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domenica, ottobre 31 [18:20]

Appendice 

Ho rintracciato nel parco macchine il veicolo che e' stato impiombato dai cattivi. In questa foto si vede molto bene il foro di entrata del proiettile, che dopo aver attraversato cinque sedili ha colpito l'autista proprio al di sopra del rene destro. Qui si vede il foro di uscita dal sedile. Dopodiche' e' uscito dal fianco di Abdul e ha fatto un buco sul cruscotto.

Rimane comunque confermato che la ferita non e' grave, e il buon Abdul se la cavera' in pochi giorni. Tutto qui.

Aggiornamento sicurezza 

La situazione e' ancora un po' confusa. Nessuna grande novita' per quanto riguarda i tre sequestrati. I sequestratori pare appartengano a un gruppo indipendente ma "vicino" ai Talebani, e dicono che decapiteranno e faranno a pezzettini gli ostaggi se i rispettivi paesi di origine non ritireranno le loro truppe dall'Afghanistan. Pare abbiano anche chiesto la liberazione dei prigionieri afghani a Guantanamo. Chiaramente si tratta di gente moderata, col senso della misura, che sa ponderare le parole e le richieste. No comment.

Ieri mattina ci hanno ferito un autista. Erano circa le 0530 di mattina, all'aeroporto. Il nostro autista, che guidava una macchina di servizio, ha notato una Corolla sospetta che lo seguiva. Al posto di blocco della polizia che sorveglia l'ingresso e l'uscita delle auto dall'aeroporto, lui (in quanto auto UN) e' stato fatto passare, mentre la Corolla e' stata bloccata. Al che gli occupanti hanno iniziato a sparare contro i poliziotti, che hanno risposto al fuoco. Un proiettile vagante e' entrato nel nostro pulmino da dietro, ha attraversato tre file di sedili, ha attraversato pure l'autista e si e' schiantato sul cruscotto. L'autista, che si chiama Abdul Razak, inizialmente non se ne e' neanche accorto, e ha proseguito per un centinaio di metri prima di fermarsi. Ha pero' avuto la presenza di spirito di dare l'allarme via radio, e di chiamare un suo collega che era li' vicino per farsi portare all'ospedale di Emergency. Non e' una ferita grave, e se la cavera' con poco.

Ovviamente nessuno sa perche' la Corolla stava seguendo il pulmino UN - in realta' non si sa nemmeno se effettivamente lo stesse seguendo. Il risultato comunque e' un bel blocco totale globale dei nostri spostamenti. Il coprifuoco e' stato anticipato alle 2100, piu' ovvio divieto di camminare, fare shopping, frequentare ristoranti, dare feste, respirare rumorosamente, starnutire senza la mano davanti la bocca. Il tutto e' sintetizzato dalla geniale locuzione "evitare i movimenti non indispensabili". Ora, qui di movimenti indispensabili ce ne sono ben pochi. A parte scendere dal letto la mattina, andare in ufficio e tornare in Guest House direi che tutto il resto e' abbastanza "voluttuario". Per cui tutti sti giri di parole in realta' vogliono dire: statevene chiusi in camera.

Il che non e' per niente bello.

giovedì, ottobre 28 [22:24]

Butta male... 

Tre internazionali rapiti, oggi. Una ragazza irlandese, una kossovara e un filippino. Rapimento bizzaro per diversi aspetti. Innanzitutto e' avvenuto in pieno centro, vicino l'Hotel Intercontinental. Secondo, era pieno giorno, circa le due e mezza. Terzo, ci si sono messi in 7, il che e' un numero esageratamente alto. Qualcuno dice che questo e' indice di non professionalita'... insomma, sarebbe un "branco sciolto", che probabilmente punta ad avere un po' di soldi come riscatto. Pero' e' strano comunque che abbiano "casualmente" preso tre persone che lavoravano con la commissione elettorale, al controllo degli scrutini. Insomma, non e' ancora molto chiaro.

Oltretutto non ci si aspettava una cosa del genere qui in Afghanistan. Insomma, l'Afghano e' un po' drollo, ma non e' un fanatico come l'Iracheno. E se in Iraq il rapimento di un occidentale e' diventata una specie di moda, qui in Afghanistan e' ancora un'operazione alquanto esotica. Ma cosi' e'. Il livello di attenzione ovviamente e' altino. E' arrivata una mail dalla sicurezza, verso le 19.45, che invita a rimanere a casa dopo il tramonto. Purtroppo io ero gia' uscito da un quarto d'ora, per una cena a casa di Scott... :)

Va be', son tornato sano e salvo. Comunque, a voler fare un po' di cinismo, quei tre fortunatamente non li conosco. Pero' Gabriella, una nostra amica, conosce bene le due rapite. Oggi l'ho sentita per telefono, e non e' che stia propriamente bene...

