a Mazar-i-Sharif, mentre adesso sono sotto Fayz Abad. Basta? Certo che no! Jalal Abad non e' piu' un Area Office, ma da un po' e' stato degradato a Sub Office,e tutti i suoi distretti sono stati trasferiti sotto Kabul. Questo vuol dire che non potrebbe piu' "emettere" progetti... se non fosse che a Jalal Abad se ne fregano, e continuano tranquillamente a firmare progetti che ufficialmente "non esistono", perche' non potrebbero farlo...
Insomma, se voi ci avete capito qualcosa fatemelo sapere, perche' io qui navigo a vista in oceano aperto...

Comunque. Il ritorno di Scott ha dato una bella scossa a tutto quanto. Ieri sera sono andato da lui - c'era in programma una cena che pero' e' saltata. Ci hanno raggiunto Mark, il keniota che parla italiano, e Simone. In pratica siamo stati diverse ore a chiacchierare del piu' e del meno, facendo girare birra, vino, vodka e whisky (che pero' io non bevo...). Senza accorgercene si sono fatte le 10 passate - coprifuoco! Per cui, visto che ormai c'eravamo... abbiato tirato avanti fino alle 4 di mattina, fra un bicchiere di qualcosa e una storia di Scott. Ne ha tante da raccontare... ha girato tutto il mondo, da quando, a 16 anni, si e' fatto 6 anni in Sinai, e ogni tanto ci racconta "di quando...". E' anche appassionato di tappeti, ne ha una dozzina e continua a comprarne, ci ha descritto come li fanno, chi li fa, da dove viene la lana, quanto ci si impiega, quanto costano, come riconoscerne i difetti e il valore, ecc. ecc. Purtroppo l'ora tarda non ha favorito il nostro apprendimento... insomma, nessuno di noi si ricorda una madonna di quello che ci ha detto.

Comunque sia, ho dormito nella stanzetta accanto. Stamattina sono tornato in GH3, ho lavorato un po', e poi alle 2 sono tornato alla GH3. Ci siamo vestiti da Afghani (Scott ci ha prestato un paio delle sue shalwar kamiz), e abbiamo conosciuto questo Sadat, un amico di Scott che non si capisce bene cosa faccia nella vita. I genitori hanno un negozio di televisori. Abbiamo presi un taxi, e come quattro Afghani qualunque siamo andati un po' fuori Kabul, a comprare delle incannucciate. Uno spasso... il venditore era un vecchio panzone che ci ha accolti sdraiato su una panca. I successivi venti minuti sono stati un continuo parlare tra questo tipo e Sadat, minuti di intensi scambi di opinioni, misurazioni con spaghi e metri, contrattazioni... per finire con un bell'accordo: una trentina di metri quadri di bambu' per circa 15 dollari.

Abbiamo caricato queste fascine di bambu' su un taxi e siamo tornati alla GH3. Tutto molto afghano: nel taxi eravamo sei, e io dal finestrino tenevo le fascine sul tetto della macchina per non farle volare via. Dopo di che abbiamo recintato con queste "tendine" di bambu' il Gay Corner di Scott. E' venuto proprio carino, sara' teatro di molte cene nei prossimi mesi. Domani ci vuole anche mettere un televisore. Si prepara una bella estate...

giovedì, marzo 11 [07:55]

Allora rimango... 

Ormai e' ufficiale, sono iniziate le pratiche per allungarmi il contratto fino a Marzo 2005. Con un piccolo trucco... per il momento l'estensione arriva solo a Dicembre, e poi da li' mi verra' fatta un'altra estensione di tre mesi. Perche'? Perche' c'e' una norma per cui dopo 11 mesi di servizio continuato si ha diritto a un mese di vacanza... se mi facessero un contratto fino a Marzo, "perderei" tutto Gennaio prossimo... non sono sicuro che sia del tutto corretto, ma tant'e'... Con Scott abbiamo deciso quanto meno di mettere in giro la voce che cerchiamo casa, e vediamo cosa esce fuori.

Continuano ad arrivare buffe mail dai vari Area Office. Alcuni esempi:Non e' neanche tanto colpa loro. Con il vecchio ACORD potevano fare qualunque cosa, e inserire qualunque immondizia. Non sono abituati a tante restrizioni, poverini...

mercoledì, marzo 10 [13:04]

Varie 

Avete mai provato a mangiare cibo afghano in un locale con luci al neon rosa shocking, azzurro fluo e verde acido, e con in sottofondo la versione andina di "Viva forever" delle Spice Girls? E' un'esperienza... acida, devo dire. E' quello che accade nella Caffetteria da qualche giorno a questa parte. Al gestore, tale Ahmed, gli ha preso la fissa di una cassetta di musica peruviana, e la mette (sempre quella!) tutti i giorni, come colonna sonora della sbobba giornal... insomma, dei lauti e raffinati pasti quotidiani. Bello. Solo che non ci azzecca niente con tutto il resto.