Tutti si spera che sia una banda di disgraziati che vuole solo un po' di soldi. Vedremo come va a finire...

lunedì, ottobre 25 [23:12]

Comunicazione di servizio 

Col fatto che ho cambiato la pagina delle foto, mi si e' incasinato tutto quanto. Per cui alcune foto potrebbero non vedersi. Nei prossimi giorni cerchero' di rimettere a posto le cose, ma per qualche giorno le foto potrebbero non essere disponibili...

Herat? No, grazie... 

Finalmente di ritorno in quel di Kabul. Non che Herat fosse brutta, anzi. E' una citta' carina, sembra quasi una citta' normale. Ci sono grandi strade, si incontra anche qualche grande palazzo, come ad esempio questo, il palazzo del governatore Ismail Khan. Ci sono parchi e giardini e fontane - certo, non e' che siano in condizioni eccezionali, ma e' sicuramente un gran passo avanti rispetto alle altre citta' che ho visto. C'e' perfino un incredibile Microsoft Internet Point, qualunque sia il motivo per cui un Afghano dovrebbe andare in un posto cosi'... americano. Insomma, potrebbe benissimo essere un posto un po' piu' a ovest... che ne so, un sobborgo di Istanbul.

E poi ci sono tutti i muri scritti, che come ho gia' detto l'altra volta e' una cosa un po' strana da vedere. In questa foto si vede qualcosa, pero' la foto mi piace di per se stessa, scritte o non scritte. L'ho presa sulla strada dell'aeroporto, oggi, tornando. A 80 Km l'ora...

La giornata e' cominciata nel modo migliore, con una bastonata al Tristo. Dovete sapere che la settimana non e' stata proprio riposante. Ho lavorato anche venerdi' e sabato (sabato solo per mezza giornata), e ieri sera ho dovuto fare le otto a correggere i dati, perche' il nostro eroe se l'e' svignata alle 15.30. Durante il Ramazan, infatti, l'orario di lavoro e' assai ridotto, dalle 8.30 di mattina alle 15.30 di pomeriggio, con pausa di un'ora per pregare (vale forse la pena notare che una preghiera normalmente non prende piu' di cinque minuti). Voglia di lavorare, saltami addosso...

Comunque, ieri il lavoro non era ancora finito. C'erano ancora da controllare i dati della distribuzione di cibo di un anno e mezzo. Dati giornalieri, intendo, non annuali e nemmeno mensili. Insomma, un botto di roba da fare. Che fa' il nostro eroe? Se ne strafrega nella maniera piu' assoluta e alle 15.31 e' gia' in macchina che se ne va bello bello a fare shopping. E io li' a lavorare per il SUO paese e i SUOI compatrioti. Insomma, ho fatto le otto di sera, ma almeno ho finito.

Stamattina, dunque, vado in ufficio un po' piu' tardi e li trovo li' tutti e due, lui e la sua faccia da topo. E mi dice "Se vuoi comprare qualcosa, possiamo andarci stamattina, tanto l'aereo tarda un'oretta. Pero' ti sei perso i tappeti, dovevamo andarci ieri perche' c'era piu' tempo". L'ho guardato ESTREMAMENTE storto e gli ho detto (un po' acidamente) "Si', peccato che ieri ho dovuto lavorare!". La faccia da topo non si scompone, mi guarda con aria un po' risentita e mi fa "Ehi, anch'io ho lavorato! Solo ieri pomeriggio ho potuto fare un po' di shopping!".

Vi e' mai venuta voglia di randellare qualcuno sui denti con una mazza di cemento armato rivestita di kevlar? No? Be', forse vi devo far conoscere il Tristo. L'ho guardato PIU' che storto e gli sputato in faccia qualcosa come "Beato te... pensa che io invece sono stato a lavorare fino alle otto di sera su quei dati, mentre tu facevi shopping...". Forse almeno una di queste parole ha raggiunto il suo neurone, perche' ha avuto il buon gusto di rimettersi a ridimensionare le finestre di Windows senza aggiungere altro. Ho deciso di suggerire a Susana il suo licenziamento.

L'aereo poi ha tardato due ore, non una. Ho avuto il tempo di fare un girino per la citta' a scattare le foto di cui sopra, e di comprare un po' di dolcetti per cui Herat va famosa. Non sono male, ma sono i tipici dolcetti orientali, pregni di pistacchio, miele e mandorle, dolci come a che. Solo che se non mi ci avessero portato, in quella "pasticceria" non ci sarei mai entrato... c'erano dei vassoi con le paste buttati sul pavimento, e non vi dico il pavimento com'era... ho rubato una foto, forse riesce a dare un minimo l'idea...

sabato, ottobre 23 [21:50]

Ho parlato troppo presto... 

Cos'e' che dicevo l'altra volta? "Si puo' far finta di vivere in un posto normale"... appunto. E' appena arrivata una mail da Kabul, c'e' stato un attacco contro dei militari in piena Flower Street. Un imbecille ha lanciato una granata contro un veicolo ISAF e poi si e' fatto esplodere. Fortunatamente pare sia lui l'unico morto della situazione, piu' due militari feriti e sei feriti civili. Pero' Kabul e' stata dichiarata "White City", il che vuol dire segregazione in Guest House fino a nuovo ordine. Addio ristorante la sera... speriamo non duri tanto.

Ma dico io, ma come ti puo' venire in mente di fare un attentato a Flower Street? E' un po' come se qualcuno a Roma, per fare un attentato contro gli Americani, lanciasse granate e si facesse esplodere in piena Via del Corso. Si', magari un paio di Americani li becchi, ma quanti civili? Mah. E' chiaro che questa gentaglia non fa un fico di differenza tra un odiato straniero e un loro concittadino.

Parliamo di lavoro, va. Sto ancora aspettando di avere dei documenti che ho richiesto tre volte negli ultimi tre mesi. Pare che sia una cosa complicatissima avere un foglio Excel da queste parti, e poi ovviamente venerdi' e sabato non c'e' verso di trovare un chiunque disposto a lavorare, per carita'. Stamattina ho lavorato tre o quattro ore, e nel pomeriggio sono rimasto bloccato perche' non avevo piu' documenti su cui lavorare. Per cui sono rimasto in Guest House a dormire, visto che IO ho lavorato ANCHE tutto ieri fino alle sette di sera, e sinceramente sono un po' stancuccio. Il buon Naseer, da un paio di giorni ripresosi dalla sua influenza, ha avuto anche oggi la bonta' di sedersi accanto a me e fare la parte di quello che lavora. Solo due ore, pero', perche' oggi era un sabato di qualche tipo particolare, per cui a mezzogiorno doveva andare a pregare. Comunque siamo (?) riusciti a finire questa prima parte del lavoro. Nel tempo che io ho impiegato a controllare 104 progetti, lui ne ha fatti 36. Ma dopotutto e' una prestazione migliore di quella di Jalalabad, se non ricordo male. Chissa', forse ha deciso di dare un senso ai soldi che prende dalla WFP.

Domattina devo andare alla warehouse dove dovrei prendere per le orecchie il tipo che deve darmi i dati che mi servono, quelli che ho chiesto tre mesi fa. E' comunque piu' che evidente che qui non ci resto oltre lunedi'...

giovedì, ottobre 21 [19:40]

Nessuna nuova 

Uffa. Ancora qui a Hirat. Ieri ho avuto il mio bel security briefing dal security officer locale, una specie di bradipo con i vestiti, al cui confronto il nostro Reuben sembra avere la grinta di Rambo. A quanto pare la situazione qui e' tranquillissima, non ci sono allarmi, non ci sono minacce, non ci sono avvertimenti... ci sono soltanto esplosioni. Una l'altro ieri durante l'ora di pranzo, abbastanza forte, che ha fatto tremare i vetri della sala da pranzo in cui trovavamo. Esatto, a pranzo. Pochi secondi dopo e' arrivata una telefonata in cui ci avvertivano che "di li' a poco" ci sarebbe stata un'esplosione dovuta al Demining Group, che stava per far brillare una mina. Grazie tante per il tempismo.

Un'altra esplosione l'abbiamo sentita ieri sera intorno alle 2130, piu' lontana. Pero' stamattina non abbiamo avuto notizie di sorta, quindi probabilmente era un'altra esplosione controllata. Un'altra ancora oggi pomeriggio, probabilmente anche questa una mina fatta esplodere. Insomma, e' un paese tranquillo anche se un po' rumoroso.

Non ho ancora avuto occasione di andare in giro, ma penso che sabato pomeriggio una passeggiata me la faccio, visto che la Security non ha nulla in contrario. Per quanto riguarda il lavoro, oggi mi sono veramente alterato. A parte il fatto che il cerebroleso di nome Naseer e' stato tre giorni a letto con l'influenza e non si e' fatto vedere, a parte il fatto che la linea e' di una lentezza esasperante e solo per aprire una mail ci vuole almeno un minuto, a parte che i soliti idrocefali di Jalalabad e Kandahar mi mandano una mail al minuto esponendo i problemi piu' assurdi, a parte tutto questo... non lo so, ma questi Afghani cominciano a seccarmi sul serio. Sono lenti, terribilmente lenti nei movimenti e nel pensiero. Non gli frega nulla di nulla, non hanno minimamente idea di concetti come "urgenza" o "responsabilita'", e anche il termine "lavoro" ha dei lati oscuri che non riescono (o piu' probabilmente non vogliono) esplorare. Comunque... mi sono fatto abbastanza sangue marcio. Se non frega niente a loro, figuriamoci quanto puo' fregare a me. Io so solo che anche se non riesco a finire la correzione dei loro maledetti dati entro domenica, di sicuro qui non ci resto un'ora in piu'.