ACORD continua a crescere, e gli Area Office continuano a far casino. Ieri abbiamo scoperto che Mazar e Kandahar avevano ripreso, per motivi incomprensibili e inconoscibili, la loro copia di backup di un mese fa, vanificando tutto il lavoro di importazione dei dati fatto in queste settimane. Per cui mi sono trovato con dei dati importati che non avevano piu' alcuna relazione con la copia su cui loro stanno lavorando. Quindi ho dovuto trovare un modo di identificare i duplicati, i nuovi dati e quelli invece che sono stati solo modificati. Senza contare che nel frattempo altri record sono stati aggiunti nella versione nuova di ACORD... insomma, un gran casino. Ma forse stamattina ce l'ho fatta, a farcela... Vedremo. Sara' un problema di chi dovra' controllare la correttezza dei dati, suppongo...

Per la cronaca, oggi ho ufficialmente chiesto a Susana di rimanere fino a Marzo del 2005, se lei e' d'accordo e se nulla osta (rimanere io, non Susana). Ma visto che me l'ha proposto lei, non vedo cosa possa ostare... per cui lo si puo' considerare cosa fatta.

Ieri sera sono andato a trovare Scott nel suo Gay Corner. Si sono uniti a noi Mark, il nigeriano, Daniel, un somalo, e Simone, un ragazzo di Roma che e' qui da venti giorni e gia' si lamenta per la mancanza di ragazze, per il cibo e per le restrizioni di sicurezza. Un tipo simpatico. Scott ha riportato dal Sudafrica l'equivalente sudafricano delle coppiette: strisce di carne seccata con aceto, pepe e altre spezie non identificate ne', probabilmente, identificabili. Buona, ma dolce, per niente piccante. Pero' mi ha dato una bella idea... la prossima volta mi porto un mezzo chilo di coppiette. Di maiale. Cosi' faro' anche prendere un coccolone a quei bastardi dell'aeroporto di Islamabad...

Stiamo progettando per la settimana prossima un braai. Ora, tutti sapete cos'e' un barbecue. Ma l'idea che Scott ha di un barbecue comprende un tipo tutto leccato col cappellone da cuoco in testa, un forchettone in mano, hamburger e pollo sulla griglia, una pletora di insalate e salsine. Roba da femmine, dice. La sua idea e' invece quella di un fuoco aperto dove rosola un montone intero, e una banda di maschi sudati e bestemmianti in canotta con pelo pettorale scoperto che si scambiano grandi manate sulle spalle bevendo birra e whisky, e strappando pezzi di carne con le mani, con il grasso che cola dalle barbe. Insomma, un braai. Un barbecue sudafricano.

Ovviamente esagero... ma il concetto e' quello. Tanto per darvi un'altra idea del fenomeno Scott, vi pubblico la mail che mi ha mandato poco fa, in risposta alla mia in cui gli chiedevo se per caso ieri sera avessi lasciato da lui la mia radio:


"yup, you left the radio here last night. but i threw it at the cat at about 4 in the morning when it started crying outside my window. it seems to be broken, even if it is only in about 7 pieces"

domenica, marzo 7 [07:38]

Aggiornamento meteo e decisioni da prendere... 

Non so esattamente cosa stia succedendo, ma qui e' praticamente primavera. Gia' dalla mattina alle 7 c'e' il sole e almeno una ventina di gradi che si mantengono per tutto il giorno, fino alla sera, quando si scende di un paio, non di piu'. Non ricordo chi mi aveva detto che a Kabul l'inverno fa un freddo cane, ma se lo ritrovo lo meno. Ho due giacche a vento imbottite di piume, un pigiama pesante, magliette di lana e un assortimento di pantaloni e maglioni invernali. In pratica, crepo di caldo.