Molto meglio Kabul, dove almeno c'e' gente simpatica e posti dove andare a svagarsi la sera. E poi ormai stanno tornando tutti quelli che erano partiti per le elezioni, il coprifuoco e' tornato alle 2200, possiamo ricominciare a frequentare ristoranti, insomma possiamo far finta di vivere in un posto normale.

Parliamo d'altro. Ha avuto successo il giochino delle frasi con le "s" in mezzo. Mio padre continua a mandarmene, magari ci scrivero' un libro. Anche Simone, che dopo aver esternato a piu' riprese la sua avversione per i blog, a quanto pare continua a leggere il mio (ciao, Simo! :P), mi ha persino mandato un rimarchevole "Stessi grossi dossi (massi) bassi", addirittura con la variante dossi/massi. Bravo guaglione, si fara'... si fara'...

Che altro dire? Mah. Forse e' meglio non dire nient'altro... passo le serate a lavorare e a guardare DVD di un certo livello, come "Rush Hour 2" con Jackie Chan (si', Simo, lo so, lo so... ma abbi pieta'...). Insomma, si cerca di sopravvivere in attesa del ritorno. La prossima volta che mi lamento di Kabul, prendetemi a schiaffi.

Ah. E ci si mette anche il buon Claudio, che mi manda pure le foto che si e' fatto al concerto di Alan Parsons a Firenze. Lui, Chiara e Alan Parsons. Ebbene si', rosico, rosico da morire....

lunedì, ottobre 18 [17:42]

Herat 

Ed eccomi qui, in quel di Herat, provincia occidentale che confina con l'Iran. La citta' e' molto piu' piccola di Kabul, e sicuramente e' tenuta meglio. Di fronte alla Guest House c'e' un parco, con un sacco di alberi (erba zero) e perfino dei campi dove i fanciulli giocano a calcio e a cricket. Il "signorotto" del posto, Ismail Khan, a differenza degli altri che si sono accaparrati le altre province, e' abbastanza ben visto. Pare che abbia fatto molto per questa citta' e questa zona. L'unico suo difetto, a quanto mi dicono, e' il non aver voluto riconoscere l'autorita' dello stato centrale di Kabul. Questo perche' Herat e' al centro di una rete di commercio abbastanza intensa, che passa per Tehran, Dubai, Islamabad e paesi limitrofi. Il che porta al signor Khan (si dice) circa un milione di dollari al giorno tra tasse doganali, imposte varie e quant'altro. E a quanto pare il vecchio non vuole spartire il malloppo col simpatico Karzai. Il quale, ovviamente, non ha gradito, da cui le varie lotte, scaramucce e battaglie che ogni tanto compaiono anche sui giornali da noi.

La differenza principale che si nota rispetto a Kabul, pero', non sono i parchi: sono le scritte sui muri. Anche qui, come da noi, va di moda il "graffito", e in questo particolare periodo i muri sono pieni di scritte tipo "Viva Karzai", "Karzai cuore della nazione", "We love Karzai", e roba simile. Cosa c'e' di stupefacente? Le scritte in se'. Vuol dire che c'e' gente che sa scrivere, il che da queste parti non e' da tutti. Il tasso di illetterati qui a Herat e' straordinariamente basso, altra testimonianza del buon lavoro di Khan. Ci sono addirittura due Universita' (entrambe qui vicino la GH), di cui una e' l'"Universita' di Teologia e delle Scienze Islamiche", il che mi fa pensare a quanto il termine "scienza" venga usato e abusato spesso a sproposito...

La situazione e' tranquilla, non succede nulla da parecchie settimane. Il coprifuoco e' alle 2100 (ho avuto una mail proprio adesso: il coprifuoco a Kabul e' tornato alle 2200), e a quanto mi dicono si puo' anche andare in giro a piedi senza problemi, cosa che probabilmente faro' gia' da domani. Per il resto, niente da dire: non ci sono ristoranti o altri locali dove andare, quindi anche qui la vita e' fatta di ufficio-guest house-ufficio.

Oggi in ufficio mi hanno configurato il computer. Per modo di dire, visto che non riesco ad accedere alla loro rete, e neanche Messenger funziona. Quanto meno Internet e la posta (anche se a velocita' sublumaca) funzionano. Spero domani sia meglio, anche perche' dovrei pure iniziare a lavorare...

venerdì, ottobre 15 [21:13]

Si riparte 

Dimenticavo: lunedi' partiamo (il Tristo ed io) alla volta di Hirat, provincia occidentale al confine con l'Iran. Andiamo a cercare di risolvere i loro problemi con ACORD e a "pulire" i loro dati. Dopodiche' manchera' solo Kandahar, che sfortunatamente ha prodotto una quantita' di progetti esagerata negli ultimi mesi. Per cui a Kandahar una settimana non sara' sufficiente, probabilmente dovremo rimanerci almeno dieci giorni, se non due settimane. Ovviamente, nel posto piu' sfigato dell'Afghanistan...

Ultima noticina: ricordate "ossia assai bassi"? Bene, il babbo ha trovato "issar cessi rossi", che non e' un gran che elegante, ma risponde ai requisiti. Be', da qualcuno avro' pur preso...

Varie 

Comincio cosi' (il corsivo e' mio):

"E' un ex detenuto di Guantanamo, rilasciato e rimpatriato in Pakistan lo scorso marzo, Abdullah Mehsud, il capo del commando che ha sequestrato due ingegneri cinesi vicino alla frontiera con l'Afghanistan. Il gruppo composto da cinque uomini ha legato esplosivo agli ostaggi minacciando di farli esplodere se le autorita' non consentiranno loro il il transito in una regione vicina in cui si nasconderebbe Mehsud"

E lo lascio senza commento, ognuno dia il suo...

Da queste parti, invece, aria di Ramazan. Oggi primo giorno, gente gia' nevrotica. Che diamine, improvvisamente devi smettere di mangiare secondo i tuoi normali ritmi, e aspettare la sera, per fare che, poi? Ingolfarti di riso e pollo. Ma puo' mai diventare un paese "normale", questo? Ovviamente la data di inizio reale non la sapeva nessuno fino a stamattina, perche' dipende dalla fase lunare. Ieri sera gli scienziati di turno hanno decretato che la fase era buona, per cui da stamattina si digiuna per un mese. Mah...

Riguardo la pronuncia. Lo so che da noi si sente sempre dire "RamaDan", ma e' solo una questione di traslitterazione. La parola che usano loro contiene il suono "th", che da noi non ha ovviamente un equivalente, ma e' molto piu' simile alla "z" che alla "d". La "d" che noi usiamo deriva altrettanto ovviamente dalla versione inglese della parola, che usa anch'essa il "th", che pero' in Inglese suona diversamente, molto piu' simile alla nostra "d". Insomma, non so se mi sono capito. Voi continuate a chiamarlo Ramadan, e io continuo a chiamarlo Ramazan. Sempre de nun magna' se tratta...

Almeno ufficialmente. E' chiaro che da domenica scatta il "piano Marshall" per noi occidentali. Biscotti, cioccolata e altri generi di conforto che verranno rosicchiati di nascosto in ufficio. Credo comunque che la Guest House fornira' il pranzo, ma come ben sapete sono meglio i biscotti.

Che altro? Mah. Coprifuoco sempre alle 2000, ancora divieto di ristoranti e passeggiate. L'unico vincolo che e' stato eliminato e' stato quello relativo alle feste. Ebbene si', possiamo nuovamente fare feste. Come i bimbi delle elementari, pero': inizio alle 1730, e alle 2000 tutti a casa. Fantastico...

mercoledì, ottobre 13 [20:54]

Creo occupazione... 

Ultimissime sul mio contratto. Stamattina ho finalmente parlato con Susana, che non vedevo da piu' di due mesi. Le ho detto come stanno le cose, ossia che ACORD e' diventato un problema per loro e per me: la WFP al momento non puo' fare a meno di me, perche' non c'e' nessuno in grado di occuparsi di ACORD, ma d'altra parte io non posso rimanere qui in eterno. Per cui ci siamo trovati d'accordo su una soluzione: un altro programmatore, che mi affianchi per un paio di mesi e poi prenda il mio posto.

Per cui, aprite le orecchie: CERCASI PROGRAMMATORE. Inizio lavoro, diciamo a Febbraio prossimo. Affiancamento di un paio di mesi, e poi via... io torno a casa, e lui rimane qui. Requisiti richiesti:

- Ottima conoscenza di Access ed esperienza di programmazione in VB
- Conoscenza dell'inglese, almeno a livelli afghani (ossia assai bassi)
- Alti livelli di sopportazione ai rumori molesti, come esplosioni improvvise o risucchi bevendo il te'
- Dosi elevate di santa pazienza e sopportazione ai Tristi

Chiunque fosse interessato, deve solo spedirmi una mail. Non il 31 Gennaio, magari... Susana probabilmente se ne va a fine Novembre, quindi sarebbe opportuno sistemare le cose PRIMA di quella data.