Niente cenetta speciale, ieri, ma con Scott siamo andati al solito cinese a ingozzarci di wuntun e dumplings, parlando del piu' e del meno. E tra un piu' e un meno, Scott e' tutto felice che io possa restare a lungo. Lui ha un contratto di un anno, prolungabile a due. Ha ritirato fuori l'idea di affittare una casa insieme (che poi e' la tendenza di tutti quelli qui con un contratto a lungo termine), ha proposto di portarmi in Kenya durante una RnR, di andarcene un po' in giro, dentro e fuori Kabul, durante qualche fine settimana (sempre nei limiti della security clearance, ovviamente)... insomma, puo' darsi che la mia permanenza qui (quanto meno fino alla scadenza di questo contratto) risulti piu' "leggera" del previsto... A questo proposito, non ho ancora deciso se rimanere o meno, vorrei anche sentire cosa ne pensano alcune persone. Tendenzialmente non mi dispiacerebbe. Il lavoro mi piace, mi sta dando parecchie soddisfazioni, e ci sono ancora tante cose che potrei fare. Susana e' felice e mi adora. La presenza di Scott puo' alleviare parecchio la noia. E in finale, anche il lato economico e' soddisfacente. Sull'altro piatto ci sono pollo, riso e cavolfiori, norme di sicurezza e coprifuoco alle 2200, ma tutto sommato sono disagi sopportabili, ammesso che la sera si riesca a combinare qualcosa invece di rimanere chiuso in camera con una connessione salterina. Perche' il problema reale qui, a parte il cibo pessimo e il muezzin che "canta" alle 4.30 di mattina, e' riuscire a "evadere" dalla routine casa-macchina-ufficio-macchina-casa. Se la sera ci fosse qualcosa da fare, posti dove andare, cene e amici, tutto il resto sarebbe molto piu' sopportabile. Prendere in affitto una casa non e' una cattiva idea, e' un modo per "aggirare" il rientro forzato alle 2200 e per avere piu' liberta' di incontrare altre persone, organizzare cene e quant'altro, pero' presenta parecchi problemi: soprattutto mancanza di una connessione Internet (ancorche' salterina) e costo (non indifferente). Pero' e' parecchio intrigante l'idea di un posto "tuo", in cui entrare e uscire quando ti pare, e da poter "terraformare" a tuo piacimento...

sabato, marzo 6 [14:19]

A volte ritornano... e a volte non tornano piu'... 

Ieri sera, circa 20.30. Bussano alla porta della stanza. Apro, e trovo Shah, uno dei ragazzi che lavorano qui alla Guest House, che mi dice che e' arrivato l'autista che ho chiamato. L'unico problema e' che non ho chiamato nessuna autista, ma visto che qui fanno un casino terribile con i nomi, non e' la prima volta che mi scambiano per qualcun altro (non vi dico i pasticci quando qui c'era anche Alejandro...). Si scusa, se ne va, mi rimetto a lavorare. Tempo trenta secondi, bussano di nuovo. Convinto fosse ancora Shah, riapro la porta... e chi mi trovo davanti? Scott.

Scott che e' finalmente tornato, unico raggio di luce in questo posto buio. Mi ha raccontato che in questi mesi e' stato a casa, in Africa, e che doveva essere qui gia' da un mese, ma ci sono stati problemi burocratici col suo contratto, e quindi e' slittato di qualche settimana. E' stato anche lui molto contento di rivedermi, siamo subito andati a berci una birra alla Guest House dell'UNICA (altra organizzazione UN, qui vicino). Adesso abbiamo in progetto una cenetta per stasera. E' dispiaciuto di aver mancato il panettone e il torrone che gli avevo portato, ma non sa ancora che ho in serbo una bottiglia di fragolino bianco e una fetta di parmigiano... :)))

Mi ha accennato anche di aver incontrato Susana a Dubai, sulla via del ritorno, e parlando del piu' e del meno hanno parlato anche di me. Pare infatti che Susana abbia grandi progetti per ACORD, il che non e' una novita'; quello che non sapevo e' che vorrebbe collegare ACORD anche con il database del VAM e del COMPAS. VAM e' l'unita' dove lavora Scott (si occupa del monitoraggio del territorio), il COMPAS e' l'organizzazione che fa confluire il cibo nei magazzini WFP da tutto il mondo. Magari un giorno vi spiego meglio tutto il meccanismo. Comunque sia, questo e' il progetto di Susana. Indovinate a chi vuole affidare il tutto?

Ora, dovete sapere che l'altro ieri ho passato una mezz'oretta a chiacchierare con Susana. Le solite cose: l'Italia, il cibo, ACORD... e' rimasta entusiasta dell'unico (finora!) report che ho creato per ACORD, che mostra i costi dei vari progetti. Ci ho messo anche un piccolo istogramma per comparare i "pesi" dei diversi costi... insomma era tutta felice e contenta. Le ho accennato al fatto che tra quattro settimane scade il mio contratto. Ovviamente lo sapeva gia'. La notizia e' questa: mi ha messo in budget fino al 31 marzo 2005. Ha detto che lei ha la facolta' di indicare fino a 6 consulenti da assumere, e che io sono il primo della lista.