Per inciso... mi piace molto la frase "ossia assai bassi". Tre parole di cinque lettere e due "s" ciascuna... trovatene un'altra simile, se siete capaci!

Per quanto riguarda il Tristo piu' famoso del mondo, che altro posso dire? Ha fatto qualcosa di costruttivo in questa settimana? Mah... non mi pare. Ah, come no, certo... ha stampato un foglio con su scritto "ACORD Team" e l'ha appeso fuori del nostro container. Ha chiaramente sbagliato mestiere. Come programmatore e' un disastro, ma come pubblicitario puo' avere qualche speranza.
Ho parlato con Susana anche di lui, ovviamente, e lei mi ha detto chiaro e tondo che non ha nessuna intenzione di farlo andare troppo lontano (cosa della quale, comunque, non sarebbe capace). Insomma, lo odia. Gran donna...

Per quanto riguarda il mio contratto, e questa e' una anteprima assoluta: ne ha autorizzato l'estensione. Il prossimo futuro e' dunque il seguente: il contratto verra' prolungato fino al 14 Dicembre, che rappresenta il raggiungimento dell'undicesimo mese consecutivo a Kabul. Secondo le regole, a quella data avro' diritto a un mese di interruzione del lavoro. Ne segue che tra il 15 Dicembre e il 15 Gennaio saro' a casa. Poi tornero' qui, e quel che succedera' dipendera' dal fatto che si sia trovato o meno un sostituto disposto a sorbirsi il Tristo nelle sue ultime settimane di lavoro alla WFP...

Veni, vidi... 

e son turna'.

Rieccomi qui, dopo questa ennesima breve vacanzetta. Che e' successo? Be', niente di particolarmente notevole, a parte che il bunker sta molto, molto meglio. Ora c'e' la luce, dei pallets per terra e perfino quattro materassi. Lampade, radiatore, radio, acqua e un estintore. Evidentemente baccagliare ogni tanto fa bene.

Le elezioni sono andate avanti senza (curiosamente) incidenti. Erano gia' partite in modo strano, questo si', quando tre candidati si sono ritirati e hanno annunciato che avrebbero votato per Karzai. Erano proseguite in maniera anche piu' strana, quando quattordici dei quindici candidati rimasti hanno proclamato che non ne avrebbero riconosciuta la validita' a causa dei "brogli", senza pero' entrare troppo in dettaglio sui brogli stessi (indovinate chi era il quindicesimo?). Sono andate avanti in maniera stranissima, con una folla di persone a votare e nemmeno un attentatuccio piccolo piccolo. E si sono concluse felicemente quando Qanooni, il principale avversario di Karzai, ha annunciato che, contrariamente ai proclami precedenti, le elezioni sono da considerarsi valide (a parte una piccola inchiesta da portare avanti, tanto per la forma). Comunque ora sono concluse, "ora che le schede elettorali afghane sono al sicuro sul dorso di più di cinquecento asinelli, o rinchiuse nei furgoni di panettieri, macellai e fruttivendoli", come ha scritto un giornale (non ricordo quale), sintetizzando la situazione.

Interessanti sono stati i commenti della gente, intervistata da vari giornali. Una donna ad esempio ha detto: "Possiamo andare a lavorare, usciamo di casa da sole camminando liberamente e le nostre figlie vanno a scuola. Per questo siamo venute così in tante a votare". E una studentessa ha aggiunto: "Il primo passo per il mio e il nostro futuro, un futuro nel quale potermi scegliere io il marito, il lavoro, la laurea". Al solito, tanto per fare il filoamericano e rialzare il livello di polemica, diciamo che forse e' vero che "i padroni del mondo" qualcosa di buono l'hanno portato... tranne che per i soliti rosiconi. Sentite un po' questo:

"Questa è soprattutto la 'partita' degli americani e del loro pupillo, Hamid Karzai, rimasto in sella per due anni grazie agli americani, senza i quali verrebbe rapidamente inghiottito dal vortice furioso delle rivalità etniche e tribali sopravissute intatte all’esportazione di democrazia generosamente offerta dal presidente Bush"

Una frase di 47 parole e due sole virgole, dal tono abbastanza astioso, con abbondanza di retorica. Non vi dico quale giornale l'ha pubblicata (vi dico solo che inizia con "U" e finisce con "nita'"). Ma cosa vuole dire? Se la "partita degli Americani" consiste nel far si' che le donne possano studiare, uscire da sole, scegliersi il marito, etc, non mi pare che tutto questo sia sbagliato. O forse era meglio starsene a casa e lasciare che il saggio e giusto Talebano continuasse a fare quello che faceva prima? La parola "democrazia" usata come fosse una bestemmia mi pare proprio fuori luogo. Dio solo sa quanto bisogno di democrazia c'e' da queste parti... in realta' ci sarebbe bisogno di un sacco di altre cose, a partire da un senso civico che qui non puo' esistere proprio per motivi culturali. La "filosofia dell'orticello" qui la fa da padrona, e ognuno pensa ai fatti propri. Ma questo e' un altro discorso, magari lo approfondisco in futuro...

In ogni caso, queste elezioni, per di piu' senza incidenti, con un'affluenza altissima e con il placet del principale avversario, sono sicuramente un successone per gli Americani e Karzai stesso. Tanto che, tornando ai rosiconi, alcuni giornali non ne hanno proprio parlato. Su Repubblica di venerdi' c'era un interessantissimo articolo dedicato all'addio del re della Cambogia, e un altro gran pezzo di letteratura che raccontava la vicenda del Tatarstan che vuole abbandonare l'uso del cirillico nonostante la resistenza del Cremlino. Il sabato ha pubblicato un trafiletto con una fotina per annunciare l'evento. E il giorno dopo, domenica, l'exploit: due pagine a colori, una per dire "il voto nel caos tra rischio brogli e minacce" (caos??? minacce di chi???) e l'altra per un'intervista a Yunus Qanooni, "leader dei candidati che denunciano i brogli", che nel titolo dice: "Consultazioni illegittime, c'e' gia' chi prepara le armi", e nel testo: "Organizzare delle elezioni soltanto per dire che l'Afghanistan ha votato mi sembra riduttivo oltre che offensivo".

A me sembra offensivo scrivere certe cose, specialmente a fronte della partecipazione quasi totale della gente, quella gente che e' venuta dai paeselli sperduti sulle montagne, quella gente che si e' fatta due giorni di viaggio a piedi e a dorso d'asino per poter votare. Rosiconi.

Ma ho anche avuto un interessante scambio di idee con qualcuno che diceva "e' ovvio che vincera' Karzai. Ha i soldi e il sostegno degli Americani". Spendo due parole su questo...

Qui da noi siamo abituati al fatto che chi ha i soldi vince le elezioni. Perche' puo' pagarsi le apparizioni in televisione, la pubblicita', i manifesti, i regali agli elettori, i comizi. Insomma, puo' "vendersi" meglio. Ma tutto questo qui non ha senso. La televisione non c'e'. La radio ce l'hanno in pochi, e comunque ce ne sono solo due o tre in tutto il Paese. I manifesti se li sono tutti fatti in casa, addirittura c'e' chi li ha disegnati. Di regali ovviamente non si e' proprio parlato, e in quanto ai comizi, l'UNICO che NON ha potuto farne e' stato proprio Karzai, che ogni volta che mette il naso fuori di casa si becca un razzo o una bomba, lui o il suo vice Ahmed Zia Massoud (vedi Gardez, vedi Fayzabad, per parlare solo delle ultime due settimane). Per cui non vedo come possa aver speso questi famosi soldoni. Non e' neanche vero che Karzai e' l'unico famoso, e gli altri sono perfetti sconosciuti. Qanooni e' conosciutissimo, essendo anche stato ministro di Karzai stesso. Stesso per Dostum, il "signorotto" di Mazar. Gli altri non li conosco, ma ovviamente non sono un esperto di politica afghana. So pero' che tra di loro ci sono politici di vecchia data, ben conosciuti da tutti. Ma so anche per certo che parlando con la gente la stragrande maggioranza dice "Karzai is the best". E con la gente ho parlato, vi assicuro... guardie, autisti, cuochi, impiegati, addetti alle pulizie... Per cui, dopo tutto, puo' darsi che la teoria del "rasoio di Occam" sia qui pienamente applicabile. Si possono ipotizzare complotti, combutte, sostegni esterni e quant'altro, ma forse e' solo che alla gente piace Karzai...

martedì, ottobre 5 [10:34]

E via di nuovo! 

Se il buongiorno si vede dal mattino... ieri siamo stati gran parte del pomeriggio senza connessione, mail e telefono. La colpa, a sentire gli scienziati di Islamabad, era dell'attivita' solare, che disturbava le trasmissioni del satellite. Magari era pure vero, ma per quanto ne so questi effetti dovrebbero durare solo qualche minuto, non un pomeriggio. Per finire in bellezza, la sera in Guest House e' mancata la luce - il che, ovviamente, vuol dire di nuovo niente connessione, mail e telefono. Un po' come essere in una comunita' Amish...