In pratica, adesso devo solo decidere se rimanere qui per i prossimi 12 mesi, oppure no.

giovedì, marzo 4 [20:31]

Shopping (2) 

Adesso vi racconto che cosa ho comprato a Kabul. Sono andato al Supreme (a proposito, la cassiera l'hanno trovata. Mi dispiace per voi, avete aspettato troppo). Stanco del frigo sempre desolatamente vuoto, delle cene alla Guest House a base di riso, pollo e cavolfiori bolliti, del ristorante cinese (buono, ma non tutte le sere!), ho deciso di fare una spesa come si deve. Per cui:
e per finire, con estrema volutta', ho preso una cassa di 24 lattine da 50 cl di Stella Artois, una mozzarella Santa Lucia Galbani (che non e' nemmeno scaduta!) e, udite udite, una confezione di prosciutto di Parma Beretta. Questa e' stata proprio una pazzia: cinque fette di prosciutto a 8.30 dollari... pero' chi se ne frega! Non potete sapere quanto e' buono il pan carre' con Philadelphia e fetta di prosciutto...

Shopping 

Adesso vi racconto cosa ho comprato a Dubai. Ho trovato questo mega-super-maxi-iper-magazzino stile americano che vendeva... tutto. Mi sono fermato in particolare al reparto elettronica, dove ho preso quattro batterie ricaricabili per la mia BELLISSIMA macchina digitale, che sara' bellissima ma consuma quattro batterie per volta come fossero acqua fresca... ovviamente ho preso anche un caricabatterie hi-tech multiformato. E questa e' stata la spesa maggiore. Visto che c'ero, pero', ho preso anche un pacco da 20 batterie stilo, visto che costava solo 10 dollari. Non ho resistito al coltellino a 18 funzioni (tra cui anche forbici, seghetto e apriscatole), per soli 8 dollari. Poi sono passato in un negozio di materiale per computer, e ne sono uscito con due custodie per 5 CD, una cuffia con microfono per computer, un set per la pulizia del lettore CD e del registratore, e un adattatore per attaccare il lettore CD all'autoradio. Il tutto per una trentina di dollari. Non ho chiesto quanto costavano i telefonini, senno' mi sa che me ne compravo un paio...

martedì, marzo 2 [11:08]

Riepilogo 

Alfine, eccomi qui, nella puzzolente Kabul. Cosa e' successo in questi ultimi giorni? A Dubai sono stato bene. E' una citta' strana, dove palazzi futuristici convivono con palazzine fatiscenti. E' comunque stata pensata e costruita per stupire, in vetro e metallo, strane forme, costruzioni alte e dall'aspetto molto hi-tech. Avrei voluto pubblicare qui delle foto, ma a quanto pare l'FTP non funziona ancora. Sembra dipenda da qualche disfunzione a Islamabad, si spera che nei prossimi giorni la cosa si risolva. Ho fatto anche un po' di shopping, e ho scoperto che il materiale elettrico ed elettronico costa proprio poco. Purtroppo non ho potuto andare alla scoperta di quei posti di cui mi ha parlato Ivano, perche'... be', a pranzo ho mangiato nientemeno che a un KFC... gia', proprio un americanissimo Kentucky Fried Chicken. Un paninazzo con pollo fritto, ottimo ma UN TANTINO pesante... per cui dopo pranzo mi sono addormentato, e immerso in questa interessante attivita' ho trascorso buona parte del pomeriggio. Quando mi sono svegliato era troppo tardi per andarsene a zonzo, per cui ho fatto un breve giro e poi sono andato all'aeroporto.

Questa volta sono rimasto spiaggiato a Islamabad. E si', perche' a quanto pare la UNHAS (l'agenzia delle UN che si occupa dei voli) non mi aveva prenotato un posto a bordo dell'Islamabad-Kabul di sabato. Vabbe'... capita alle migliori famiglie. Quindi sono rimasto alla Guest House di "Islamabad the beautiful" due giorni invece di uno, e sono partito (e arrivato) domenica mattina. Che poi ho scoperto essere un giorno di festa, quindi potevo anche rimanermene a Islamabad un altro giorno... queste feste musulmane mi fanno diventare matto. In realta' la festa era fissata per il 3 marzo, ma a quanto pare la data e' cambiata per via delle fasi lunari, un po' come il Ramazan. Non riesco a spiegarmi come si possa basare la propria vita sulle fasi lunari nel 2000. Comunque... contenti loro...

Qui a Kabul niente di nuovo. E' finalmente uscito fuori qualche problema con ACORD, ma penso di averlo gia' risolto. Fortunatamente prima di partire avevo fatto una copia anche del database delle Risorse Umane, e quindi ho ritrovato tutto, e non ho perso nulla del lavoro fatto qui. Almeno questo...
Per il resto, niente di che, niente da dire, tutto normale. Il tempo e' bello, non fa molto freddo, c'e' un sole splendente. Direi che e' ora di rimettersi a lavorare, c'e' ancora tanto da fare...

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