Comunque, ho il biglietto in mano, fra un paio d'ore vado in aeroporto e pare che tutto sia come al solito. Cosi' anche (come al solito) non ho avuto nessuna conferma dalla GH di Islamabad. Magari arrivo li' e anche stavolta non trovo nessuno ad aspettarmi...

In ogni caso, per la prossima settimana non credo proprio che aggiornero' il blog, a meno che succeda qualcosa di notevole (anche) durante questo viaggio che valga la pena essere menzionato. Per cui... buone vacanze. Ci risentiamo il 12!

sabato, ottobre 2 [15:08]

Appendice 

Proprio mentre scrivevo il post precedente e' arrivata la "reazione" alla mia mail. Tale Shortly, il Warden della GH4 (che io comunque non ho mai visto. La GH4 e' riservata ai piloti dell'UNHAS) ha mandato una mail a Reuben dicendo che l'ho battuto sul tempo, ma che il loro bunker e' nelle stesse condizioni del nostro. E' seguita una mail di un altro tizio che propone un meeting, e come ciliegina sulla torta e' arrivata una mail di Reuben il cui testo integrale e' il seguente:

"Dear All,

Please let's hold a meeting tomorrow 03 Oct 04 at 1630hrs in Mr Bouchan's office"


Alquanto laconico, direi... mi sa che tutta sta storia non gli e' piaciuta un gran che...

E vabbe'... facciamolo, sto meeting, anche se non mi pare che ci sia un gran che da discutere...

Di nuovo in partenza 

Si avvicina martedi', che (insh'Allah) dovrebbe rappresentare il giorno della mia partenza per la prossima (ultima?) RnR. Il condizionale e' dovuto al fatto che martedi' si trova a quattro giorni da queste famose elezioni che stanno mandando in paranoia tutti quanti. Per cui, se succede qualcosa, e' anche possibile che non si possa partire. Non credo comunque che succedera' qualcosa. Queste ultime settimane sono state estremamente tranquille, e probabilmente quello che dovra' succedere succedera' il 9 stesso. Immagino si trattera' di qualcosa come un attacco combinato in svariate sezioni elettorali. Staremo a vedere.

Intanto ieri sono scattate le misure di sicurezza dell'"ultima settimana", il che vuol dire divieto assoluto di andarsene in giro (come se prima fosse permesso...), divieto di frequentare ristoranti, locali e feste varie e, soprattutto, coprifuoco alle 2000, il che gia' da solo ammazza qualunque tentativo di vita sociale. In teoria sarebbe possibile andare a cena, diciamo, in GH3 e poi dormire li'. Purtroppo il fatto di essere il Warden della GH2 mi limita ulteriormente nei movimenti.

A questo proposito, oggi e' arrivata una simpatica mail di Reuben, l'ufficiale alla sicurezza, con la quale raccomanda a tutti i Wardens (tra le altre cose), di controllare che i rispettivi bunker siano funzionanti, funzionali e pronti ad accoglierci in caso di bisogno. Segue una lista interminabile di cose di cui e' nostro compito controllare la presenza: cose fantascientifiche come "fragmentation blankets", "Thuraya phones" e cose cosi'. Be', scusate ma mi sono proprio incazzato. Ho risposto con una mail copiata a tutti (ma proprio TUTTI, Susana Rico compresa), in cui dico senza troppi giri di parole che sto mandando mail da Marzo a oggi, seguite da comunicazioni verbali, a proposito dell'orrida situazione in cui versa il nostro bunker. Non c'e' neanche la luce, figuriamoci un "fragmentation blanket"... e da marzo ad oggi, il bunker non e' cambiato di una virgola. Ora voglio proprio vedere cosa succede... Anzi, vi metto il testo integrale:

"Dear Reuben,

are you serious?? What do you mean with

i. Ensure the bunker/safe haven at the guesthouse is clean and has all the required items i.e. communication facilities, dry rations & water.

and the following "Bunker checklist"???? That's a wish list, actually! I wrote the first e-mail about GH2 bunker UNBEARABLE conditions in March, followed by other two e-mails between August and September, followed by personal (verbal) communications and requests in the latest days. After all of that, GH2 bunker conditions are NOT changed. It is still completely (I mean COMPLETELY) empty, dirty, wet and dark. In two words, GH2 bunker is NOT operative.

Should anything happen now, GH2 bunker will be a nightmare, more than a safe haven."


Dicevo che potrebbe essere l'ultima RnR. E si', perche' il contratto scade il 14 novembre, quindi non ci sara' tempo per un'altra RnR. Sempre, ovviamente, che non ci sia un rinnovo... Al momento nessuno me ne ha parlato, ma ovviamente tra le elezioni e la situazione sicurezza queste cose scendono parecchi livelli di priorita'. Si sapra' qualcosa a fine ottobre, probabilmente.

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